CASAZZA (BG) – In attesa di svelare i nomi dei 150 protagonisti che animeranno la 25° edizione del 13 giugno, scopriamo chi (e come) è stato in grado di imporsi nel Trofeo Comune di Casazza negli ultimi otto anni, da quando cioè il percorso è stato ridisegnato con l’inserimento dello strappo del Castello di Mologno.

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Per farci aiutare da un punto di vista tecnico abbiamo interpellato Alessandro Romele.

Il motivo? È uno degli atleti di casa (abita a Lovere), conosce a menadito il percorso, che ha definito uno dei più belli del calendario allievi, e, soprattutto, è l’ultimo vincitore del Trofeo Comune di Casazza.

«Se fossi un direttore sportivo, direi ai miei atleti di giocarsi tutto quello che hanno negli ultimi 5 km, un po’ come ho fatto io al campionato regionale del 2019», spiega l’atleta della Ciclistica Trevigliese, già a quota due vittorie in stagione tra gli junior. «La salita del Castello di Mologno è decisiva, ma bisogna anche saper gestire gli ultimi 2000 metri pianeggianti, ma che tendono a salire all’1%/2%. Dopo 73 km, è un fattore da non sottovalutare».

Lei ha fatto la differenza nel finale. Cosa ci può dire delle tre tornate del Lago d’Endine?

«Bisogna conoscerle e interpretarle. Lungo la sponda di Monasterolo bisogna stare nella prima parte del gruppo per non farsi sorprendere sulla salita e per affrontare in testa la strettoia di San Felice. Al ritorno verso Casazza sulla Statale 42, invece, ci si può permettere di recuperare un po’ nella pancia del gruppo».

Non prevede fughe, quindi?

«No, le prevedo eccome. Anche perché, forse complice il calo nel numero di gare, tutti i ragazzi hanno più fame di correre e farsi vedere. Bisognerà però capire se una fuga da lontano possa andare in porto. Inoltre, essendoci meno gare, immagino che al via si presenteranno molti atleti e squadre strutturate. Insomma, anche se non assegnerà la maglia di campione lombardo, sarà un altro campionato regionale».




EDIZIONE 2012

Gianmarco Begnoni (Aspiratori Otelli) vince regolando in uno sprint ristretto un drappello di una ventina di corridori. Vittoria in scioltezza per il bresciano, che qualche mese più tardi conquistò anche il Gp Eco di Bergamo.

EDIZIONE 2013

Nel suo anno d’oro nella categoria, Sergey Rostovtsev (Valseriana Albino) centrò a Casazza la sesta delle sue nove vittorie stagionali. Il russo regolò allo sprint un drappello di cinque atleti composto da Giacomo Cretti, Giovanni Minari, Massimo Fieni e Giovanni Montini

EDIZIONE 2014

L’unico in grado di aggiudicarsi il Trofeo Comune di Casazza con una fuga da lontano fu Mattia Noris (San Marco Vertova). Il bergamasco, scattato con altri quattro atleti a 40 km dal traguardo, selezionò il drappello sullo strappo del Castello, prima di superare in uno sprint a due Gabriele Moreni (SC Mincio Chiese).

EDIZIONE 2015

Sotto la pioggia, il primo anno Marco Previtali (Palazzago) ottenne la sua prima vittoria da allievo. Il bergamasco scollinò secondo al gpm alle spalle di Kevin Colleoni, che poi sbagliò l’ultima curva spianando la strada al coetaneo.

EDIZIONE 2016

Come nel 2015, è stato un primo anno a vincere la gara di Casazza. A imporsi fu Davide Persico (Valseriana Albino), capace di guadagnare quella manciata di secondi in salita e gestire senza affanno gli ultimi 2000 metri in discesa. Alle sue spalle chiusero Marcello Mazzoleni e Imad Sekkak.

EDIZIONE 2017

Storico bis per Davide Persico (Valseriana Albino), che ha bissato il successo del 2016 diventando il primo corridore a timbrare per due volte il Trofeo Comune di Casazza. Identico il copione della gara, con Persico in grado di forzare il ritmo in salita chiudendo con cinque secondi su Luca Cretti (Cicli Peracchi Sovere).

EDIZIONE 2018

Arriva nel 2018 il timbro del Team Giorgi nella gara di Casazza. Il sodalizio, che si rivelò la migliore a livello nazionale, brindò grazie ad Andrea D’Amato, che anticipò sul traguardo di via Broli Massimiliano Pini (Trevigliese) e Nicholas Norbis (Progetto Ciclismo Rodengo Saiano).

EDIZIONE 2019

Vittoria pesante per Alessandro Romele, che sulle sue strade di allenamento si laureò campione lombardo regalando alla sua società, la Cicli Peracchi Sovere, il terzo trionfo al regionale nel giro di otto anni tra allievi ed esordienti. Sul podio anche Diego Ressi e Riccardo Perani.