BURGOS (SPAGNA) – L’italiano Fabio Aru, corridore del del Team Qhubeka NextHash, ha confermato alla vigilia della Vuelta a Espana che si ritirerà dal ciclismo professionistico alla conclusione dell’edizione 2021 della corsa spagnola.

Aru, opportunamente, ha scelto la Vuelta per concludere la sua carriera professionale, un evento che ha già vinto nel 2015. È una decisione che ha maturato dopo lunga riflessione e ha deciso di dedicare più tempo alla sua giovane famiglia.

Il 31enne sardo si è unito alla squadra sudafricana all’inizio della stagione 2021 e ha detto di aver riscoperto il suo amore per le corse in bicicletta con il Team Qhubeka NextHash, che è culminato con il suo secondo posto assoluto alla Vuelta a Burgos recentemente conclusa.

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Il suo palmares stellare include:

Vittoria assoluta alla Vuelta a Espana (2015) e 5° posto nel 2014.
Due volte sul podio al Giro d’Italia – 2° (2015) e 3° (2014).
Sei tappe del Grand Tour: 3 x Giro d’Italia, 2 x Vuelta a Espana e 1 x Tour de France (2017)
5° assoluto al Tour de France (2017)
Campione italiano di corsa su strada (2017)

Fabio Aru

“Arrivare a questa decisione non è stato facile, ma è qualcosa a cui ho pensato e di cui ho discusso con la mia famiglia per qualche tempo. Ho corso in bicicletta per 16 anni e per più di un decennio come professionista, ma è arrivato il momento di dare la priorità ad altre cose nella mia vita, la mia famiglia.

Durante la mia carriera, come ogni ciclista vi dirà, un tempo significativo viene trascorso lontano da casa e per me questo è ora il momento giusto per restituire a loro il mio tempo.

Ho avuto la fortuna di vedere realizzato il mio talento sui più grandi polcoscenici mondiali e insieme ai miei compagni di squadra celebrare successi incredibili. Spero di essere stato in grado di dimostrare i veri valori della sportività nel corso della mia carriera e nel farlo ho reso le persone orgogliose.

Voglio anche esprimere un profondo senso di gratitudine a tutti i miei ex compagni di squadra e allo staff delle mie ex squadre – Astana e UAE – che mi hanno permesso di crescere durante la mia carriera. Abbiamo condiviso alcuni momenti incredibili di cui sarò per sempre grato.

Infine, voglio rendere un omaggio speciale al Team Qhubeka NextHash. All’interno della nostra organizzazione parliamo dello spirito di Ubuntu – io sono perché noi siamo – e questo senso di unione, in un momento in cui il mondo ne ha più bisogno, è stato incredibile per me farne parte.

Devo ammettere che quando mi sono unito al team ero consapevole che era speciale, diverso, ma non avevo una reale comprensione di come sarebbe stato veramente. Questa squadra, senza dubbio è completamente unica non solo nel ciclismo ma in tutto il mondo dello sport, sono incredibilmente orgoglioso di correre qui e onorato di finire il mio percorso da professionista con loro.

Dopo alcuni anni difficili, nel 2021 sono stato in grado di correre di nuovo con la mia bici e correre ad un livello di cui sapevo di essere capace e soprattutto correre in bici con il sorriso sulle labbra. Questa è una vittoria e qualcosa di cui sarò sempre grato.

Voglio esprimere i miei più sinceri ringraziamenti a Douglas Ryder, Lars Michaelsen, Gabriele Missaglia, Mattia Michelusi e tutto lo staff della squadra e ai miei compagni di squadra, è un onore essere vostro compagno di squadra.

Nella nostra squadra parliamo di speranza, opportunità e piattaforma per poter cambiare la vita con la bicicletta. Aver fatto la mia parte in questo sarà qualcosa che terrò caro per il resto della mia vita, e sarò per sempre un sostenitore.

Continuerò ad andare in bicicletta perché è quello che amo fare, ma per ora sono concentrato a correre la Vuelta a Espana al meglio delle mie capacità con i miei compagni di squadra del Team Qhubeka NextHash; ed è giusto che il mio viaggio finisca qui in Spagna, un luogo e una gara dove ho ricordi incredibili”.