BOGOTA (COLOMBIA) – L’ultimo vincitore del Tour de France, il colombiano Egan Bernal (Team Ineos) nei giorni scorsi ha partecipato ad una sessione live di Instagram organizzata dalla Federazione Ciclistica Colombiana ed ha espresso le proprie opinioni riguardo alla ripresa dell’attività agonistica e in particolare sul Tour.

“Se le corse dovessero riprendere quest’estate – ha sostenuto il colombiano –, credo sarebbe meglio provare a posticipare la data del Tour de France dalla sua solita collocazione in luglio. Questo permetterebbe a tutti i corridori e a tutti i favoriti di raggiungere un uguale livello di condizione”. Una tematica che già era stata sollevata nei giorni scorsi dal tecnico della Groupama-FDJ Frédéric Grappe, mentre ieri il presidente della Federciclismo italiana Renato Di Rocco ha anticipato che le gare non potranno riprendere prima di luglio.

“Questa pausa forzata sta colpendo tutti noi – ha spiegato Bernal –, in Paesi diversi ci sono regole e atteggiamenti differenti. C’è chi si è completamente fermato, chi si allena in casa e chi, invece, continua ad allenarsi all’aperto. E quindi ripresentarsi a luglio per il Tour de France potrebbe voler dire avere schierati alla partenza corridori con livelli di condizione diversi”.

Bernal spiega anche quelle che sono state le sue scelte: “In questo momento così delicato né mentalmente, né fisicamente sento il desiderio di allenarmi. Avevo raggiunto un buon livello di forma dopo la Parigi-Nizza, poi sono tornato a casa in Colombia, mi sono allenato per qualche giorno sui rulli, ma poi, insieme al mio allenatore, abbiamo deciso che in questo momento sia meglio riposare”.

“Mancano ancora circa 15 giorni al 13 aprile”, quando attualmente è stato fissato il primo termine del blocco di 19 giorni in Colombia. Bernal in questi giorni è molto attivo per promuovere la campagna sui social media affinché le persone rimangano a casa e rispettino il blocco. Per quanto riguarda, invece, i suoi programmi personali quando pensa di rimettersi in movimento? “Preferirei prima allenarmi a casa per cinque o sei giorni, poi iniziare di nuovo ad uscire in bicicletta su strada”.

Nel corso dell’intervista Bernal ha anche reso omaggio a Nico Portal, il direttore del Team Ineos recentemente scomparso in seguito ad un infarto. “Avevamo molta fiducia in lui ed era bravissimo a mantenere la calma in squadra durante le gare e gli appuntamenti più importanti della stagione. Grazie al suo lavoro e alla sua personalità la squadra è sempre rimasta unita nei momenti chiave. Sarà una mancanza molto grande che influenzerà seriamente il nostro modo di affrontare le corse. A livello personale fatico ancora a credere che ciò sia potuto accadere”.