DRÔME-ARDECHE (FRANCIA) – Alla vigilia si parlava di un duello a tre tra Pogačar, Evenepoel e Vingegaard, ma il Campionato Europeo del Drome Ardeche (202 km) si è trasformato in un monologo assoluto dello sloveno, che ha conquistato anche la maglia stellata dopo quella iridata.

Il fuoriclasse della Slovenia ha dato spettacolo con un’azione solitaria iniziata a 75 km dal traguardo, lasciando sul posto Remco Evenepoel e concludendo a braccia alzate con 30 secondi di vantaggio sul belga e oltre 3 minuti sul francese Paul Seixas, che ha regolato in volata un ottimo Christian Scaroni, quarto. Ottima prova complessiva per l’Italia, con Gianmarco Garofoli nono e Marco Frigo undicesimo.

2025 UEC Road European Championships – Drome – Ardeche – Men Elite Road Race Privas – Guilherand – Granges 202,5 km – 05/10/2025 – Tadej Pogacar (SLO) – photo Ivan Benedetto/SprintCyclingAgency©2025

La corsa

La gara è iniziata con la fuga di Paasschens, Hoole e Vacek, poi raggiunti da un gruppo di contrattaccanti tra cui Frigo, Scaroni e Garofoli. La Slovenia ha controllato il ritmo in testa al gruppo, lasciando che davanti si formasse un drappello di circa quindici corridori.

Dopo 90 km di corsa, il Belgio ha acceso la bagarre con una serie di scatti che hanno selezionato il gruppo. Proprio in quei momenti, Vingegaard ha mostrato di non essere in giornata: si è staccato e poco dopo si è ritirato.

Nel tratto successivo si è formato un gruppo di testa con tutti i migliori: Pogačar, Evenepoel, Scaroni, Frigo, Ayuso, Sivakov, Seixas e altri big del panorama europeo.

A 75 km dal traguardo, Pogačar ha lanciato il suo attacco decisivo: prima ha staccato Evenepoel, poi ha proseguito in una cavalcata solitaria che nessuno è più riuscito a contrastare. Il belga ha provato a inseguire da solo, mentre dietro di lui Seixas, Scaroni e Ayuso si giocavano le altre posizioni del podio.

Nell’ultima salita, Seixas è riuscito a fare la differenza su Scaroni e Ayuso, conquistando la medaglia di bronzo, mentre davanti Pogačar festeggiava il titolo europeo con un’altra impresa da campione.

Epilogo

Una giornata trionfale per lo sloveno, che aggiunge l’ennesimo titolo alla sua straordinaria stagione, e un bilancio positivo per la Nazionale italiana, protagonista fino alla fine con Scaroni, Garofoli e Frigo. Per contro, Europeo da dimenticare per Vingegaard, mai nel vivo della corsa e ritiratosi anzitempo.

2025 UEC Road European Championships – Drome – Ardeche – Men Elite Road Race Privas – Guilherand – Granges 202,5 km – 05/10/2025 – Tadej Pogacar (SLO) – photo Ivan Benedetto/SprintCyclingAgency©2025

Il bilancio azzurro

L’Italia chiude gli Europei di Ciclismo in Francia con un bilancio complessivo di 6 medaglie, che rappresenta un bottino superiore a quello dello scorso anno (5). Nel medagliere finale si posiziona al quarto posto per titoli conquistati, ma al primo per il numero complessivo di podi. Questo è sicuramente l’elemento più significativo, come ricorda anche il presidente federale Cordiano Dagnoni che parte, nella sua analisi, dalla bella prestazione di squadra oggi nella prova finale vinta dal campione del mondo Tadej Pogacar e che ha visto Christian Scaroni giungere quarto: “Prima di tutto voglio fare i complimenti a Christian Scaroni, che ha fatto una corsa coraggiosa, di grande sacrificio, in cui ci ha messo tanto cuore. Un quarto posto che brucia un po’. Complimenti anche a Gianmarco Garofoli, nono, a Marco Frigo, undicesimo, a tutta la squadra e a Marco Villa, che tra Mondiali ed Europei ha raccolto piazzamenti importanti in un ciclismo fatto di fenomeni.

Riguardo a tutto l’Europeo, va rilevato che siamo la Nazionale che più delle altre è salita sul podio, raccogliendo ben quattro medaglie d’argento, alcune delle quali potevano essere tranquillamente d’oro. Non dimentichiamo inoltre i piazzamenti di Scaroni e Gualdi, e la caduta del terzetto femminile nella prova juniores a squadre, quando eravamo in lotta per il titolo.

In una manifestazione difficile, per la collocazione temporale a ridosso dei Mondiali, il ciclismo italiano si è quindi distinto, onorando una tradizione che ci vuole sempre protagonisti nelle rassegne continentali.

Abbiamo un movimento giovanile di prim’ordine, come dimostrano l’oro di Federica Venturelli e le medaglie di Eleonora Ciabocco e Roberto Capello. Una citazione particolare credo la meritino i nostri professionisti, protagonisti – come ricordato – al Mondiale con Ciccone e a questi Europei con un Filippo Ganna sempre disponibile per la Nazionale, insieme a Scaroni, Frigo e Garofoli.

Faccio i complimenti a tutti gli atleti per i risultati ottenuti e per l’impegno profuso in questi giorni, nonostante le difficoltà di un calendario intenso, ai tecnici e allo staff azzurro. Il ciclismo italiano, ancora una volta, dimostra di essere all’altezza della propria storia.”

Anche oggi è stata una grande prestazione di squadra, come ricorda lo stesso Scaroni“Ulissi e Bettiol mi hanno permesso di arrivare a metà gara nelle condizioni migliori. Quando sono scattati Remco e Tadej non li ho seguiti, sapevamo che sarebbe stato un suicidio. Nelle fasi finali ci siamo trovati in tre e, quando si è staccato Ayuso, ho pensato che sarei riuscito a conquistare la medaglia di bronzo. In cima alla salita finale, però, ho iniziato a soffrire e non sono riuscito a rispondere all’ultimo attacco di Paul. Peccato, ma credo che come Nazionale abbiamo fatto veramente bene.”

La conferma arriva dalle parole di Marco Villa“Sono stati veramente bravi. Devo fare i complimenti a Christian per un quarto posto in una gara in cui hanno tirato per oltre cento chilometri fenomeni come Pogačar ed Evenepoel. Dopo Mondiali ed Europei posso dire che abbiamo diversi corridori di altissimo livello, alcuni giovani che possono crescere ancora e dare tanto al nostro ciclismo. Un sesto posto in Africa, un quarto adesso: mi sembra che siano risultati di cui tutto lo sport italiano deve andare fiero.”

LE MEDAGLIE DELL’ITALIA
ORO – Federica Venturelli (Cronometro U23)
ARGENTO – Filippo Ganna (Cronometro Élite)
ARGENTO – Team Mixed Relay Élite
ARGENTO – Eleonora Ciabocco (Prova in linea U23)
ARGENTO – Roberto Capello (Prova in linea Junior)
BRONZO – Chantal Pegolo (Prova in linea Junior)

ORDINE D’ARRIVO: 

1 Pogačar Tadej (Slovenia) 4:59:29
2 Evenepoel Remco (Belgium) 0:31
3 Seixas Paul (France) 3:41
4 Scaroni Christian (Italy) 4:04
5 Skujiņš Toms (Latvia) 4:16
6 Ayuso Juan (Spain) 4:21
7 Skjelmose Mattias (Denmark) 5:01
8 Sivakov Pavel (France) 5:55
9 Garofoli Gianmarco (Italy) 5:59
10 Grégoire Romain (France) 6:52

 

(foto Sprint Cycling Agency)