L’ultimo ballo di Elia Viviani ai Mondiali Pista 2025 è un trionfo
I Mondiali Pista 2025 si chiudono nel segno del campione veronese. Italia terza nel medagliere.
Il bilancio del presidente Cordiano Dagnoni: «Grazie Elia!»
Santiago del Cile, 26 ottobre 2025 – Lacrime, commozione e tanti applausi hanno accompagnato l’ultima esibizione di Elia Viviani in maglia azzurra. L’ultimo ballo del campione veronese è stato un lungo, caloroso abbraccio con il pubblico che lo ha seguito in questi anni e con tutti gli amanti della pista nel mondo.
Il caloroso pubblico cileno, che ha gremito il Velódromo Peñalolén nell’ultimo giorno di gare, ha salutato in piedi l’oro di Rio, nuovo campione del mondo dell’Eliminazione, rendendo omaggio a un atleta che ha contribuito in modo unico al rilancio della pista azzurra.
«Non potevo immaginare un modo migliore per chiudere la mia carriera – ha detto il fresco vincitore del terzo titolo nell’Eliminazione –. Sapevo di poter dire ancora qualcosa e per questo ho voluto concludere la mia carriera al Mondiale. Sono orgoglioso di quello che ho fatto in questi anni e ringrazio il pubblico di Santiago per il tributo che mi ha riservato. Quando ho iniziato a correre su pista ero solo; adesso, accanto a me, ci sono tanti giovani che hanno già dimostrato di valere. Lascio a loro il compito di continuare il lavoro.»
Per la Federazione e per tutto lo staff della Nazionale presente in Cile, quella di oggi – giornata conclusiva dei Mondiali su pista – è stata una data speciale, carica di significati.
Lo ha ricordato il presidente Cordiano Dagnoni al termine della manifestazione:
«A nome di tutto il movimento ringrazio Elia Viviani per quello che ha dato al nostro ciclismo. Quando un grande campione appende la bici al chiodo è sempre un momento particolare. Ci consola sapere che Elia resterà nel nostro mondo. Avremo tempo, insieme, di programmare il futuro. Oggi è il giorno di festeggiare questo nuovo titolo mondiale in una gara entusiasmante, ma anche dei saluti e dei ringraziamenti. Non credo che ci possano essere parole migliori di un semplice, sincero, sentito “grazie”, per tutti questi anni e per quello che ci hai fatto vivere oggi!
Il bilancio complessivo dei Mondiali è positivo: le due medaglie d’oro e quella di bronzo nella Madison migliorano il bottino dello scorso anno. Abbiamo un settore femminile che continua a vincere e tanti giovani su cui programmare il futuro. Il cammino verso Los Angeles 2028 è iniziato.»
Questo appuntamento rappresenta un nodo di passaggio importante. Per un grande campione che lascia, vestendo per la terza volta la maglia iridata, ci sono tanti giovani che hanno esordito nell’appuntamento più importante, in un simbolico passaggio di testimone.
Il quarto posto di Federica Venturelli e il quinto di Etienne Grimod nell’inseguimento individuale, entrambi ventenni, rappresentano il futuro. E non sono gli unici: una nuova generazione, proprio sulla pista di Santiago, ha iniziato il cammino che porterà a un ricambio generazionale in vista non solo di Los Angeles 2028, ma anche del quadriennio successivo.
Il percorso è appena cominciato, nel segno di colui dal quale, in qualche modo, tutto è iniziato.
Grazie, Elia!

Italia terza nel medagliere
La spedizione azzurra chiude con il terzo posto nel medagliere complessivo grazie alle due medaglie d’oro – quella dell’inseguimento femminile e quella di Elia Viviani nell’Eliminazione – e al bronzo di Vittoria Guazzini e Chiara Consonni nella Madison.
In testa al medagliere l’Olanda, con ben nove ori, quattro dei quali firmati dal talento di Harrie Lavreysen. Al secondo posto la Gran Bretagna. Alle spalle dell’Italia si piazzano Danimarca, Giappone e Germania.

FONTI: FCI; FOTO: SprintCyclingAgency