L’appetito vien mangiando e Alessandro Pinarello si è appena seduto a tavola. Il classe 2003 della VF Group-Bardiani CSF-Faizanè ha vinto il GP Palio del Recioto martedì scorso, mettendo fine a un digiuno che durava dal 2021, nel suo ultimo anno da juniores. E il 20enne domenica 7 aprile sarà al via del Trofeo Piva 2024, dove proverà a dare continuità agli ottimi ultimi risultati (nella foto di Photobicicailotto, il trevigiano di Giavera del Montello).

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Pinarello ha alternato negli ultimi due anni e mezzo attività da professionista e altre da U23, dimostrando in questi primi mesi del 2024 di aver compiuto un importante salto di qualità. All’attacco al Trofeo Laigueglia, ha chiuso al 3° posto il Tour of Antalya, corsa a tappe professionistica, prima di piazzarsi al 4° posto al Giro del Belvedere e vincere, come detto, il Recioto.

«È stata una bella settimana, prepararsi al weekend con una vittoria in tasca è senz’altro piacevole – ha detto Pinarello -. Allo stesso tempo, però, so che ora sarò uno degli osservati speciali, quindi in tanti mi marcheranno. La condizione è quella che volevo, siamo in un periodo in cui è facile ammalarsi tra il cambio di stagione e la pioggia, ma per il momento è andato tutto bene. La consapevolezza nei miei mezzi è cresciuta e ora voglio far bene anche al Trofeo Piva».

L’anno scorso chiuse 6° a Col San Martino, ma rispetto agli avversari avrà sicuramente un vantaggio, dal momento che corre sulle strade (quasi) di casa.

«Il tracciato lo conosco a memoria, d’altronde siamo a qualche chilometro da casa mia. Il Combai è una salita non durissima, ma che ripetuta più volte farà sicuramente selezione. Il muro di San Vigilio lo conosco meno, non lo faccio mai in allenamento, ma qualche settimana fa sono venuto a studiarlo per rinfrescarmi un po’ la memoria. Non sarà facile tenere la corsa chiusa, di controllo ce n’è sempre poco e questa è la differenza più grande rispetto a una gara professionistica, ma proveremo a farci trovare pronti per ogni scenario».

La sua squadra sarà una delle più attrezzate del gruppo, ma proprio perché sarà difficile controllare tutti, non ci si può permettere di sottovalutare nessuno.

«Non sono uno che studia la startlist o che analizza gli avversari. Vivo abbastanza il momento, quindi penserò a come interpretare la gara solo domenica. Mi immagino, comunque, che i corridori saranno più o meno quelli che ho affrontato la scorsa settimana. Noi faremo qualche cambio, ma l’obiettivo rimane lo stesso».

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