ROMA (RM) E’ stato presentato presso la Sala della Presidenza del Consiglio dei Ministri il nuovo Giro Next Gen, organizzato da RCS Sport per conto della Federazione Ciclistica Italiana con il Patrocinio del Ministero per lo Sport e i Giovani presieduto da Andrea Abodi e in programma dall’11 al 18 giugno.

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Saranno otto tappe spettacolari con opportunità per tutte le tipologie di corridori a partire dalla cronometro d’apertura di Agliè fino all’arrivo di Trieste passando per cime storiche come il Passo dello Stelvio o Pian del Cansiglio. Le nuove stelle del ciclismo mondiale percorreranno 1050 km per un dislivello totale di 12.050 metri.

LE TAPPE

Stage 1 (11 giugno): cronometro Agliè – Agliè (9,4 km)

Breve cronometro individuale molto veloce e adatta agli specialisti contro il tempo. Si compone di lunghi tratti rettilinei raccordati da alcune curve. Unica piccola difficoltà la rampa finale (4% medio) che conduce al Castello di Agliè.

Stage 2 (12 giugno): San Francesco al Campo – Cherasco (151 km)

Tappa relativamente pianeggiante nella prima parte e poi mossa e articolata fino all’arrivo. Si contorna la città di Torino toccando alcune località del suo hinterland come Settimo Torinese e Chieri. Si prosegue poi verso sud fino a trovare le colline dell’Albese dove si scalano La Morra e Novello prima di giungere al circuito finale di 18 km (1 giro) che tocca oltre a Cherasco anche Narzole e il fondovalle del Tanaro. Nel 2010 sullo stesso arrivo Philippe Gilbert trionfò nel Gran Piemonte.

Stage 3 (13 giugno): Priocca – Magenta (146 km)

Tappa interamente piatta dedicata alle ruote veloci che avranno come unica difficoltà il breve strappo di Lu. Si attraversa la pianura Padana alessandrina e pavese. Zone sostanzialmente diritte e perfettamente piatte. Arrivo in volata praticamente certo.

Stage 4 (14 giugno): Morbegno – Passo dello Stelvio (118 km)

Tappa di alta montagna molto dura che designerà la prima bozza, potenzialmente definitiva della classifica generale. Da Morbegno si segue il corso dell’Adda fino a Sondrio dove si sale sulla strada panoramica attraversando località importanti per il ciclismo come Poggiridenti. Passaggio da Teglio (che da il nome alla valle) e poi lunga risalita fino a Bormio attraverso Tirano, Mazzo di Valtellina e Valdisotto. Salita finale di 22 km al 7% medio con oltre 30 tornanti.

Stage 5 (15 giugno): Cesano Maderno – Manerba del Garda (154 km)

Tappa mossa e nervosa, specie nel finale, che porta la corsa sul Lago di Garda. Partenza attraverso la pianura a nord di Milano costellata di centri abitati con le consuete difficoltà di attraversamento costituite da normali ostacoli alla circolazione come rotatorie, spartitraffico e arredo urbano di vario tipo. Prima di Brescia la corsa sale verso il Lago d’Iseo e scala il Passo Tre Termini, l’ascesa a Lumezzane e il Passo di Sant’Eusebio prima di scendere in riva al Garda con alcuni “dentini” finali adatti ad eventuali colpi di mano.

Stage 6 (16 giugno): Pergine Valsugana – Povegliano (166 km)

Tappa con una dura ascesa iniziale (Valico della Fricca), ma che si concluderà in volata dato che i successivi 150 km sono o in discesa o pianeggianti. Si attraversano molti centri abitati con le consuete difficoltà fino ad arrivare a Povegliano dove, dopo il passaggio sulla linea di arrivo, si percorreranno due giri di un velocissimo circuito di 16 km.

Stage 7 (17 giugno): Possagno – Pian del Cansiglio (175 km)

È il tappone del Giro Next Gen 2023. Partenza dal Tempio del Canova a Possagno e, dopo il km 0, sarà una successione di salite brevi e lunghe senza soluzione di continuità. Si attraversa tutta la zona del Prosecco da Valdobbiadene a Combai a Refrontolo e, dopo Vittorio Veneto, inizia la sequenza di salite: San Lorenzo, Passo San Boldo, con i suoi tornanti in galleria, Valmorel, Nevegal, con i suoi chilometri centrali tutti oltre il 10%, Malga Cate in Alpago, sempre con pendenze in doppia cifra, e infine l’ingresso al Pian del Cansiglio da Farra con i suoi primi 4 km tutti al 12/13%. Tappone durissimo e selettivo che determinerà la classifica finale.

Stage 8 (18 giugno): Tavagnacco – Trieste (131 km)

Tappa di chiusura del Giro 2023. Partenza da Tavagnacco (Cavalicco), città di Enzo Cainero, e prima parte lievemente ondulata lungo le morene udinesi. Si passa da Pagnacco, Buja, Tarcento per proseguire nella zona dei vini di Nimis, Attimis, Faedis fino alla piana Cividalese. Nella provincia di Gorizia il passaggio è segnato dalla Grande Guerra con il Monte San Michele e il sacrario di Redipuglia per poi entrare nella provincia di Trieste attraverso la strada “alta” di Aurisina e Santa Croce. Breve picchiata verso la costa e volata finale della tappa e del Giro davanti a Piazza Unità d’Italia e al Molo Audace.

Le dichiarazioni

Vegni, Abodi, Dagnoni e Bellino alla presentazione del Giro Next Gen 2023 - credit LaPresse

Vegni, Abodi, Dagnoni e Bellino alla presentazione del Giro Next Gen 2023 – credit LaPresse

Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani:“Stiamo iniziando a far comprendere l’utilità dell’interdisciplinarietà dello sport a partire da eventi come il Giro d’Italia. C’è il Giro d’Italia classico, quello delle donne, altrettanto importante e lo sarà sempre di più in futuro, e quello Next Gen. Riteniamo che tutti rappresentino un pezzo di patrimonio nazionale perché raccontano non soltanto le gesta dei ciclisti o delle cicliste, ma anche la nostra Nazione, il suo fascino, le sue bellezze e le sue ricchezze… A volte pensiamo che il fenomeno sportivo si misuri sulle vittorie, che sicuramente ci inorgogliscono, ma la vera crescita alla quale dobbiamo aspirare è quella della base. La Federazione deve essere orgogliosa di quello che il movimento ciclistico nel suo complesso riesce a generare e dobbiamo trarre spunto dal piacere della gente comune di salire in bicicletta”.

Paolo Bellino, Amministratore Delegato di RCS Sport: “I giovani rappresentano il motore del movimento e sono uno sguardo verso il futuro, qualcosa che per RCS Sport è molto importante. Abbiamo stretto un accordo per molti anni, a dimostrazione di un progetto a lungo termine che permetta a questa corsa di ritagliarsi uno spazio ancora più centrale nel panorama ciclistico internazionale. La nostra macchina organizzativa compierà uno sforzo notevole che verrà ampliato ulteriormente a partire dal 2024 in quanto aggiungeremo in calendario anche il Giro Donne. Nell’arco di 40 giorni avremo quindi tre corse che copriranno in pieno lo sviluppo del movimento ciclistico italiano”.

Mauro Vegni, Direttore del Giro d’Italia: “Quest’anno il Giro Next Gen si svolgerà interamente al Nord perché con solo otto tappe è impossibile toccare tutto lo Stivale. Nei prossimi anni pensiamo di sviluppare la corsa al Centro e al Sud in modo da portare all’interno di tutti i territori italiani, come già facciamo nelle corse professionistiche, questo evento di altissimo livello per la categoria. Il percorso offre chances a tutti, cronoman, velocisti, finisseurs e scalatori con la ciliegina sulla torta rappresentata dall’arrivo sul Passo dello Stelvio”.

Cordiano Dagnoni, Presidente della Federciclismo: “Esiste, nella storia del Giro dilettanti, un elemento di continuità e di crescita che raggiunge la completa maturità con l’organizzazione da parte di RCS Organizzazioni Sportive, a cui va il nostro ringraziamento per aver accettato questa sfida. Un ringraziamento che rivolgiamo anche a chi ha permesso al Giro U23 in questi anni di ripartire e diventare quello che è oggi. Ringrazio ancora il Ministro Abodi per la sensibilità dimostrata in diverse occasioni nei confronti del nostro sport e nella disponibilità a costruire insieme un percorso di ulteriore crescita delle nostre manifestazioni, in particolare quelle giovanili, orgoglio e vanto dello sport italiano. Trattando di giovani ci tengo a ricordare che il movimento ciclistico gode di buona salute. Lo dicono i numeri. Non solo le 130 medaglie vinte lo scorso anno ma soprattutto le percentuali di crescita, negli ultimi anni, del settore agonistico. Rispetto all’ultimo anno pre-pandemia, i nostri tesserati giovanissimi sono cresciuti del 20%, gli juniores dell’11%, gli U23 del 10%. Siamo consapevoli che il nostro lavoro non si può fermare ai risultati contingenti ma deve guardare allo sviluppo complessivo dei ragazzi e siamo fiduciosi del lavoro dei nostri tecnici e della qualità delle nostre gare, a cominciare proprio dal Giro Next Gen presentato oggi”.