Si è concluso con il decimo posto di Lucia Bramati, settima tra le Donne Open, e l’undicesima piazza di Valentina Corvi, quarta tra le Donne Junior, la trasferta svizzera del Trinx Factory Team al Radquer Hittnau, gara internazionale di classe C2. Un appuntamento su un tracciato esigente che rappresentava l’ultimo test in vista della seconda parte di stagione, durante la quale il focus sarà sulle prove di Coppa del Mondo e gli appuntamenti internazionali più importanti. Competizioni che permetteranno alle ragazze di Luca Bramati di arrivare al top della forma sia agli Italiani di Roma (14-15 gennaio) che ai Mondiali di Hoogerheide (3-5 febbraio).

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«Il percorso di avvicinamento parte dal Belgio e da Overijse, sede domenica 20 novembre della sesta manche di Coppa del Mondo (diretta dalle 13:30 su Eurosport)», anticipa Lucia Bramati (nella fotografia di Elisa Haumesser). «Confrontarsi con le migliori ci permetterà di rifinire la condizione e imparare qualcosa di importante dalle atlete di primo piano».

Per la 19enne di Sandrigo sarà la seconda apparizione stagionale in Coppa, dopo lo stop agonistico per impegni scolastici.

«Dopo la lunga stagione del cross 2021/22 non me la sentivo di gettarmi nella stagione Xco, con tante trasferte internazionali. Così ho preferito fermarmi e dare precedenza allo studio fino agli esami di maturità. Certo è stato strano avere le domeniche libere, così come era insolito stare a casa con i nonni mentre i miei erano via con la squadra».

Lucia Bramati in azione in Svizzera - credit Elisa Haumesser

Lucia Bramati in azione in Svizzera – credit Elisa Haumesser

Così come è stato strano il ritorno alle corse il 2 ottobre nella gara di Cadoneghe.

«Polmoni che sembrava esplodessero, sapore di sangue in bocca, occhi a palla; insomma sensazioni pessime. Non avevo mai smesso di allenarmi, ma le gare sono un’altra cosa».

Gare che ora diventeranno sempre più ravvicinate e impegnative.

«Domenica la trasferta in Belgio, poi la settimana successiva la manche di Hulst (Olanda). A dicembre qualche classica italiana ma soprattutto un finale di anno che ci vedrà gareggiare in Belgio sei volte dal 26 dicembre al 3 gennaio, così da mettere nelle gambe il giusto carico di lavoro in vista del finale di stagione».

Le date cerchiate in rosso dalla crossista sono due: il fine settimana dal 14 e 15 gennaio, con i campionati italiani di Roma, e quello del 4-5 febbraio, giorni dei Mondiali a Hoogerheide.

«Sul tracciato olandese ci ho corso l’anno scorso e so quanto sia selettivo e impegnativo. Vedremo di arrivarci al meglio: in questi mesi sto lavorando sui miei punti deboli, come la corsa a piedi, ma in prove come quelle ciò che conta alla fine è arrivarci con una gran gamba».

Archiviati gli impegni scolastici, Lucia Bramati ha l’opportunità di preparare l’appuntamento nelle migliori condizioni.

«Ho deciso di dedicarmi al ciclismo a tempo pieno, sia per capire se è quello che voglio fare per i prossimi 15 anni sia per scoprire i miei limiti. Se capirò che non è la mia strada posso sempre tornare indietro, ma in questi mesi devo dire che mi trovo a mio agio in questa nuova routine».

Lo sport ha sempre avuto un peso importante nella vita della diciannovenne; e forse non poteva essere altrimenti, visto il curriculum sportivo di papà Luca Bramati e di mamma Elena Merenti.

«I miei hanno sempre voluto che io facessi attività fisica, ma non mi hanno mai imposto nulla: da piccola ho praticato tennis, atletica, nuoto. L’amore per la bici me l’ha trasmessa Marco, mio fratello minore: lui non vedeva l’ora di compiere sette anni per poter gareggiare. La sua smania di correre mi ha spinto a gareggiare, sia in mtb che nel cross. In fondo devo essergli grata per questo».

Lucia Bramati in azione al Radquer Hittnau - credit Elisa Haumesser

Lucia Bramati in azione al Radquer Hittnau – credit Elisa Haumesser