MILANO (MI) – In attesa di notizie ufficiali provenienti dalla riunione dell’UCI di questa mattina che farà, presumibilmente, ulteriore chiarezza sul proseguo di questa tormentata stagione, alcune anticipazioni sono già arrivate oggi dalla Gazzetta dello Sport nell’articolo scritto da Francesco Ceniti (foto LaPresse).

Nulla di particolarmente nuovo, se non la conferma – seppur non ancora ufficiale – di alcune ratifiche di date per quanto riguarda le gare italiane proprio organizzate la RCS Sport, il ramo di organizzazione eventi del gruppo editoriale a cui fa capo anche la Rosea.

CAMBIO DATE“Il Lombardia subito dopo le Strade Bianche, la Sanremo sette giorni prima del Tour. E ancora: protocolli, regole e linee guida date dal governo per la ripartenza del ciclismo internazionale che avverrà proprio in Italia. E infine, il percorso ufficiale del Giro d’Italia con partenza dalla Sicilia il 3 ottobre”, inizia il suo articolo la Gazzetta.

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LA SANREMO UNA SETTIMANA PRIMA DEL TOUR – Quindi la novità più importante riguarderebbe l’inversione di  data tra Milano-Sanremo e Giro di Lombardia. La classicissima si correrà sabato 22 agosto e una settimana dopo ci sarà la partenza da Nizza della Grande Boucle: questo è il motivo principale che ha spinto al cambio, perché le squadre interessate ai due eventi potranno così restare in zona per poi raggiunge la Francia con un breve spostamento.

IL LOMBARDIA DA ULTIMA A PRIMA CLASSICA MONUMENTO – Salto in avanti, invece, per Il Lombardia: di solito è la Classica delle foglie morte – scrive sempre la Gazzetta -, la gara che chiude la stagione in ottobre avanzato. Ma il Coronavirus ha stravolto consuetudini e date, così l’ultimo Monumento diventa nel 2020 il primo: si gareggerà l’8 agosto, in quello che (Tour a parte) sarà un mese dove l’Italia farà la parte del leone, offrendo una serie di corse per tutti i gusti.

La partenza da Bergamo de Il Lombardia 2019 (foto Photobicicailotto)

La partenza da Bergamo de Il Lombardia 2019 (foto Photobicicailotto)

PROTOCOLLI DI SICUREZZA – In questo momento, l’altro argomento di particolare interesse per gli organizzatori (la stagione WorldTour partirà il prossimo 1° agosto con la Strade Bianche a Siena) è quello che riguarda il protocollo sicurezza, ovvero le linee guida da seguire per poter rimettere in moto le gare ciclistiche in sicurezza.

INCONTRO TRA I MINISTRI E RCS SPORT – Nei prossimi giorni (forse già dopodomani, come anticipato sempre dalla Gazzetta) ci dovrebbe essere un incontro in tal senso tra i ministri Luciana Lamorgese (Interni) e Vincenzo Spadafora (Sport) con Mauro Vegni (direttore del Giro d’Italia) e Paolo Bellino (a.d. di Rcs Sport). Il protocollo sarà fondamentale anche per le squadre che arriveranno in Italia per correre. Da capire le questioni legate ai ai tamponi preventivi, l’eventuale gestione di atleti positivi al Covid-19, le quarantene richieste e la presenza o meno del pubblico.

APERTURA ALLA PRESENZA DEL PUBBLICO? – Scrive ancora Ceniti: “L’ultimo provvedimento preso dal governo dà la possibilità agli eventi all’aperto di avere 1000 persone come spettatori, ma con la curva in netta discesa di contagiati in Italia (ancora più marcata in alcune regioni, la Toscana ad esempio è vicina allo zero), potrebbero esserci numeri ancora più ampi. È quello che sperano tutti: organizzatori, appassionati e pure i ciclisti”.

IL GIRO PARTIRÀ DALLA SICILIA – Per quanto riguarda il percorso del Giro, dopo il rinvio al prossimo anno delle prime tappe ungheresi, si legge ancora: “Sarà la Sicilia (dovrebbe essere Palermo) a ospitare la partenza con una crono. Poi, come da programma, si risalirà la Penisola dalla Calabria con l’aggiunta di due frazioni: una con arrivo a Matera e l’altra a Roccaraso, in Abruzzo. Tutto pronto, ma Vegni e Bellino prima di svelare le novità attendono il colloquio con Spadafora che ha sempre ricordato come il Giro 2020 dovrà avere un significato particolare: una cartolina di speranza e rinascita spedita dall’Italia al mondo intero”.