BOTTANUCO (BG) – Buone notizie in casa Valcar – Travel & Service, perché sono arrivati due piazzamenti al Campionato Italiano cronometro di Faenza grazie alle performance di Federica Piergiovanni, settima, ed Elena Pirrone (che correva in maglia Fiamme Oro), ottava.

Al termine di questa competizione abbiamo raccolto le parole di Federica Piergiovanni perché tra due giorni avrà la fortuna e l’onore di correre il Campionato Italiano Elite sulle strade di casa in Puglia. E se si considera che Federica è dovuta “emigrare” a 14 anni per potere coronare il sogno di diventare una ciclista professionista, ecco che il Campionato Italiano che andrà in scena domenica in Puglia avrà un sapore particolare per questa atleta classe 2001 della Valcar-Travel & Service (foto T.Muzzi).

Che cosa significa correre il Campionato Italiano in Puglia per te?

“Correre domenica sarà una grande emozione. Pedalare sulle strade di casa in una manifestazione così importante come un Campionato Italiano sarà un’occasione per onorare la mia terra. Quando ho saputo che si sarebbe corso in Puglia, ero al settimo cielo. Il Sud ha bisogno di queste manifestazioni”.

Prima di parlare della gara di domenica, raccontami di oggi. Come valuti la tua cronometro?

“Sono contentissima, perché l’obiettivo era migliorare il 13°posto dello scorso anno. Sono arrivata addirittura settima, non me l’aspettavo e devo dire che sono molto contenta. Oggi faceva un gran caldo, ce l’ho messa tutta anche se devo dire che ho commesso qualche errore in qualche curva. Ma sai com’è, spesso quando sei al limite, a volte perdi un po’ di concentrazione. Sono contenta, i nomi che sono davanti a me non sono nomi indifferenti, sono soddisfatta della mia prestazione.”

E domenica invece come sarà?

“Il percorso di domenica metterà a dura prova molte atlete. C’è un continuo saliscendi, ci sarà vento caldo e le temperature probabilmente saranno altissime sopra i 30 gradi. Io mi metterò a disposizione della squadra seguendo le indicazioni del mio d.s. Davide Arzeni.”

Che rapporto hai con lui?

“Mi aiuta tantissimo, mi dà la possibilità di correre gare importanti e ho la possibilità di confrontarmi con le atlete migliori al mondo. Non è una cosa scontata alla mia età. E colgo l’occasione anche per ringraziare l’altro d.s. Enrico Campolunghi.”

E con le compagne invece che rapporto hai?

“Ho un rapporto meraviglioso. Mi sento come se fossi la loro “sorellina” e le devo ringraziare tantissimo”.

Per che cosa, in particolare?

“Perché mi danno moltissimi consigli e, in particolare, perché durante la gara mi aiutano a leggere meglio la corsa, una cosa che non sempre mi riesce bene e che sto cercando di migliorare”.

In che cosa sei migliorata quest’anno?

“Un po’ in tutto. Ho fatto diversi progressi e sono contenta di questo. Mi sento ogni anno sempre più forte, sul passo, in salita e a cronometro, e spero di mettere a frutto tutte queste esperienze che sto facendo”.

C’è stato un momento della stagione in cui ti sei sentita delusa?

“Sai, ho spesso degli alti e bassi, a volte se le cose non vanno come penso, vado un po’ giù di morale, ma poi mi riprendo. Forse in Svizzera, direi. Volevo fare di più, ma le gambe non andavano e mi sono sentita come se non avessi la possibilità di esprimermi al mio meglio”.

E il momento più bello, invece?

“Correre la Liegi-Bastogne-Liegi è stato bellissimo. Un percorso che mi piace tantissimo e che ho fatto per due anni consecutivi. Quest’anno non pensavo di finirla ed essere invece arrivata al traguardo è stata una bella soddisfazione personale”.

Sogni nel cassetto?

“Mi piacerebbe un giorno correre il Giro Rosa, è una gara che mi ha sempre affascinato e spero possa accadere presto”.