OUDENAARDE (BELGIO) – Lizzie Armistead si aggiudica anche la “classica delle classiche”, il Giro delle Fiandre femminile. La britannica della Boels Dolmans Cycling Team si è imposta al fotofinish sulla svedese Emma Johansson (Wiggle High5) e sale per la terza volta sul gradino iù alto del podio di una gara del Women’s World Tour dopo le Strade Bianche e Cittiglio. Terza posizione per Chantal Blaak (Boels Dolmans), leader del World Tour e vincitrice dello sprint ristretto tra le inseguitrici.
Grandi numeri per la tredicesima edizione della Vrouwen Ronde Van Vlanderen: 30 team partecipanti per 176 atlete al via della più prestigiosa tra le classiche del nord. 141 i km da percorrere lungo i quali sono sparsi 10 muri e 5 tratti in pavé. Imponente il servizio di sicurezza nella piazza Markt di Oudenaarde, teatro della presentazione delle squadre sabato pomeriggio e della partenza domenica mattina. Impossibile quantificare il pubblico presente, pronto ad incitare le atlete sventolando bandiere o sorseggiando una birra locale sotto lo sguardo attento e discreto di decine di poliziotti posizionati in ogni angolo.
Il gruppo procede compatto per i primi quaranta chilometri. In corrispondenza del primo muro, il Wolvenberg o “muro dei lupi”, il lungo serpentone multicolore sfila tra due ali di folla e inizia ad allungarsi. Applauditissima nelle prime posizioni la maglia iridata di Lizzie Armitstead, favoritissima della vigilia.
Pavé e muri assottigliano sempre più il gruppo delle pretendenti, mentre gli attacchi da parte delle atlete della Rabo Liv Women Cycling Team (Thalita De Jong prima e Anouska Koster poi) contribuiscono ad alzare il ritmo di gara. In vista degli ultimi due muri la testa della corsa è praticamente ridotta ad una ventina di unità. Sull’Oude Kwaremont è Anna Van Der Breggen (Rabo Liv Women Cycling Team) a fare l’andatura e al comando resta una dozzina di atlete.
È però il pavé del Paterberg a decidere la gara. L’attacco decisivo porta la firma della campionessa svedese Emma Johansson (Wiggle High5) – oggi in gara come tutta la squadra con un casco giallo con impresso il leone delle fiandre – e della campionessa del mondo Lizzie Armitstead. Il forcing del duo di testa si rivela letale per le immediate inseguitrici, che accusano circa 15” di ritardo sulla sommità del muro.
Mancano ormai solo 13 km alla conclusione della gara. Il tandem di testa Armitstead-Johansson riesce a mantenere un margine di 20” sulle otto inseguitrici: Chantal Blaak, Megan Guarnier e Ellen Van Dijk (Boels Dolmans), Katarzyna Niewiadoma e Pauline Ferrand Prevot (Rabo Liv), Elisa Longo Borghini (Wiggle Honda), Claudia Lichtenberg (Lotto Soudal) e Annemiek Van Vleuten (Orica AIS).
Le due principali aspiranti alla vittoria si presentano sul rettilineo finale con il drappello di inseguitrici in netta rimonta, ma la vittoria è una questione privata tra Johansson e Armistead. Lo sprint è serrato e nessuna delle due osa alzare le braccia dopo aver oltrepassato il traguardo. Passano alcuni secondi, che sembrano interminabili, prima che il fotofinish decreti il successo della Armistead. La Blaak onora al meglio la maglia di leader con il podio davanti alla compagna di squadra Megan Guarnier. Quinta Elisa Longo Borghini, prima delle italiane e vincitrice uscente.
ORDINE D’ARRIVO:
1. Elizabeth Armitstead (Boels Dolmans Cycling Team) 141 km in 3’43”27
2. Emma Johansson (Wiggle High5) s.t.
3. Chantal Blaak (Boels Dolmans Cycling Team) a 2”
4. Megan Guarnier (Boels Dolmans Cycling Team) s.t.
5. Elisa Longo Borghini (Wiggle High5)
6. Ellen Van Dijk (Boels Dolmans Cycling Team)
7. Annemiek Van Vleuten (Orica AIS)
8. Pauline Ferrand Prevot (Rabo Liv Women Cycling Team)
9. Claudia Lichtenberg (Lotto Soudal Ladies)
10. Katarzyna Niewiadoma (Rabo Liv Women Cycling Team) a 8”
(Servizio a cura di Fabiano Ghilardi)