ARITZO (NU) – I Comuni sede di tappa Aritzo, Seulo e Desulo ospiteranno dal 27 al 31 agosto prossimi il Rally di Sardegna MTB 2024, gara in quattro tappe per circa 200 km e 6mila metri di dislivello positivo; ma soprattutto un itinerario in grado di esaltare l’anima verde dell’isola, fra boschi e nuraghi, sorgenti e muraglie (photocredit Mario Pierguidi).

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Il comitato organizzatore sta lavorando ai dettagli finali dei percorsi, che verranno ufficializzati a breve. Quartier generale del Rally di Sardegna MTB 2024 sarà Aritzo, nella Barbagia di Belvì, dove si disputeranno la prima e la quarta tappa.

Abbracciato da boschi di castagni e noccioli costellato di sorgenti – fra cui is Alinos e la untana de Sant’Antoni – Aritzo si trova nella Barbagia di Belvì, in una dolce vallata nel cuore del massiccio del Gennargentu. Cuore del borgo, tra case dalle facciate in pietra e stradine lastricate, è la parrocchiale di Sant’Arcangelo, costruite a partire dall’anno Mille.

 

Terreno della seconda frazione saranno Seulo e Sadali. Principale centro dell’omonima Barbagia, Seulo vanta un patrimonio di profondi canyon, vallate, rupi calcaree, sorgenti, specchi d’acqua e rapide. Il monumento più famoso è su Stampu ‘e Su Turrunu, al confine con Sadali: un ‘paesaggio d’acqua’ composto da inghiottitoio, grotta e risorgiva con cascata e laghetto. Sull’altopiano calcareo di ‘su Taccu’ sorge il caratteristico borgo medievale di Sadali, circondato da boschi e miriadi di sorgenti, torrenti e cascate. Al centro dell’abitato, unico caso in Sardegna, si trova addirittura la rapida chiamata “cascata di San Valentino”, dal nome della vicina e antica parrocchiale attorno al quale è sorto il borgo. A poche decine di metri dalla cascata, si trova un mulino del XVII secolo, che conserva gli antichi strumenti di lavoro.

Per la terza frazione si andrà a Desulo, nella Sardegna più nascosta e parecchio affascinante: boschi spettacolari, stretti vicoli e tradizioni secolari raccontano Desulo, con i suoi tre rioni abitati da quasi 2400 residenti. Di rilievo turistico sono la casa-museo Carta e quella del poeta Antioco Casula, con il museo etnografico di Montanaru, oltre all’antica parrocchiale del patrono Sant’Antonio Abate. Nel territorio di Desulo rientrano anche Bruncu Spina (1829 metri) e Punta La Marmora (1834), le vette più alte della Sardegna, la foresta di Girgini, il tacco calcareo di Genna Eragas. E poi tracce del Neolitico, come le domus de Janas di Occile, e dell’età nuragica come Ura de sole, il nuraghe ‘più alto’ dell’Isola (1330 metri), e la tomba di Giganti sa Sedda ‘e s’Ena.

Le iscrizioni e le novità

Quest’anno la gara presenta tre importanti novità: l’affiliazione all’ UCI (Union Cycliste Internationale), il massimo organismo ciclistico internazionale; l’assenza di trasferimenti; un percorso interamente pedalabile.

Chi volesse iscriversi può farlo tramite questo link.