LUCCA (LU) – Proseguono le udienze e le sentenze riguardo il caso doping che aveva coinvolto il team Altopack. Era il febbraio 2018 quando il mondo del ciclismo dilettantistico italiano venne sconvolto da questa vicenda. L’inchiesta era partita in seguito alla morte del ciclista Linas Rumsas e le principali figure dirigenziali della formazione toscana Elite e Under 23 furono arrestate con la pesante accusa di aver creato un sistema di doping di squadra.

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In questi giorni, l’organizzazione antidoping italiana del CONI ha programmato una serie di udienze e, dopo le prime pesanti condanne nei confronti dei dirigenti coinvolti, sono arrivate nuove sentenze riguardanti gli atleti: confermati i 4 anni di squalifica al veronese Matteo Alban ritenuto colpevole di aver violato l’articolo 2.2.

La Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping, nel procedimento disciplinare a carico degli atleti e fratelli Niko Colonna e Yuri Colonna, visti gli artt. 2.2, 2.6, 3.2, 4.2.1.1 delle NSA, afferma la responsabilità degli stessi in ordine agli addebiti ascrittigli e infligge loro la squalifica di 4 anni, a decorrere dal 17 luglio 2020 e con scadenza al 16 luglio 2024.  Visto l’art. 4.8.1 NSA dispone l’invalidazione dei risultati agonistici conseguiti a far data dal 4 settembre 2017. Condanna i due atleti al pagamento delle spese del procedimento quantificate forfettariamente in euro 378,00.

Il venticinquenne Niko Colonna ha terminato la carriera nell’autunno 2017, mentre il ventitreenne Yuri Colonna è da quest’anno tesserato per la Zalf Euromobil Désirée Fior, dopo aver vestito anche le maglie di Hopplà Petroli Firenze (2018) e Casillo Maserati (2019).

La Prima Sezione rinvia, invece, l’udienza relativa a Maher Tounsi, tesserato FCI,  al 21 settembre 2020 ore 14.00.