La sfida è lanciata. È una gara di solidarietà. È un’iniziativa promossa da Bikevo che vuole coinvolgere il maggior numero di appassionati di bicicletta nel tornare a pedalare e farlo con uno scopo nobile: sostenere il movimento ciclistico giovanile della Federazione Ciclistica Italiana e le attività di terapia ricreativa per bambini malati offerte da Dynamo Camp.

Il progetto si chiama 2+ Milioni di Km ed è stato presentato ufficialmente oggi in video conferenza. L’obbiettivo è pedalare tutti insieme per raggiungere un totale di 2+ Milioni di Km in nove giorni, dal 26 settembre al 4 ottobre 2020. Un evento senza precedenti a cui si può partecipare sia individualmente che come gruppo.

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Pedalare è bello, salutare e rende felici. E se si aggiunge uno scopo benefico, pedalare assume un valore ancor più intenso. Con questa premessa parte il lancio del progetto. 2+ Milioni di Km nasce anche per dare la possibilità a tutti i ciclisti, singole persone ma anche squadre o gruppi, di donare il proprio contributo ad ogni chilometro pedalato in bici. In ogni parte d’Italia.

Il progetto nasce con l’idea che diventi un evento nazional-popolare che non coinvolga solo i tesserati e le società, ma anche le famiglie. Con due chilometri, ognuno può fare la differenza. Si potrà partecipare non solo con bicicletta tradizionale, ma anche bici elettriche e le bici per gli sport paralimpici.




Come funziona?

Ci si può iscrivere, con una donazione di 2 euro, al sito http://2milionikm.com/. Ad iscrizione effettuata, riceverai il pettorale da utilizzare durante la tua uscita. Nei giorni dell’evento si potrà pedalare tutti i chilometri che si vorrà, potrà e si sarà in grado di fare, nel pieno rispetto delle direttive sanitarie vigenti. Il percorso verrà registrato con qualsiasi dispositivo possibile: automaticamente con l’app Bikevo o con cellulare, ciclocomputer o smartwatch, inviando poi (se non si è utilizzata l’app) il file gpx al sito di riferimento. Il caricamento dei KM potrà avvenire anche manualmente.

Come si dona?

È previsto un costo alla registrazione di 2€ a favore della Federazione Ciclistica Italiana e di Dynamo Camp. La donazione avverrà poi al momento della registrazione dei km fatti, scegliendo tra 0,1€, 0,25€, 0,5€ o 1€ per ogni km pedalato.

Qual è lo scopo dell’evento?

Lo scopo è di supportare il movimento ciclistico giovanile della Federazione Ciclistica Italiana e le attività di terapia ricreativa per bambini malati offerte da Dynamo Camp. L’obiettivo è di percorrere in sella un totale minimo di 2 milioni di chilometri in 9 giorni in tutta Italia. Grazie ai partner del progetto e alle donazioni verrà raccolta una somma che sarà poi interamente e in parti uguali distribuita tra la Federazione Ciclistica Italiana e Dynamo Camp.

Gli interventi durante la video conferenza di presentazione

Massimiliano Morocutti, AD di Bikevo e ideatore di questo progetto ha spiegato: “Bikevo è un coach intelligente virtualizzato sottoforma di app. Si rivolge ai ciclisti di qualsiasi livello e li aiuta a raggiungere i propri obbiettivi. Questo progetto è nato da due stimoli differenti: uno, associare il brand Bikevo a qualcosa che supportasse concretamente il mondo dei giovani ciclisti e due, dopo il lockdown, abbiamo rilevato un trauma psicologico tra i ciclisti dovuto all’obbligo di restare in casa e al divieto di partecipare ad eventi e ritrovarsi. Allora ci è venuta l’idea di creare un evento che riunisse la comunità del ciclismo amatoriale, rispettando le regole del distanziamento sociale, ma supportando anche l’attività nobile di Dynamo Camp. Vogliamo spingere tutti a usare la propria bicicletta, anche solo per pedalare qualche chilometro per sostenere Dynamo Camp e l’attività giovanile della Federciclismo”.

Renato Di Rocco, Presidente FCI: “Si parla di giovani e quindi il progetto ci è subito piaciuto anche per sostenere l’attività di Dynamo Camp a cui ci lega un’amicizia di vecchia data. Noi sappiamo che le nostre società e i nostri tesserati daranno sicuramente il loro contributo per regalare un sorriso a chi ne ha bisogno grazie all’impegno di Dynamo Camp”.

Giovanni Malagò, Presidente CONI: “Da tempo il CONI è al fianco dei progetti di Dynamo Camp. Complimenti a chi ha avuto questa idea che unisce tutte le varie anime del movimento ciclistico. Do il impegno personale ad individuare qualche atleta del team olimpico che possano essere protagonisti in questa bella iniziativa”.

Vincenzo Manes, Fondatore Dynamo Camp: “È bello, dopo tanto tempo, tornare a programmare e pensare al futuro. Per la prima volta nella nostra storia ci siamo trovati ad essere soggetti passivi, felici di esserlo, grazie all’idea che ci è stata proposta. Questa è la punta finale di un progetto iniziato tanto tempo fa e questa proposta ci crea un’occasione incredibile per portare avanti un progetto che possa diventare nazional-popolare. Sono particolarmente felice che accada anche in questo momento così particolare. Dynamo Camp è un progetto che si basa sulla socialità, sull’abbraccio, sullo stare insieme e quindi il lockdown per noi è stato, all’inizio, un po’ uno shock. Non ci siamo scoraggiati, abbiamo iniziato, con successo, i campi virtuali e poi abbiamo fatto una scelta coraggiosa riaprendo dal mese di giugno i nostri camp, ovviamente con una modalità differente rispetto al passato. Noi di Dynamo Camp continueremo a lottare per il diritto alla felicità o il diritto alla normalità e dare a tante famiglie ancora la possibilità di vivere dei momenti felici e passare delle vacanze in serenità”.

Roberto Salamini, Responsabile marketing e comunicazione di RCS Sport: “Un progetto che si sposa con la filosofia del Giro d’Italia. In primis perché i partner coinvolti in questa iniziativa sono partner con cui noi costantemente collaboriamo, come la Rai e la Federciclismo; le date sono ottime per la vicinanza con i nostri eventi e quindi il nostro contributo può essere fondamentale; durante il lockdown non ci siamo fermati, ma abbiamo continuato a coinvolgere i nostri fan anche in progetti a scopo benefico come il Giro d’Italia Virtuale. Poi il mondo dei giovani e dei bambini è da sempre un mondo a cui poniamo una grande attenzione con, ad esempio, il progetto Bici Scuola. Insomma, ci sono tanti punti di contatto che ci hanno fatto immediatamente aderire al progetto e stiamo studiando ora il modo per dargli la giusta visibilità anche attraverso i nostri canali”.

Uberto Fornara, Direzione e coordinamento RCS Media Group: “Un’iniziativa bellissima che anche RCS supporterà. Splendida dal punto di vista sociale per l’aiuto ai giovani ciclisti e poi al progetto straordinario che è Dynamo Camp. Questo dà anche uno scopo nobile a tutti gli appassionati di bicicletta che in questo momento non hanno la possibilità di partecipare a granfondo e altre manifestazioni”.

Auro Bulbarelli, Direttore Rai Sport: “Mi complimento con chi ha pensato a questa iniziativa e anche per la scelta delle date perché si va a prendere quella fascia topica tra il Mondiale e l’inizio del Giro d’Italia quando l’attenzione di molti appassionati sarà alta per questi eventi. Rai Sport, sicuramente, già durante il Tour si impegnerà a promuovere questa iniziativa”.

Davide Cassani, Coordinatore delle Nazionali Ciclismo: “È un’iniziativa bellissima e credo che il ciclismo sia lo sport ideale per lanciare una richiesta d’aiuto. Il ciclismo è uno sport, forse, unico. È sì uno sport individuale, ma la squadra è fondamentale e per vincere serve anche l’aiuto dei compagni. Penso che sia molto bello pedalare per la propria salute, per il proprio benessere, ma allo stesso tempo pensare che questo pedalare possa aiutare qualcuno che ha più bisogno di noi è qualcosa di grande. Con le nostre pedalate potremo aiutare il ciclismo giovanile e i bellissimi progetti di Dynamo Camp. Tutte le volte che noi in quei giorni andremo in bicicletta potremo pensare di poter aiutare qualcuno. La bicicletta è uno strumento straordinario perché trasforma la fatica in gioia e divertimento e in questo caso anche in uno strumento di aiuto”.

(Servizio a cura di Giorgio Torre)