ORBASSANO (TO) – Dopo le edizioni dal 2001 al 2007, con la picchiata su Torino dopo i passaggi sul Colle di Superga; dopo gli anni in cui la corsa si è decisa proprio in cima al Colle di Superga (dal 2012 al 2019 e poi nel 2021), domani per il terzo anno si assisterà presumibilmente a una Milano-Torino cucita su misura dei velocisti.

I 192 chilometri che porteranno il gruppo da Rho a Orbassano, infatti, non presentano difficoltà altimetriche rilevanti e il traguardo posto su via Circonvallazione Interna diventerà terreno di caccia per le ruote veloci, intenzionate a scrivere il proprio nome sull’albo d’oro della corsa dopo Arnaud Demare (2020) e Mark Cavendish, a segno il 16 marzo 2022 (nella foto LaPresse).

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I pretendenti alla Milano-Torino

Nel titolo abbiamo parlato di individuare un erede di Cavendish, ma non è escluso che l’inglese centri un bis che, all’età di 37 anni, avrebbe dell’incredibile. Se il portacolori dell’Astana Qazaqstan team, non figura nell’elenco dei principali favoriti lo si deve a una start list in cui spiccano i nomi di altri uomini veloci e che, in questo momento, sembrano superiore all’uomo dell’Isola di Man.

Tra loro Dylan Groenewegen, olandese del Team Jayco Alula e a caccia della terza vittoria stagionale. Attenzione anche al francese Nacer Bouhanni (Arkea-Samsic) secondo nel 2022, o al colombiano Fernando Gaviria (Movistar), che a dire la verità dopo il successo nella quarta tappa della Vuelta a San Juan non è riuscito a confermarsi. Sempre pericoloso invece è Biniam Girmay, terzo nella volata di Foligno nella terza tappa della Tirreno-Adriatico, ma già a segno in questo inizio di stagione. Tra chi ha già esultato, anche Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team) e il tedesco del Team DSM Marius Mayrhofer, vincitore il 29 gennaio del Cadel Evans Great Ocean Road Race. Tra gli italiani, il più ambizioso sembra essere Andrea Vendrame (AG2R Citroën Team) già tra i dieci un anno fa a Rivoli e protagonista di recente al Trofeo Laigueglia.

Il percorso della Milano-Torino

Il percorso è pianeggiante fatto salvo l’attraversamento del Canavese dove sono proposte alcune rampe assieme a brevi saliscendi che non presentano né lunghezze né pendenze particolari. Partenza da Rho per attraversare su strade pianeggianti l’alta pianura padana nella zona delle risaie toccando Magenta, Novara e Vercelli per portarsi quindi nel Canavese a Caluso e Foglizzo. Il Canavese si presenta con piccoli saliscendi che proseguono fino a Nord di Torino nella zona del Parco della Mandria. All’imbocco della Val di Susa la strada torna sostanzialmente in leggera discesa o pianeggiante fino all’arrivo. Si incontrano, negli abitati attraversati, i consueti ostacoli cittadini come rotatorie, spartitraffico e passaggi rialzati. Ultimi 10 km praticamente pianeggianti e quasi diritti fino all’arrivo di Orbassano. Ultima curva a 400m dall’arrivo, prima di un ampio rettilineo largo 8,5 metri.