ROMA (RM) – La Federazione Ciclistica Italiana ha messo nero su bianco le prime indicazioni per quanto riguarda l’attività ciclistica a partire dal 4 maggio, quando entrerà in vigore il decreto del 26 aprile 2020 che prevede una parziale riapertura delle attività sportive e motorie a livello individuale.

Con l’uscita del decreto c’erano molti dubbi, in quanto, come vi avevamo spiegato già nei giorni scorsi con un articolo molto discusso, suscettibile a diverse interpretazioni e non chiaro in tutti i suoi passaggi. Nei prossimi giorni la Federciclismo emanerà una direttiva più specifica come ha detto lo stesso presidente Renato Di Rocco: “Dopo avere chiesto alle Istituzioni alcuni chiarimentientro un paio di giorni stileremo una direttiva sull’attività sportiva. La situazione non è semplice ma un principio è chiaro: si può tornare andare in bici a titolo individuale, mantenendo una distanza di 2 metri. Noi stiamo valutando, sul piano educativo di corretti comportamenti e di maggiore prevenzione, indicazioni ancora più restrittive e che abbiano come principio prima di tutto la salute”.




In particolare la Federazione è in attesa di chiarimenti riguardo alcuni aspetti dell’attività agonistica, per gli spostamenti legati ai confini regionali e negli impianti e la possibile riapertura di negozi di bici e accessori. Nel comunicato stampa con cui la FCI oggi ha annunciato il Consiglio Federale di domani sono scritte alcune informazioni e indicazioni importanti.

La newsletter di BICITV arriva ogni sera e raccoglie tutte le news di ciclismo della giornata: è gratuita, arriva comodamente al tuo indirizzo e-mail e ci si iscrive qui.

Questo si legge nel comunicato FCI:

Dal prossimo 4 maggio è stato autorizzato lo svolgimento dell’attività sportiva “nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri”. Pertanto sarà possibile anche l’attività amatoriale, individualmente e nell’ambito della propria regione, salvo misure specifiche previste dalle stesse singole regioni e dopo aver accertato la validità della certificazione medica di idoneità, al contrario di quanto comunicato da altre organizzazioni.




La Federazione, al riguardo, richiama tutti i propri tesserati al senso di responsabilità per un rispetto rigoroso di quanto previsto dal decreto, invitando ad una ripresa graduale e ricordando che l’assicurazione federale, che non è mai stata sospesa, copre l’attività svolta da tutti i tesserati agonisti ed amatoriali negli ambiti di ripresa dell’attività consentita dal decreto.