FIUME VENETO (PN) – Il 2022 sarà un anno da ricordare per la famiglia Braidot, che ha visto Luca vincere due tappe di Coppa del Mondo (kermesse chiusa al terzo posto nella generale) e mettersi al collo la medaglia di bronzo ai Mondiali di Les Gets. Ma un altro risultato è quello conseguito da Daniele Braidot il quale, dopo aver dedicato il giusto tempo ad alcuni impegni familiari, punta a tornare ad alti livelli nella stagione 2023.

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Almeno è questa la speranza del portacolori del Centro Sportivo Carabinieri, incontrato a Fiume Veneto al termine del 2° Trofeo Città di Fiume Veneto, gara di ciclocross valida per l’assegnazione dei titoli regionali del Friuli Venezia Giulia e che Daniele ha vinto davanti a Luca Paletti e Tommaso Bergagna.

«È stata una piacevole sgambata, utile per mettere lavoro nelle gambe in vista della prossima stagione di cross country», ha confermato Daniele Braidot, che nel 2022 si è laureato campione italiano nello short track. «Quando posso, come già accaduto a Vittorio Veneto, preferisco gareggiare rispetto a fare distanza in solitaria».

Quindi queste due apparizioni nel ciclocross non sono propedeutiche alla partecipazione ai Campionati Italiani di Ciclocross?

«Il focus è sulla stagione del Cross Country: le gare iniziano molto presto e l’obiettivo è quello di partire subito forte per guadagnare punti Uci».

Daniele Braidot vince il campionato italiano Xcc - credit Alessandro Di Donato

Daniele Braidot vince il campionato italiano Xcc – credit Alessandro Di Donato

Quali sono le date cerchiate in rosso?

«Non ho puntato nessuna manifestazione in particolare, anche se gli appuntamenti sono sempre quelli: in Italia i campionati italiani e i principali circuiti (Internazionali d’Italia Series e l’Italia Bike Cup); all’estero voglio assolutamente tornare competitivo in Coppa del Mondo, centrando qualche top 10 che mi manca dal sesto posto conquistato a Les Gets il 3 luglio del 2021».

Cosa servirà per tornare competitivo ai massimi livelli?

«Non c’è un segreto o una formula magica, se non quella del lavoro ad alta intensità. So quello che devo fare, anche perché è ciò che ha fatto Luca nel 2022: io e mio fratello Luca siamo seguiti dalle stesse persone e abbiamo una costituzione fisica molto simile. Ci sarà solo da trovare continuità e ritrovare il feeling con le gare più impegnative e con un chilometraggio più esigente».

Del resto le prove di short track hanno dimostrato che Daniele non ha perso la confidenza né con il mezzo né con i ritmi forsennati della Coppa del Mondo: in questa specialità, il goriziano nel 2022 ha colto non solo il titolo italiano, ma anche il 13° posto nella prova di Coppa in Val di Sole e il nono posto ai Mondiali di Les Gets.