LONDRA (GRAN BRETAGNA) – Il britannico Chris Froome, quattro volte vincitore del Tour de France, è in scadenza di contratto alla fine dell’anno e pare che con il Team Ineos non si sia ancora parlato di un possibile rinnovo. Questo lascia pensare anche all’ipotesi di un possibile divorzio tra il “kenyano bianco” e il gruppo sportivo, ex Team Sky, con cui è salito sul tetto del mondo ciclistico.

NUOVA SQUADRA GIÀ DAL 2020? – Ieri, il sito Cyclingnews ha addirittura avanzato la suggestiva ipotesi che Froome possa accettare un trasferimento già prima della scadenza del suo contratto triennale a dicembre, ovvero a metà di questa stagione, che poi dovrebbe rappresentare un nuovo inizio dopo la pandemia di Covid-19, comunque prima della nuova data del Tour de France (inizio 29 agosto).

FORTE CONCORRENZA INTERNA AL TEAM – C’è da aggiungere che nel Team Ineos, ora più che mai, la concorrenza interna è altissima con Froome che si ritrova come compagni di squadra l’ultimo vincitore del Tour Egan Bernal, il vincitore del Tour 2018 Geraint Thomas e l’emergente ecuadoriano Richard Carapaz vincitore del Giro d’Italia 2019. Il 34enne Froome ha dichiarato più volte di avere come principale obbiettivo della carriera il quinto titolo al Tour de France e che prevede di correre per almeno altri quattro anni. Tuttavia, non sarà semplice anche per la concorrenza interna che troverà nel suo team. Una situazione non certo semplice da gestire.
La scorsa settimana, il compagno colombiano Bernal ha detto chiaramente ai giornalisti che non rinuncerebbe alla possibilità di difendere il suo titolo del Tour 2019, per sacrificarsi per qualche compagno: “Sono giovane, ho già vinto un Tour de France e non ho intenzione di lanciare l’opportunità di poterne vincere un altro, questo è certo. Se mi sacrificherei, essendo al mio 100% … Non penso che lo farò”.

La newsletter di BICITV arriva ogni sera e raccoglie tutte le news di ciclismo della giornata: è gratuita, arriva comodamente al tuo indirizzo e-mail e ci si iscrive qui.

IN CERCA DI UNA LEADERSHIP SICURA E DI UN ALTRO TOUR – Cyclingnews ha confermato in più occasioni che attorno a Froome ci sia l’interesse di altri team per la stagione 2021, ma ora con il Tour de France riprogrammato per la fine della stagione, con in più la mancanza di chiarezza sulla leadership della sua squadra, ha dato corpo all’idea di un possibile divorzio anticipato, per trovare una nuova sistemazione e una leadership sicura per la prossima Grande Boucle. Froome non ha voluto parlare del suo rinnovo contrattuale, ma intercettato da Cyclingnews ha dichiarato: “Dopo il mio incidente dell’anno scorso e il successivo recupero, sono estremamente fiducioso di poter tornare a vincente il Tour. Con quale squadra sarà dopo il 2020, non lo so ancora”. E il mese scorso a L’Equipe aveva annunciato: “Il mio sogno è chiudere la carriera avendo vinto più Tour de France di chiunque altro nella storia del ciclismo”. Insomma, vuole battere il record di Anquetil, Merckx, Inault ed Indurain.

Chris Froome vince il Tour de France 2017 (foto ASO)

PIÙ PROBABILE UN TRASFERIMENTO NEL 2021 – Questa mattina La Gazzetta dello Sport, riprendendo la notizia, citando una fonte anonima ma qualificata all’interno del Team Ineos, smentisce la possibilità di un trasferimento di Froome già a metà stagione. La Rosea definisce probabile lo scenario di un Chris Froome con un’altra maglia nel 2021, ma decisamente azzardato pensare che questo possa accadere già nel 2020. Tra l’altro, nel ciclismo, trasferimenti di squadra durante la stagione sono qualcosa di molto raro.

IPOTESI BAHRAIN MCLAREN? – La Gazzetta fa anche un possibile nome delle squadre che potrebbero, oltre che essere interessate, avere anche il budget necessario (si parla di un contratto di 4 milioni di euro d’ingaggio a stagione) per accaparrarsi le prestazioni di Froome. Su tutte la Bahrain McLaren dove il britannico troverebbe anche il team principal Rod Ellingworth, che è arrivato proprio da Sky/Ineos, e come compagni di squadra vecchie conoscenze come Wout Poels, Mikel Landa e Mark Cavendish. Difficile, invece, l’ipotesi UAE Team Emirates che pare avere scelto una politica diversa, puntando sui giovani. Certo è che qualunque squadra voglia affrontare questo investimento, dovrà mettere sul piatto una cifra davvero considerevole e non così scontata, soprattutto in questo momento.

E SE FOSSE SOLO UNA STRATEGIA DI MERCATO? – La Gazzetta dello Sport ventila anche l’ipotesi che tutta questa vicenda possa essere un’abile strategia comunicativa e di negoziazione. Effettivamente non è un’ipotesi da escludere e anzi, proprio come scrive la Rosea, potrebbe proprio essere questa la prospettiva giusta da cui inquadrare la storia.
La signora Michelle Cound è al fianco di Froome non solo nella vita – moglie e madre dei piccoli Kellan e Katie – ma fa pure da manager al al britannico e i rapporti con Ineos non sono idilliaci già da un po’ di tempo. Scrive ancora la Gazzetta: “Far passare così il messaggio secondo il quale Chris ha un mercato importante ed è pronto a intraprendere una nuova avventura potrebbe essere una carta importante da giocare al tavolo delle trattative, con Ineos e non solo”.