L’investitura era già arrivata a fine ottobre, quando Ivan Basso lo aveva indicato come uno dei prospetti più interessanti del ciclismo italiano. E oggi la fiducia del team Eolo-Kometa nei confronti di Davide Piganzoli è stata messa nero su bianco, con il ventenne valtellinese che ha firmato l’accordo per passare professionista nel 2023 vestendo sempre la maglia del team diretto da Fran Contador.

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Per il ragazzo di Morbegno, nato l’8 luglio 2002, si tratta del coronamento di un sogno,costruito giorno per giorno e che è stato reso possibile grazie ai risultati centrati nella categoria U23, come il 5° posto all’ultimo Tour de l’Avenir, il titolo italiano a cronometro, 10° posto al Giro d’Italia U23.

“Sono contentissimo – ha detto Davide Piganzoli – come può essere contenta solo una persona che sognava questo momento fin da quando era bambino. Per me la bicicletta è sempre stata un gioco bellissimo, che ho incontrato per caso: avevo 10 anni e nella piazza del mio paese c’era una manifestazione in cui i bambini potevano provare un po’ di sport. C’erano delle piccole bici, e un percorso da fare: io sono salito in sella, e non volevo più scendere. Ricordo che dissi subito a mia mamma che avrei voluto fare quello, che avrei voluto farlo seriamente. Lei prese contatto con una società vicino a casa, ma ormai era estate e se ne sarebbe parlato poi a settembre: partimmo per il mare e quella fu la vacanza più lunga della mia vita, perché io non vedevo l’ora di tornare e iniziare a fare il ciclista”.

Risultati, risultati importanti. E a mettere gli occhi su questo ragazzo sono stati in tanti, e le offerte non sono certo mancate: “Io ho scelto di restare qui, di continuare nella struttura dove sono stato negli ultimi due anni e dove ho fatto un salto di qualità importante. Ivan Basso mi ha sempre detto che io potrò diventare un buon corridore solo se terrò la testa sulle spalle, se saprò crescere con calma: e la EOLO KOMETA è il posto migliore per crescere: me l’ha detto Ivan, me l’ha confermato Gavazzi che abita a due passi da me e che mi consiglia sempre per il meglio, me l’ha ripetuto Fortunato e me l’hanno detto anche altri corridori professionisti che corrono per squadre diverse. Ho fatto la scelta giusta, e a chi mi chiede perché non ho preferito una grande squadra rispondo che la EOLO KOMETA diventerà una grande squadra”.

Idee chiare, testa sulle spalle, semplicità: “Quando non sono in bici mi piace ascoltare musica, adoro i Pinguini Tattici Nucleari, e fare camminate con i miei amici. Appena posso, mi concedo una pizza: da buon italiano, è il mio piatto preferito. Sono sempre stato un tifoso di Nibali, ma ho ammirato tutti i corridori che ho avuto la fortuna di seguire perché questo è il bello del nostro sport: tutti hanno un corridore preferito, ma comunque si fa il tifo per tutti. Perché la fatica è la stessa, per tutti: e va rispettata, e va ammirata”.