TREVISO (TV) – Un riconoscimento speciale è stato consegnato sabato scorso a Mario Penariol, nel corso dell’Assemblea elettiva del Comitato Regionale Veneto della Federazione Ciclistica Italiana.

Trevigiano, 74 anni compiuti lo scorso novembre, Penariol è stato negli ultimi anni il responsabile della Struttura Tecnica Regionale della FCI Veneto. La sua è stata una vita dedicata allo sport e al ciclismo, con ruoli tecnici e dirigenziali molto importanti che gli sono valsi, in passato, anche le benemerenze della Palma di bronzo e della Palma d’argento al merito tecnico del CONI.

Anche la Federciclismo veneta con il presidente uscente Igino Michieletto e gli altri componenti del consiglio hanno voluto ringraziare e rendere onore all’appassionato e competente lavoro svolto da Mario Penariol in questi anni.

Dopo aver corso da giovane in bicicletta nella categoria Allievi con l’UCT Montebelluna di Elidio Pagnan, storico dirigente e organizzatore di importanti classiche ciclistiche nel Trevigiano, per 42 anni Penariol si è dedicato alla carriera militare. Poi dal 1992 ha fatto ritorno, da dirigente, nel mondo del ciclismo. In principio, era stato chiamato dal Comitato Regionale Veneto guidato da Bruno Coccato che lo aveva voluto come componente della Struttura Tecnica Regionale di cui poi ne è diventato responsabile iniziando la sua carriera che lo ha portato in passato anche a diventare componente della Struttura Tecnica Nazionale e di una Commissione UCI che si occupava di ciclismo femminile.

Mario Penariol premiato dall'ex presidente FCI Veneto Igino Michieletto e dai rappresentanti FCI Isetti, Battistella e Fantoni (foto Photobicicailotto)

Mario Penariol premiato dall’ex presidente FCI Veneto Igino Michieletto e dai rappresentanti FCI Isetti, Battistella e Fantoni (foto Photobicicailotto)

Negli ultimi anni ha sempre guidato la Struttura Tecnica del Comitato Veneto e del suo operato, in particolare, va fiero di una cosa: “Avete presente i problemi legati ai trasferimenti di società e ai disaccordi che nascono tra società, genitori e ragazzi quando vogliono cambiare squadra?”, ci chiede Penariol. E poi spiega: “Io li ho sempre chiamati tutti nel mio ufficio, li ho fatti sedere, ragionare e sono sempre riuscito a far trovare loro una soluzione senza dover necessariamente passare per avvocati. Questa è una cosa che mi rende particolarmente orgoglioso del mio operato in questi anni”.

Persona saggia, competente e appassionata che giustamente la FCI Veneta ha voluto premiare a nome di tutto il ciclismo per quanto è riuscito a seminare.

(Servizio a cura di Giorgio Torre)