OSTENDA (BELGIO) – L’Italia del Paraciclismo si conferma potenza di caratura mondiale e manda un deciso segnale in previsione paralimpica, chiudendo la Coppa del Mondo di Ostenda con un bottino di 9 medaglie d’oro, 5 d’argento e 10 di bronzo, il secondo posto nel medagliere (dietro l’Olanda) ma il primo nel ranking per numero complessivo di podi (24 contro i 22 degli orange).

Come aveva ricordato il ct Mario Valentini, essere presenti a questo esordio internazionale era fondamentale: ai fini del ranking, per prendere le misure degli avversari dopo un anno di stop ed anche per vedere all’opera un gruppo di atleti orfani di leader carismatici come Alex Zanardi e Vittorio Podestà. Il gruppo, sul quale ha sempre puntato il tecnico umbro, ha risposto con una prova complessiva di grande spessore e regalando medaglie e soddisfazioni al movimento sportivo italiano.

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Anche la giornata di oggi è stata ricca grazie ai successi di Michele Pittacolo (MC4), in volata sul francese Michael Carlier e il colombiano Diego German Duenas Gomez, e di Fabio Anobile (MC3) davanti a Stijn Boersma e Mathias Schindler. Medaglie anche da parte di Claudia Cretti (WC4), seconda alle spalle della statunitense Samantha Bosco, di Eleonora Mele (WC5) terza dietro la coppia Delgado – Lane Wright, e di Giancarlo Masini (MC1), sul gradino più basso del podio dietro Ten Argiles e Pierre Senska.

Infine il Team Relay, prova che spesso ci ha visto protagonisti e che tradizionalmente chiude il programma di Coppa, ancora una volta ha regalato emozioni. Il terzetto composto da Diego Colombari, Francesca Porcellato e Paolo Cecchetto ha agguantato la medaglia di bronzo dietro USA e Spagna.

Sono sei, infine, gli azzurri che, dopo le due prove di questo fine settimana (crono e in linea), vestono la maglia di leader di Coppa: Michele Pittacolo, Paolo Cecchetto, Giorgio Farroni, Luisa Pasini, Roberta Amadeo e Francesca Porcellato.




“Sono stati giorni intesi e ricchi di soddisfazioni – ha commentato Mario Valentini – adesso ci attendono appuntamenti altrettanto impegnativi quali gli Europei e, tra poco più di un mese, i Mondiali in Portogallo. Quanto visto in questi giorni ci dice che siamo sulla strada giusta.”