ROMA (RM) – Roma torna capitale del ciclismo con il 76° Gran Premio della Liberazione, storica corsa ciclistica su strada inserita nel calendario della UCI – Unione Ciclistica Internazionale e della FCI – Federazione Ciclistica Italiana.
Considerata una vera e propria classica internazionale del ciclismo giovanile e meglio conosciuta con l’appellativo di “Mondiale di Primavera”, la corsa riservata agli Under 23 che ha consacrato negli anni grandi fuoriclasse del ciclismo professionistico tra i quali Gianni Bugno, Matteo Trentin e Matthew Goss, tornerà protagonista dal 23 al 25 aprile sul tradizionale tracciato delle Terme di Caracalla. Ma al via ci saranno anche le Donne Elite e gli juniores, per cui l’appuntamento diventa internazionale: la corsa, infatti, è diventata una 1.1.

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Oltre alle categorie internazionali, l’evento, organizzato per il terzo anno consecutivo dalla Terenzi Sport Eventi, coinvolgerà anche le categorie giovanili, con le prove per gli Allievi e gli Esordienti.

Insomma una tre giorni di grande ciclismo che porterà nel comprensorio di Caracalla oltre un migliaio di persone tra ciclisti, addetti ai lavori e appassionati, che saranno accolti da stand, incontri, mostre e numerosi eventi collaterali con protagonista la bicicletta.

Il format del Gran Premio della Liberazione 2023

Il 76° Gran Premio della Liberazione si correrà nel solco della tradizione mantenendo inalterato il tracciato e la zona di partenza e arrivo a Viale delle Terme di Caracalla, ma il format sarà caratterizzato anche da due importanti novità: l’istituzione del titolo a squadre per l’Under 23 e il passaggio alla categoria internazionale (1.1 MJ) della gara maschile Juniores, che si aggiunge così alle già internazionali U23 e Donne Elite.
Grande ciclismo ma anche cultura, storia, inclusione, educazione, benessere, divertimento e solidarietà. Dal 23 al 25 aprile la libertà e lo sport si uniranno in una tre giorni imperdibile nella quale chiunque – bambini, adulti, famiglie, anziani e diversamente abili – potrà avvicinarsi al mondo della bicicletta grazie alla presenza di un villaggio allestito all’interno dell’anello del circuito di gara che ospiterà stand, incontri, mostre e numerosi eventi collaterali per esaltare tutto ciò che le ruota intorno: lo sport giovanile e il suo sistema valoriale, l’attività fisica all’aria aperta, la mobilità sostenibile, l’educazione stradale, i concetti di green city e di sport city, il cicloturismo e l’urban cycling.
Attesissime le pedalate “Kids Race-Liberazione Giovanissimi” per i più piccoli e l’amatoriale “Bike4Fun – Pedalata del Dono e dei Donatori”, 10 km cicloturistici nel territorio del Municipio VII e tra le Terme di Caracalla e il Parco della Caffarella per sostenere la missione di ANED – Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e trapianto. in collaborazione con AIDO e Parco Regionale dell’Appia Antica. Grazie alla collaborazione con il MIM – Ministero dell’Istruzione e del Merito la manifestazione promuoverà inoltre un progetto di educazione stradale dedicato alle scuole.

La storia del Gran Premio della Liberazione

Il Gran Premio della Liberazione è tra gli eventi sportivi più longevi della Capitale. Dalla prima edizione che si corse il 25 aprile 1946 in una Roma ancora ferita dalle macerie e provata dai lutti della guerra, divenne anche la prima gara internazionale in Europa a ospitare atleti dell’Est in occasione dei Giochi Olimpici di Roma del 1960, quando agli atleti di quei Paesi era vietato il salto di qualità tra i professionisti.
Oggi la corsa è un patrimonio del ciclismo mondiale, la più ambita dai migliori prospetti del pianeta e la più affascinante per il profondo carico di storia che conserva: una rassegna che negli anni ha visto fronteggiarsi lungo le strade del tradizionale circuito di Caracalla campioni che hanno scritto la storia del professionismo come Gianni Bugno, Matteo Trentin, Mattew Goss, Dimitry Konishev e Letizia Paternoster.

Il Gran Premio della Liberazione, svoltosi sempre nella giornata del 25 aprile dal 1946 al 2018 e tornando dopo due anni di assenza per la pandemia dal 2021 ad oggi, si è consolidato come l’evento ciclistico più importante della Capitale, l’unico a livello agonistico oltre al Giro d’Italia che da quest’anno farà ritorno a Roma, entrando di diritto tra i grandi eventi sportivi cittadini insieme alla Maratona, la Formula E, il Global Champions Tour di equitazione e gli Internazionali di tennis.