CAMBIAGO (MI) – Da tempo si parlava e si vociferava di una possibile cessione di proprietà del mitico marchio di biciclette Colnago. Ieri, come rivelato da diversi organi di stampa nazionali, è arrivato l’annuncio ufficiale che segna un momento storico per uno dei più importanti maschi del made in italy delle due ruote.

“La bicicletta che aveva iniziato con Fiorenzo Magni e che aveva fatto correre, tra gli altri, Eddy Merckx e Giuseppe Saronni, è stata venduta dal patron Ernesto Colnago a un fondo arabo”, scrive Il Sole 24 Ore.

Ernesto Colnago, che ha fondato l’azienda a Cambiago nel 1954 mentre era il fidato meccanico di Fiorenzo Magni, ha sempre avuto lo sguardo e il pensiero rivolto al futuro, con idee geniali che hanno rivoluzionando l’industria della bicicletta. È stato prezioso il suo supporto a due grandi campioni come Gianni Motta ed Eddy Merckx ai tempi della Molteni. Per il Cannibale costruì la bici del record dell’Ora del 1972, uno degli oggetti simbolo nella storia della bicicletta. Ha trattato come un figlio Giuseppe Saronni (i due nella foto), che ha accompagnato nei suoi successi, e poi Colnago “è stato protagonista anche dell’epoca d’oro della Mapei con le bici in carbonio (una sua intuizione) che volavano sul pavé della Roubaix con Ballerini, Tafi e Museeuw. Le bici Colnago hanno vinto Olimpiadi, Mondiali, Tour, Giri e tutte le classiche”, scrive Pier Bergonzi sulla Gazzetta.

A rilevare il marchio italiano, per una cifra non rivelata, è stato Chimera Investments Llc, fondo di Abu Dhabi che è anche proprietario dell’UAE Team Emirates, che non a caso utilizza le biciclette note in tutto il mondo con il logo inconfondibile dell’asso di fiori. Ad annunciare la chiusura del deal è stato proprio il fondo che sta puntando sull’espansione del ciclismo nell’area del Golfo.

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Ernesto Colnago mantiene una piccola quota (pare attorno al 20%), assumerà la carica di presidente onorario e continuerà con ogni probabilità a seguire direttamente la produzione in fabbrica come ha sempre fatto. La decisione è arrivata in questo momento, dettata con tutta probabilità anche dalla scomparsa della moglie Vincenzina, rimasta sempre al suo fianco e, soprattutto, quella recente del fratello Paolo, spalla fidata di Ernesto in fabbrica.

«Ho pensato che fosse il momento giusto – ha confessato Ernesto Colnago sulle pagine della Gazzetta dello Sport. Si tratta di un partner prestigioso che ha voluto mantenere il centro di produzione qui a Cambiago e ha salvato tutti i nostri operai”.

Altri marchi storici italiani di biciclette negli ultimi anni sono passati a proprietari stranieri. La Pinarello, per esempio, è stata comprata dal fondo di private equity Catterton, che comprende altri brand del lusso come Louis Vuitton e Moet Chandon. La Bianchi di Coppi, Gimondi e Pantani, fondata nel 1885, è il brand di punta di Cycleurope, holding svedese che fa capo a Salvatore Grimaldi.

Ernesto Colnago, nell’intervista alla Rosea conclude: «… credo che questo fondo d’investimento aiuterà la Colnago ad essere ancora più forte. Apriremo presto uno show-room a Dubai e nelle più grandi città del mondo. Potremo continuare a produrre puntando al massimo della qualità, aumentando la nostra presenza in tutti i mercati. Sì, sono contento. Ho fatto la cosa giusta».

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