Vuelta a San Juan: Fabio Jakobsen brucia Gaviria a Jachal

JACHAL (ARG) – Duello tra giganti sul rettilineo di Jachal, sede di arrivo della seconda tappa della Vuelta a San Juan e palcoscenico di un eccitante testa a testa tra Fabio Jakobsen (Soudal QuickStep) e Fernando Gaviria (Movistar Team). Alla fine, grazie a un perfetto colpo di reni, ad avere la meglio è stato il danese, che così si rifà della mancata volata della prima frazione, quando il suo treno per evitare rischi imboccò la corsia esterna rinunciando di fatto a giocarsi la vittoria (nella foto di Maximiliano Blanco – Getty Images, lo sprint).

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Questa volta il lavoro del Wolfpack, con un generoso Remco Evenepoel, è stato perfetto, non solo in dirittura d’arrivo ma anche nel corso della tappa. Prima di arrivare a a giocarsi il successo in volata, le squadre dei velocisti si sono dovuti impegnare per riacciuffare prima i sette fuggitivi della prima ora (Oscar Sevilla, Team Medellin EPM, Gerardo Tivani, Agrupaciòn Virgen de Fatima, Tomas Contte, Nazionale Argentina, Leandro Messineo, Chimbas te Quiero, José Luis Rodriguez, Nazionale Cile, Stefano Gandin, Team Corratec, e Alessandro Santaromita, Green Project Bardiani CSF Faizanè) e poi Manuele Tarozzi, giovane della Green Project Bardiani CSF Faizanè già in evidenza con un tentativo da lontano nel corso della prima tappa.

Nonostante i generosi tentativi degli attaccanti, non c’è stata storia. Come da copione, la vittoria di tappa è stato un discorso privato tra i velocisti, con Fabio Jakobsen che conferma di essere uno degli uomini veloci di riferimento.

«Dopo il finale convulso di ieri, oggi gli organizzatori ci hanno garantito che il finale sarebbe stato adatto a una volata di gruppo e così è stato», ha spiegato il vincitore ai microfoni di Eurosport. «Proprio perché si è trattato di uno sprint regolare con tutte le ruote veloci là davanti a giocarsela sono felice di aver vinto; è la prova che in inverno ho lavorato bene. Domani avremo un’altra occasione e cercheremo di coglierla».