VITTORIO VENETO (TV) – E’ scattato dai banchi di scuola della classe 3B del Liceo scientifico Flaminio di Vittorio Veneto il nuovo progetto della FCI Treviso che ambisce a diventare una UCI Bike City, riconoscimento riconoscimento che l’UCI assegna a quelle città o territori che abbiano ospitato od ospiteranno grandi eventi ciclistici internazionali e che, attraverso il volano creato dal ciclismo agonistico, sappiano adottare politiche di mobilità legate all’uso della bicicletta, al benessere personale, alle opportunità lavorative e al turismo sportivo, sostenibile e di inclusione (nella foto un passaggio del Giro del Belvedere).

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Il Presidente Provinciale Giorgio Dal Bò e l’avvocato Alberto Dalle Ceste (responsabile giurista del progetto per il Comitato di Treviso) hanno spiegato nei giorni scorsi agli alunni lo scopo di questa iniziativa, che prevede la redazione di un dossier da presentare alla Commissione “Ciclismo per tutti e ciclismo sostenibile” dell’Unione Ciclistica Internazionale per ottenere la prestigiosa “etichetta” UCI BIKE CITY.

IL PROGETTO

Fra il presidente nazionale di Federciclismo Cordiano Dagnoni e la scuola rappresentata dalla dirigente scolastica prof.ssa Emanuela Da Re è stata firmata una convenzione per un progetto PCTO che vede gli studenti parte attiva nella ricerca, raccolta e presentazione dei dati, ottenuti attraverso le interviste agli amministratori degli enti locali e ai responsabili delle associazioni, operando per lo più da remoto e seguiti dalla tutor della classe prof.ssa Elisa Fardin.

Durante la lezione l’avv. Dalle Ceste ha spiegato quale sia l’impatto sociale ed economico del nostro movimento ciclistico evidenziando gli aspetti positivi delle manifestazioni, lo sviluppo della mobilità nelle due ruote e l’impacco economico applicato alla bicicletta. Collegamento via zoom con Daniela Isetti (componente del consiglio UCI e componente della Commissione Ciclismo per tutti) che, nell’ambito del coordinamento del progetto, ha illustrato i parametri secondo cui dovrà essere elaborato il progetto, che vede già coinvolte nella rete di relazioni importanti località di tutto il mondo, da Wollongong (Australia), ad Abu Dhabi (Emirati Arabi), passando per Copenaghen.

Per la realizzazione dell’iniziativa è stato costruito un gruppo di lavoro che nei prossimi mesi darà seguito a tutta la documentazione necessaria, e che coinvolgerà stakeholder ed amministrazioni pubbliche del territorio.

Treviso, con le sue 125 società affiliate, 4.500 tesserati e più di 200 manifestazioni all’anno di cui 15 internazionali, è sicuramente un territorio a vocazione ciclistica.