ROUBAIX (FRANCIA) – La prima storica partecipazione di un quartetto femminile azzurro in una finale mondiale dell’Inseguimento a squadre si ferma alla medaglia d’argento. Un secondo posto comunque storico (migliorato così il bronzo del 2018) e di grande valore per Elisa Balsamo, Martina AlziniMartina Fidanza e Chiara Consonni (che ha sostituito Letizia Paternoster). La Gemania è campione del mondo con Franziska Brausser, Lisa Brennauer, Laura Suessemilch e Mieke Kroger con 4’08”.752 contro i 4’13″690 delle azzurre.

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Un successo netto quello della Germania che parte subito molto forte, mentre l’Italia perde preso la Fidanza ed è costretta a subire il ritmo forsennato delle tedesche.

Nella finale le azzurre sono riuscite a tenere il passo delle avversarie per metà gara. Elisa Balsamo: “Quando sei in finale brucia perdere, ma oggettivamente per superare questa Germania avremmo dovuto abbassare il record italiano di 2 secondi. Non siamo ancora su questi tempi”.

Delusa, più che contenta, Martina Alzini, una delle colonne di questa squadra: “Mi dispiace… ci tenevo a questa maglia. Dopo Elisa (per la strada, ndr) e Martina (Fidanza nello scratch, ndr) ho sperato anche io di vestire l’iride. Non so quando ci potrà capitare un’occasione simile”.

Medaglia di bronzo alla Gran Bretagna (4’17″359) davanti al Canada (4’22″889).

Inseguimento a squadre femminile:
1^ Germania (Brausse, Brennauer, Kroeger, Suessemilch) 4’08″752
2^ Italia (Balsamo, Alzini, Consonni, Fidanza, Paternoster) 4’13″690
3^ Gran Bretagna (Archibald, Barker, Evans, Knight) 4’17″359
4^ Canada (Barraclough, Attwell, Coles, Collier, Van Dam) 4’22″889
5^ Irlanda (Griffin, Kay, Murphy, Sharpe)