CAMPAGNOLA (RE) – Nella località emiliana tutto è pronto per ospitare gli oltre 300 partecipanti che saluteranno l’addio al ciclismo attivo di Sonny Colbrelli, che ha lasciato l’attività agonistica per i noti motivi fisici. E’ la prima volta, in oltre vent’anni, che il premio viene assegnato ad un atleta che si ritira non per ragioni anagrafiche – per questo ancora più affettuoso sarà il saluto che Colbrelli riceverà dalla platea – così come è stato invece per i suoi predecessori nell’albo d’oro da Ballerini passando per Tafi, Savoldelli, Bettini, Simoni, Freire, Garzelli, Petacchi, Ballan, Bennati solo per ricordarne alcuni.

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Purtroppo sarà anche la prima volta senza Vittorio Adorni, Presidente Onorario dell’Associazione Ex Corridori, che ci ha lasciato nei giorni scorsi. Questo l’elenco completo dei riconoscimenti:

SONNY COLBRELLI – PREMIO BICI AL CHIODO

Nato a Desenzano del Garda il 17 maggio 1990. Velocista, uomo per le classiche, soprannominato Il Cobra, è stato professionista dal 2012 al 2022, vincendo la Parigi-Roubaix, il campionato europeo e il campionato italiano nel 2021, il Gran Piemonte nel 2018, la Freccia del Brabante nel 2017 e diverse altre classiche del calendario italiano, collezionando ben 39 successi.
Nel 2012 disputa il suo primo Giro d’Italia, ottenendo come miglior piazzamento un nono posto nella dodicesima tappa, una volata di gruppo vinta dal britannico Mark Cavendish.
Nel 2014 ottiene il primo successo da pro, imponendosi nella seconda tappa del Tour of Slovenia. In seguito fa suo anche il Giro dell’Appennino, confermando una buona forma durante le semiclassiche italiane autunnali: si piazza secondo alla Tre Valli Varesine e poi si impone, nell’arco di due giorni, nel Memorial Marco Pantani e nel Gran Premio Industria e Commercio di Prato. Conclude l’annata vincendo il 9 ottobre la Coppa Sabatini e trionfando anche nella classifica individuale della Coppa Italia.
Nel 2016 si mette in evidenza in diverse corse di prima fascia: alla Milano-Sanremo è nel gruppo di testa che va a giocarsi la vittoria, piazzandosi nono, mentre all’Amstel Gold Race si classifica terzo, vincendo la volata del gruppo degli inseguitori, 4″ dietro al vincitore e connazionale Enrico Gasparotto e al danese Michael Valgren. Ottiene sette successi totali: il Gran Premio Città di Lugano, la terza e la quarta tappa del Tour du Limousin, terminato al secondo posto, la quinta frazione del Tour du Poitou-Charentes e, nel finale di stagione, la Coppa Agostoni, la Coppa Sabatini e la Tre Valli Varesine. Per la terza volta consecutiva termina in testa alla graduatoria finale della Coppa Italia e infine, convocato per i Mondiali di Doha.
Il 12 aprile 2017 trionfa alla Freccia del Brabante, corsa che precede le classiche delle Ardenne, dove corre solamente l’Amstel Gold Race, terminandola al nono posto. Terzo alla Bretagne Classic Ouest-France del 27 agosto, ottiene la terza e ultima vittoria stagionale il 14 settembre alla Coppa Bernocchi, diventando il terzo ciclista dopo Giuseppe Saronni e Francesco Moser ad aggiudicarsi tutte e tre le prove del Trittico Lombardo. Il 20 giugno 2021 vince il campionato italiano di ciclismo professionisti elite su strada, battendo in volata Fausto Masnada. L’inizio del mese di settembre lo vede impegnato al Benelux Tour, con la conquista della classifica generale, dopo aver vinto la tappa il giorno prima ed aver conquistato la maglia di leader. È il primo italiano a vincere questa corsa a tappe. Il 12 settembre conquista a Trento il titolo Europeo su strada, imponendosi in volata sul belga Remco Evenepoel, mentre il 26 settembre è il capitano della nazionale italiana al campionato mondiale in linea svolto nelle Fiandre, in Belgio. Termina la gara al 10º posto.
Il 3 ottobre 2021 si aggiudica la 118ª edizione della Parigi-Roubaix in una gara contrassegnata dalla pioggia e dal fango. Non perde mai la ruota dei migliori e si rende protagonista, insieme a Van der Poel, di una serie di allunghi che fanno selezione sugli avversari. Una volta entrati nel velodromo il corridore italiano regola tutti in volata, vincendo la regina delle classiche ventidue anni dopo l’ultima vittoria italiana targata Andrea Tafi.

MANUEL BELLETTI – PREMIO ALLA CARRIERA

E’ nato a Cesena il 14 ottobre 1985 – dopo quattro anni nei dilettanti ed essersi particolarmente distinto – è stato professionista dal 2008 al 2021.
Alla prima stagione sale sul podio in una tappa del Giro della Turchia, e ha vinto una frazione al Giro ciclistico in Venezuela. L’anno successivo ottiene il primo piazzamento in volata in una corsa in linea italiana, chiudendo terzo il Giro del Friuli in marzo, poi secondo al Giro della Toscana in maggio dietro ad Alessandro Petacchi.
In settembre un altro piazzamento, il secondo posto al Grand Prix de Fourmies, in Francia, battuto da Romain Feillu. Nel 2010 si afferma nella terza prova del Trittico Lombardo, la Coppa Bernocchi, battendo in una volata ristretta velocisti del calibro di Cavendish, Bennati e Hondo. Nel 2011 ha vinto quattro tappe in gare Europe Tour. Oltre 20 vittorie in carriera – fra queste il Gran Premio Costa degli Etruschi, successi di tappa alla Settimana Internazionale di Coppi e Bartali, nel Giro di Sicilia e in quello di Reggio Calabria, nel Brixia Tour e nel Tour de Bretagne. La perla è la vittoria nella tappa del Giro d’Italia del 2010, da Porto Recanati a Cesenatico, e realizza il sogno di tutti: alzare le braccia dove si vive.

DAVIDE CASSANI – PREMIO D’ONORE

E’ nato a Faenza il primo gennaio del 1961, ed è cresciuto a Solarolo dove si avvicina al mondo del ciclismo già da bambino, grazie anche al cugino Roberto Conti. Nel 1982 esordisce ufficialmente nel professionismo con la maglia della Termolan di Bruno Reverberi, per poi passare nel 1986 alla Carrera dove tra i suoi compagni di squadra incontrerà Claudio Chiappucci e Roberto Visentini.
Nel 1988 gareggia per la Gewiss-Bianchi, dal 1990 al 1994 per l’Ariostea e nel 1995 per la MG Maglificio-Technogym. Concluderà la carriera nel 1996 con la maglia della Saeco.
Tra i maggiori risultati ottenuti nel corso della sua carriera troviamo la vittoria di due tappe del Giro d’Italia, una nel 1991 e la seconda nel 1993, oltre a un settimo posto ai Campionati mondiali del 1988, tre Giri dell’Emilia vinti nel 1990, nel 1991 e nel 1995 e una Milano-Torino vinta nel 1991. Un terzo posto conquistato alla Freccia Vallone nel 1992, un terzo posto al Giro di Lombardia nello stesso anno, che registra anche un quarto posto alla Liegi Bastogne Liegi. Specialista nelle fughe, Cassani viene considerato uno dei migliori gregari degli anni ’90, gareggiando in innumerevoli corse tra cui 12 Giri d’Italia e 9 Tour de France, ottenendo ben 27 successi. Dopo essersi ritirato dall’agonismo, nell’aprile del 1996 approda a Rai Sport sotto l’egida di Marino Bartoletti, che gli affida il ruolo di commentatore affiancandolo dapprima a Adriano De Zan e a Auro Bulbarelli e successivamente a Francesco Pancani. Nel 2014 viene nominato dal Consiglio federale della FCI Commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo su strada maschile élite, succedendo a Paolo Bettini e onora il suo ruolo con successi, fino al 2021. Nel 2018 viene eletto presidente di APT Servizi Emilia-Romagna. Alla guida dell’ente di promozione turistica offre grande impulso anche all’attività ciclistica.

PIERINO GAVAZZI – PREMIO TARCISIO PERSEGONA GRANDI EX

E’ nato a Provaglio d’Iseo in provincia di Brescia, il 4 dicembre 1950. Dopo una brillante attività dilettantistica, nel 1973 passa professionista rivelandosi ottimo sprinter capace di imporsi in volate di gruppo, ma anche uomo da classiche.
Una carriera lunghissima con un palmarès altrettanto ricco di successi. Sessanta le vittorie tra cui cinque tappe al Giro d’Italia, la Milano-Sanremo del 1980 davanti a Saronni e Raas, la Parigi-Bruxelles, i giri dell’Emilia, Romagna e Veneto, il Trofeo Matteotti, la 3 Valli Varesine, il Laigueglia, il gran premio Industria e Commercio Prato e diverse semi-classiche italiane. Fra queste anche la Coppa Placci del 1988, valida come campionato italiano, vinta a 38 anni confermando così il grande feeling con la maglia tricolore, 3 complessivamente i titoli vinti. Ha partecipato a sette rassegne iridate, a 17 Giri d’Italia e a due Tour de France. Ha concluso l’attività agonistica nel 1992 ed è stato direttore sportivo di squadre dilettantistiche e successivamente, dal 2006 al 2009, della Amore & Vita. La tradizione di famiglia è poi proseguita con i figli Nicola e Mattia che hanno corso entrambi nei professionisti.

GIORDANO TURRINI – PREMIO TARCISIO PERSEGONA GRANDI EX

E’ nato ad Anzola dell’Emilia in provincia di Bologna, il 28 marzo 1942. Si è avvicinato al ciclismo praticando sia la strada che la pista, e proprio in questa disciplina otterrà le sue maggiori soddisfazioni. Nel 1965 ha conquistato la medaglia d’argento ai Campionati del Mondo dilettanti di San Sebastián nella velocità e l’anno seguente ai Mondiali di Francoforte conquista la medaglia di bronzo nel tandem con Walter Gorini. Proprio il tandem riserva giapponese nel novero delle prove iridate. Agli inizi degli anni ottanta si regala l’ultimo titolo italiano prima di abbandonare il ciclismo.la più grande soddisfazione a Turrini che nel 1968 conquista il titolo di Campione del Mondo a Montevideo in coppia con Gorini. Sempre nel 1968 prende parte ai Giochi Olimpici di Città del Messico conquistando la medaglia d’argento nella velocità. Nel 1969 passa professionista e ottiene il titolo italiano nella velocità, così come nel 70,71 e 72 assieme a quello europeo. AI Mondiali di Varese 1971 è terzo nella velocità così come a Marsiglia l’anno seguente. Nel 1973 ai Mondiali di San Sebastian è terzo nella velocità mentre l’anno seguente a Montreal ottiene l’argento e conquista il titolo italiano ed europeo. Nel 1977 è secondo ai Campionati del Mondo di San Cristobal sempre nella velocità e fa suo il titolo europeo di specialità. Titolo che confermerà poi nel 78 e nel 79, assieme a quello italiano. Ai Campionati del Mondo di Amsterdam 1979 si aggiudica la Challenge del keirin nella prova generale, prima dell’ammissione ufficiale della specialità.

LUCA GREGORIO – PREMIO ADRIANO DE ZAN

Milanese classe 81, diplomato al liceo classico è laureato in Scienze della Comunicazione. Ha iniziato a lavorare in radio a 19 anni come speaker e radiocronista di basket per Circuito Marconi e Radio MilanInter. Ha lavorato per Sportitalia, Mediaset Premium, Fox Sports e altre testate occupandosi di calcio, basket e pallavolo. Dal 2013 è volto e collaboratore di Bike Channel. Dal 2018 commenta il ciclismo su Eurosport in coppia con Riccardo Magrini, con lui ha anche pubblicato il libro edito da Rizzoli “Fagianate, scatti e scie”) e continua a commentare il calcio per la lega serie A, per Prime Video e per Helbiz. Come inviato ha seguito il Giro d’Italia del 2007 e gli Europei di calcio del 2008.

LORENZO ANNIBALLI – PREMIO GIOVANI EMERGENTI

E’ nato a Riccione il 10 maggio 2004, dove risiede e frequenta il locale Liceo Artistico “Federico Fellini”. Deve questo suo grande amore per la bicicletta a papà Michele, appassionato cicloamatore. E’ soprannominato “Toro” per la sua prestanza fisica e per la sua grinta. Ha iniziato a 6 anni con il team Bici Festival Riccione, che gli ha fornito anche la sua prima bicicletta. Azzurro su pista. Vuole praticare solo e sempre il ciclismo, che affronta con determinazione e passione. Nel 2022, in maglia Sidermec, ha ottenuto 4 vittorie su strada, il titolo italiano su pista nella Madison, 2° all’europeo e 6° al mondiale. Dalla Sidermec Per la nuova stagione gareggerà per il Team Sias Rime di Brescia. Il suo sogno: emulare le imprese di Caleb Ewan, vincere tappe dei grandi giri e la Parigi-Roubaix.

TOMMASO CATTINI – PREMIO “GIANFRANCO BOSELLI” GIOVANI EMERGENTI

E’ nato a Montecchio Emilia il 13 gennaio 2008 e risiede a Sant’Ilario d’Enza. Frequenta l’Istituto Tecnico Industriale di Reggio Emilia indirizzo Meccatronica. Ha scoperto il ciclismo guardando le imprese dei corridori al giro d’Italia. Nel 2021/2022 ha praticato strada e pista nellacategoria esordiente II° anno, con i colori della S.C. Cavriago, importante vivaio reggiano vero serbatoio per tutto il movimento. Sempre con lo stesso sodalizio nella nuova stagione il passaggio nella categoria allievi. Le sue ambizioni sono quelle di crescere nella formazione e approdare alle successive categorie. Gli piacerebbe assomigliare a Pogacar.

PELLONI MARCELLO – PREMIO “FABIO SACCANI” GIOVANI EMERGENTI

E’ nato a Modena il 10 maggio 2009 dove risiede e frequenta la terza media. Ha scoperto il ciclismo seguendo il padre che ha praticato questo sport in gioventù. Si dedica sia alla strada che al ciclocross e nella prossima stagione vestirà i colori della ciclistica Maranello, squadra in cui ha iniziato da giovanissimo. Per il momento si diverte praticando questo sport, ma non gli dispiacerebbe approdare al professionismo come l’amico e vicino di casa Luca Paletti, suo ispiratore. Il suo idolo e Mathieu Van Der Poel al quale piacerebbe assomigliare.

GIACOMO TAGLIAVINI PREMIO “WILLIAM GRASSI” GIOVANI EMERGENTI

E’ nato a Reggio Emilia il 10 marzo 2004, ma risiede a Cavriago. Frequenta il Liceo Scientifico Scienze Applicate di Reggio Emilia. Ha scoperto il ciclismo grazie alla passione di tutta la famiglia. Ha iniziato da G3 nella società sportiva Cavriago, per poi arrivare da Juniores nella Nial Nizzoli di Correggio. Una vittoria stagionale e sfiorato il titolo regionale emiliano romagnolo. Nella prossima stagione invece vestirà i colori della Beltrami TSA Tre Colli (formazione Continental). Dal futuro sportivo vuole crescere nella nuova categoria e aiutare la squadra. Il suo idolo è Vincenzo Nibali, ma vorrebbe assomigliare a Pogacar.

CLAUDIO VANDELLI – PREMIO CORAGGIO E AVANTI

Al modenese, olimpionico di Los Angeles, andrà il premio, istituito dal Centro spirituale del Ciclismo con sede in terra toscana presso il Convento di Santa Lucia alla Castellina.

Ricordiamo che la giornata è organizzata dall’Associazione Nazionale Ex Corridori Ciclisti, dal Centro Sociale Arci Bocciofila e dal Team Sculazzo Italia, con la collaborazione del Comune di Campagnola Emilia e conta sui Patrocini della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Reggio Emilia.