SALVIROLA (CR) – «Bravi, bravi, bravi. Siete tutti migliorati ed è questo ciò che più conta». Queste parole del direttore sportivo Max D’Arsie spiegano meglio di ogni altra analisi le grandi soddisfazioni colte dalla Asd DP66 Pinarello nella seconda e ultima giornata del 5° Gran Premio Cicli Francesconi, gara internazionale di classe C2 svoltasi a Salvirola. Certo i principali risultati sono il sesto posto di Tommaso Cafueri tra gli Open, il terzo posto dello junior Pietro Deon e la vittoria dell’allievo Alessio Borile tra i ragazzi classe 2010 (nella foto). Ma più in generale l’intera squadra ha denotato grossi miglioramenti rispetto alle ultime uscite; indicazione che non può che far piacere a tutta la società guidata da Luisa Pontoni.

A livello di gruppo, grandi applausi vanno fatti ai cinque juniores che hanno partecipato alle gare degli Under 19.

In campo maschile, Pietro Deon si è lasciato alle spalle stanchezza e postumi della botta rimediata nella gara di sabato (chiusa al decimo posto) e ha ottenuto uno straordinario terzo posto in rimonta. Il trevigiano, che sembrava essere in lizza per un piazzamento tra i cinque, nell’ultima tornata ha messo il turbo, scavalcando sia Walter Vaglio che Filippo Cingolani e conquistando così il suo primo podio stagionale.

Pietro Deon, terzo tra gli juniores a Salvirola

Pietro Deon, terzo tra gli juniores a Salvirola

Ha risalito la classifica anche il primo anno Massimo Bagnariol: il friulano, diciassettesimo nella prova di sabato, ha chiuso dodicesimo (settimo tra i ragazzi del 2009) a una manciata di secondi dalla top 10.

Bravissime anche le ragazze di questa categoria. La primo anno Rachele Cafueri, oltre ad azzeccare una buonissima partenza, è stata autrice di una ottima prestazione che le ha permesso di chiudere sesta, ma a soli 30” dalla vincitrice di giornata Giorgia Pellizotti; la friulana è stata terza al traguardo tra le ragazze del 2009. Alle sue spalle ha chiuso Carlotta Petris, settima, con Ambra Savorgnano a sua volta nella top 10 con il suo nono posto, quinta tra le ragazze del primo anno.

Per quanto tutte e tre abbiano già centrato piazzamenti tra le migliori 10, oggi a Salvirola tempi sul giro e sensazioni sono stati di alto livello.

A proposito di tempi sul giro e passi avanti, che si può dire di Tommaso Cafueri, capace per metà gara di stare nella scia di chi si è giocato il successo nella prova degli Open? Il ventenne friulano ha avuto modo di battagliare con Mattia Agostinacchio, vincitore della prova, Ceolin, Bertolini, Scappini e Fontana. Anche per lui, rispetto al settimo posto di sabato, il passettino in avanti fatto in classifica è ben poca cosa rispetto allo spessore della prestazione offerta in provincia di Crema.

Tommaso Cafueri, sesto a Salvirola

Tommaso Cafueri, sesto a Salvirola

Non è stata invece una domenica facile per Ettore Fabbro, la cui gara si è complicata sin dai primi metri: le prime fasi di gara hanno spinto il giovane di Codroipo in fondo al gruppo. Bravo e coraggioso Ettore a risalire il gruppo e riavvicinarsi a Cao e Zanolini, in lotta per la decima piazza, salvo poi pagare lo sforzo e chiudere la sua prova in dodicesima piazza (settimo tra gli U23).

Anche la bergamasca Giulia Zambetti ha avuto una giornata difficile, normale visto che per lei era la seconda prova stagionale, per di più in due giorni consecutivi. Dopo un buon avvio di competizione, l’atleta, al primo anno tra le U23, ha dovuto alzare il piede dall’acceleratore, chiudendo al sedicesimo posto.

Il primo hurrà della domenica della DP66 Pinarello è però arrivato al termine della prova degli Allievi del 2° anno, con il successo di un determinatissimo Alessio Borile. Il friulano, secondo ieri alle spalle del campione italiano Michael Careri, questa volta ha corso con il coltello tra i denti, non solo in partenza, ma anche e soprattutto nel finale, mettendo la sua ruota davanti a quella del rivale sul tratto in salita del ponticello e non mollando più la prima posizione fino al traguardo, dove ha sollevato al cielo la sua Pinarello Crossista. Il bilancio sarebbe potuto anche essere migliore, ma un salto di catena è costato parecchie a Simone Gregori, che nelle prime fasi della prova era con i primi inseguitori di Borile e Careri. Il nono posto finale non rappresenta il reale valore dell’atleta.

Tra le Esordienti, anche Aurora Cerame si è dovuta improvvisare meccanico per rimettere a posto la catena, caduta dopo l’attraversamento di un fosso. Nonostante questo pit stop, la piemontese ha chiuso la gara al quinto posto, ripetendo il piazzamento della prima giornata di gare.

Pietro Deon: «Finalmente un podio che ci voleva. Sono partito con tanta determinazione, dopo la prova di ieri che non mi aveva soddisfatto. Paradossalmente le gambe e le sensazioni non erano buone come quelle della prova di sabato, ma la voglia di centrare un bel risultato mi ha spinto a dare tutto me stesso. Questo terzo posto conferma i passi avanti che stiamo facendo e sono convinto che nel corso delle prossime settimane si possa crescere ulteriormente. Il sogno, come quello di tutti i ragazzi di questa categoria, è quello di potermi guadagnare nel corso dell’anno la maglia azzurra».

Rachele Cafueri: «Non è la prima volta che mi classifico tra le dieci, ma la cosa più confortante oggi sono state le sensazioni provate in gara. Dopo un paio di fine settimana in cui non ero riuscita a esprimermi al meglio, oggi sono molto soddisfatta di come ho gestito la prova: l’unico piccolo rammarico è quello di non essere riuscita a stare con Sara e giocarmi la top 5. La categoria delle Donne Junior è di altissimo livello, tra le ragazze di un anno più grandi e le atlete con cui mi misuravo l’anno scorso. Però volevo sin da subito provare a ottenere bei risultati. Ora speriamo di continuare così».

Alessio Borile: «Volevo assolutamente la rivincita dopo il secondo posto di ieri e me la sono presa. Ho centrato questa vittoria di forza, cercando di aggredire la prova in tutte le sue fasi. Oltre a partire a tutta, ho messo tutta la forza che avevo nell’ultimo giro: a differenza di quanto accaduto ieri ho affrontato il ponte e gli ostacoli artificiali in prima posizione, facendomi inseguire da Michael. Questo si è dimostrato decisivo e alla fine è arrivata questa altra bella soddisfazione di una stagione che fin qui per me è molto positiva».

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