ROUBAIX (FRANCIA) – L’americano Ashton Lambie è il nuovo campione del mondo dell’Insegumento. Si deve arrendere in finale il giovane italiano Jonathan Milan che, comunque, va a prendersi, a soli 21 anni, una preziosa medaglia d’argento. 4:05.060 il tempo dello statunitense, 4:06.149 quello del friulano.

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Nella finale per il 3°-4° posto, Filippo Ganna ha dominato la sfida per la medaglia di bronzo, raggiungendo lo svizzero Claudio Imhof dopo 2750 metri. La reazione di Filippo Ganna è di quelle che rimangono negli occhi di chi ha avuto la fortuna di assistere. Dopo il black out di questa mattina, il campione verbanese è sceso in pista per il terzo posto con una determinazione e cattiveria raramente viste su un tondino. In una finale mondiale, ancorché per il bronzo, difficilmente si è assistito ad una prova di forza simile, in grado di annichilire l’avversario, raggiunto dopo appena due chilometri: “Volevo provare il record del mondo, per questo sono partito forte – dirà al termine – forse anche troppo. L’ho raggiunto prima del previsto sulla tabella di marcia. A quel punto ero contento per un bronzo “ritrovato” dopo la partenza di questa mattina e ho deciso di smettere.” Ma prima di chiudere le trasmissioni e dedicarsi finalmente ad una meritata vacanza dopo una stagione lunga ed intensa, Filippo concede gli onori al nuovo campione del mondo, lo statunitense Lambie“Ashton inseguiva (è proprio il caso di dirlo, ndr) questo risultato da tempo. Si merita il titolo mondiale e i complimenti di tutti noi, come se li merita anche Jonathan… ha un grande futuro.”

Si perché se l’Italia dell’inseguimento un po’ è dispiaciuta per la discesa dal trono di Top Ganna, si rallegra per la medaglia d’argento di Jonathan Milan, 21anni e già campione europeo. A distanza di pochi giorni arriva anche il titolo di vice campione del mondo. Quando scende dalla bici è esausto e fatica anche a raccontare la gara: “Ho provato a mettere in difficoltà Ashton. Sono partito forte per provare a minare le sue certezze. Forse ho pagato per questo, o forse è questa stagione veramente lunga che alla fine si è fatta sentire. Ma non posso proprio recriminare: ieri la maglia iridata, oggi questo argento… e poi c’è il titolo olimpico. Insomma che stagione!”. Per lui 4’06″149 in finale, leggermente peggio del 4’05″785 della mattina.

Inseguimento individuale maschile:
1° Ashton Lambie (Usa) 4’05″060
2° Jonathan Milan (Italia) 4’06″149
3° Filippo Ganna (Italia)
4° Claudio Imhof (Svizzera)
5° Tobias Buck Gramcko (Germania)