MALAGA (SPAGNA) – In un’intervista rilasciata ad alcuni giornalisti sportivi a Malaga – come riporta oggi il sito Revistamundociclismo.com -, il direttore generale della Vuelta a España, Javier Guillén, ha dichiarato che la possibile realizzazione della corsa iberica nel 2020 è ancora in dubbio, a causa dell’attuale situazione sanitaria pubblica che ha causato un numero allarmante di vittime in tutta la Spagna.

Guillén ha indicato che, insieme al suo team, continua ad andare avanti nell’organizzazione, modificando alcuni dettagli in attesa di capire quali saranno gli accorgimenti da adottare per garantire la “nuova normalità”. Tuttavia, permane l’incertezza su ciò che potrebbe accadere con un evento di così grande portata, che nel nuovo calendario UCI ha fissato come data di svolgimento tra il 20 ottobre e l’8 novembre.

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Il manager di Unipublic, sempre secondo quanto riportato dal sito colombiano, ha precisato che La Vuelta non potrebbe sostenere un ulteriore rinvio. “Oltre il mese di novembre è assolutamente impossibile fare la gara”. E ha aggiunto che c’è un altro aspetto che gioca contro la realizzazione della prova e cioè che i corridori stranieri che arriveranno in Spagna per partecipare a La Vuelta, dovrebbero in precedenza osservare un periodo di quarantena. “Sarebbe un handicap pesante per i corridori stranieri dover affrontare una quarantena all’arrivo in Spagna. Confido che ci siano eccezioni”, ha auspicato Guillén.

Il numero uno della Vuelta ha anche espresso preoccupazioni a riguardo delle difficoltà finanziarie che stanno attraversando anche gli sponsor principali della corsa. “Questa è una crisi che sta colpendo i budget di tutte le aziende e anche dei nostri partner commerciali che stanno già annunciando restrizioni nei nostri confronti, anche se hanno tutte le intenzioni di continuare a sostenerci, quindi dovremo adattarci alla nuova situazione”.