ESTE (PD) – Il Team Autozai Petrucci Contri festeggia la chiusura della stagione agonistica e guarda con rinnovato entusiasmo ad un 2022 che si preannuncia come l’anno della svolta: durante la sessione di mercato staff tecnico e dirigenza hanno infatti allestito un roster di primissimo livello, per tornare a competere con i top team della categoria.

Il pranzo di fine anno nella splendida cornice del Ristorante “La Pergola” di Este (PD) è stato quindi l’occasione per ringraziare sponsor e collaboratori ma soprattutto per rilanciare un progetto ambizioso, che possa riportare la società ai vertici del ciclismo giovanile nazionale.
Ospiti d’onore il presidente del Comitato Regionale Veneto della FCI Sandro Checchin e gli ex atleti del Team Luca MozzatoFilippo Zana ed Edoardo Affini, oggi affermati professionisti.

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Una festa in famiglia, un momento di convivialità per rimarcare l’importanza della sinergia tra tutte le figure coinvolte, dagli addetti ai lavori agli sponsor, che anche a luci spente, lontano dai riflettori, lavorano con straordinaria passione perché nuove generazioni di atleti possano continuare ad inseguire un sogno.

BILANCIO – “Oggi cala ufficialmente il sipario sul nostro 2021, – così il presidente Enrico Mantovanelli – una stagione che come sempre ci ha visto protagonisti con due vittorie, undici podi e il titolo di campione provinciale. Non possiamo certo confrontarla con quelle in cui i nostri ex atleti qui presenti la facevano da padrone ovunque andassero, anche perché nel frattempo sono cambiate molte cose. Non dobbiamo dimenticare poi che la pandemia ci ha costretto a rivedere completamente i nostri programmi di allenamento.
Ma ci siamo tolti delle belle soddisfazioni, nonostante la fortuna non sempre sia stata dalla nostra parte: il nostro atleta di punta Samuele Disconzi, quello su cui avevamo riposto le maggiori aspettative, si è fratturato per ben due volte la clavicola, poi tanti altri infortuni che ci hanno impedito di trovare la continuità necessaria per puntare a piazzamenti importanti.

Per alcuni degli atleti qui presenti è il momento dei saluti, alcuni passeranno tra i dilettanti, qualcuno smetterà con l’agonismo. Vorrei fare un grandissimo in bocca al lupo a chi salirà di categoria, siamo certi di aver lasciato loro qualcosa sia dal punto di vista umano che dal punto di vista sportivo e sono convinto che sapranno ritagliarsi il loro spazio anche in una nuova realtà”.

CUORE E PASSIONE –Un ringraziamento particolare però vorrei farlo a Luca, Filippo ed Edoardo. Perché nonostante i tanti impegni legati alla loro attività di professionisti hanno accettato il nostro invito – conclude il presidente Mantovanelli – Per noi è motivo di orgoglio, come lo è poter seguire le loro gesta sui più prestigiosi palcoscenici internazionali. Questi ragazzi hanno incarnato la nostra filosofia dimostrando attaccamento alla maglia e determinazione, sapendo sempre reagire ai momenti difficili e rialzandosi più forti di prima. Mi auguro che continuino ad essere un modello positivo e un esempio per i nostri atleti, sia per chi correrà ancora con noi sia per chi affronterà il salto di categoria”.

PALESTRA DI VITA – “Nel ringraziare la società per l’invito, vorrei cogliere l’occasione per rimarcare l’importanza e il valore formativo dello sport – così il presidente della Federciclismo del Veneto Sandro Checchin – Forse non tutti diventeranno campioni, ma potranno maturare esperienze, coltivare amicizie e crescere come persone. La nostra è una disciplina di sacrificio e di grande fatica, che insegna più a perdere che a vincere, ma la sua bellezza sta proprio in questo. Grazie anche ai genitori e a tutti coloro che continuano a dedicarsi con encomiabile abnegazione alle future generazioni di atleti, molto spesso senza ricevere alcun corrispettivo economico. La loro grandissima passione è la vera anima del ciclismo”.

FESTA  “Oggi è un bellissimo giorno di festa – così il tecnico Mauro Bissoli – mi associo alle parole del presidente Checchin nel ringraziare tutti coloro che ci permettono di promuovere i valori più nobili dello sport nelle giovani generazioni. La nostra credo sia un’attività con una grande valenza educativa e formativa, che molto spesso purtroppo non è adeguatamente valorizzata. Alle spalle però abbiamo una società solida, ambiziosa e capace negli anni di rinnovarsi senza mai snaturare la propria identità. I presupposti per un 2022 di alto livello ci sono tutti. E sono convinto che ci divertiremo”.