È stato uno dei pochi italiani a difendersi nello scorso Giro d’Italia U23, insieme Davide Piganzoli. E il prossimo anno Simone Raccani ritroverà proprio il valtellinese alla Eolo-Kometa, la formazione di Ivan Basso che ha tesserato il vicentino di Thiene per la stagione 2023, permettendogli di coronare un sogno iniziato da bambino (nella foto Berry, la vittoria di Raccani alla Pessano-Roncola).

“Tutto è iniziato per caso, avevo un cugino che andava in bici e quando è stato il momento per me di scegliere uno sport è stato naturale: sono salito in bici, e non sono più sceso perché mi è piaciuto subito. Da italiano sono tifoso di Nibali, ma non nascondo che trovarmi nella squadra di Ivan Basso e Alberto Contador è qualcosa di unico”.

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Qualcosa di unico che il 21enne (portacolori della Zalf Euromobil Dèsirèe Fior) si è meritato con una stagione, quella appena conclusa, di altissimo livello: 11° nella generale al Giro di Sicilia (con il 14° posto nella tappa con arrivo sull’Etna), 15° nella generale al Giro d’Italia U23, ancora 3° al Giro della Valle d’Aosta. Performance che non sono passate inosservate nemmeno alla Quick-Step, che in estate gli ha permesso di vivere un’avventura da stagista.

Simone Raccani

Simone Raccani in maglia azzurra

Ora, è atteso a una conferma con la maglia della EOLO-KOMETA. “Non vedo l’ora – ha detto Simone Raccani –. Già lo scorso anno c’era stato un contatto ma io avevo preferito fare un altro anno con gli Under 23: adesso, è arrivato il momento. E io credo che questa sia davvero la squadra giusta per me: è nata da poco ma ha fatto dei passi avanti enormi e cresce sempre di più, l’ambiente sembra meraviglioso, è il posto giusto per crescere e per centrare risultati. Io sono uno scalatore che riesce a difendersi nelle cronometro se non sono troppo piatte, però amo le corse lunghe e dure, quelle con tanto dislivello”.

Quando non pedala, Simone ama la semplicità: “Sto con la mia fidanzata Nicole, esco con gli amici, quando posso mangio una pizza che è il mio piatto preferito (quella con bresaola, rucola e grana)”. E la vittoria più bella? “Di certo, per ora, la Schio-Ossario del Pasubio del 2019. Abito a due passi da lì, e ad aspettarmi all’arrivo c’erano tutti i miei amici e i miei parenti. Ed è stato bellissimo. Un’altra corsa che mi è piaciuta tantissimo è stato il Giro di Sicilia di quest’anno: sono sempre riuscito a stare con i migliori, anche nella tappa dell’Etna, e pedalare con i più grandi di questo sport mi ha regalato sensazioni uniche”.