LONDRA (GRAN BRETAGNA) – Il trentino Gianni Moscon è stato sospeso per sei settimane dalla sua squadra, il Team Sky. La decisione, comunicata ieri dalla formazione britannica con un comunicato pubblicato sul proprio sito internet, è stata presa in seguito alle parole razziste pronunciate dal corridore italiano nei confronti di Kevin Reza al termine della terza tappa del Tour de Romandie vinta da Elia Viviani.

“A seguito di una riunione disciplinare con il Team – si legge nella nota del Team Sky – a Gianni Moscon è stato consegnato un avvertimento scritto, ed è stato sospeso per sei settimane. Dovrà inoltre partecipare a un corso di sensibilizzazione sulla diversità”.

Dopo le accuse di Reza subito dopo l’episodio incrimanto, Moscon, 23 anni, quinto alla Parigi-Roubaix, aveva subito fatto pervenire le sue scuse: “Gianni ha riconosciuto che il suo comportamento è stato sbagliato – prosegue il comunicato – e ha compreso quanto seriamente il Team Sky prenda questo genere di incidenti. Si è scusato con Kevin Reza dopo la tappa e, nuovamente, l’indomani mattina. Gianni sa che non ci sono scuse per questo e che, se dovesse rifarlo, ciò porterebbe alla risoluzione del suo contratto”.

Moscon potrebbe essere costretto ad affrontare anche un’azione disciplinare da parte dell’Unione Ciclistica Internazionale (UCI).