Tanti amici per la festa di addio al ciclismo pedalato di Elia Viviani. Arriva anche Pogacar
VERONA (VR) – Ieri al Giro del Veneto, con arrivo nella sua Verona, Elia Viviani ha concluso la sua carriera da professionista su strada. Una carriera brillante e ricca di successi quella del 36enne di Vallese di Oppeano, già campione olimpico su pista a Rio2016, che è stato celebrato sia in partenza, che durante la tappa – erano presenti amici e familiari -, che dopo l’arrivo.
E in serata è stato l’elegante scenario del Palazzo della Gran Guardia, di fronte all’Arena di Verona, ad ospitare la festa con cui Viviani ha voluto salutare tutti dopo 15 anni di professionismo. Tanti amici, supporter, familiari, autorità, colleghi ciclisti, i direttori sportivi che hanno accompagnato il suo percorso in questi anni e non ha voluto mancare nemmeno l’uomo del momento del ciclismo mondiale, il campione del mondo Tadej Pogacar.

C’erano i due grandi campioni trentini Francesco Moser e Gilberto Simoni, Roberto Amadio, Mario Scirea e Stefano Zanatta della Liquigas, poi diventata Cannondale che avevano seguito i primi passi di Viviani nel mondo del professionismo, Davide Bramati che è stato suo DS ai tempi della Quick-Step e Deceuninck, Roberto Damiani della Cofidis e anche l’ex CT azzurro Davide Cassani.
Poi tanti colleghi, amici, compagni di squadra, compagni di nazionale, soprattutto su pista tutti grati ad Elia Viviani a cui tutto il ciclismo italiano deve rendere grazie, perchè è stato l’ispiratore ed il mentore di un’intera generazione di pistard italiani che hanno rigenerato le sorti del movimento nazionale e portato negli anni grandi vittorie a livello internazionale. Elia Viviani un campione in bici e fuori dalla bici. Un uomo che mancherà nel gruppo. Ma che siamo sicuri saprà ritagliarsi un nuovo ruolo, ancora importante, in questo mondo.

LA CARRIERA DI ELIA VIVIANI
Nella sua carriera su strada si è imposto in cinque tappe del Giro d’Italia, una nel 2015 e quattro nel 2018 (oltre a vincere la maglia ciclamino della classifica a punti nella medesima edizione), ha vinto tre tappe della Vuelta a España 2018 e una tappa al Tour de France 2019. Ha inoltre vinto la Classica di Amburgo nel 2017, nel 2018 e nel 2019, la Bretagne Classic Ouest-France 2017, il titolo italiano in linea 2018 e il titolo europeo in linea nel 2019. Su pista ha vinto invece la medaglia d’oro nell’omnium ai Giochi olimpici di Rio de Janeiro 2016, la medaglia di bronzo nella stessa specialità ai Giochi di Tokyo 2020 e la medaglia d’argento nell’americana ai Giochi olimpici di Parigi 2024 insieme a Simone Consonni; ha vinto due medaglie d’oro, due d’argento e due di bronzo ai campionati del mondo e otto titoli ai campionati europei.
Durante i suoi quindici anni da professionista Elia Viviani ha vestito le maglie di Liquigas (2010-2012), Cannondale (2013-2014), Sky (2015-2017), Quick-Step (2018), Deceuninck (2019), Cofidis (2020-2021), Ineos (2022-2024), Lotto (2025).
(Servizio a cura di Giorgio Torre – foto Photobicicailotto)