ROMA (RM) – Ieri sera, live sulla sua pagina Facebook, il ministro dello sport Vincenzo Spadafora ha voluto chiarire alcuni punti riguardanti il nuovo DPCM 26 aprile 2020 firmato dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte domenica, dopo la conferenza stampa in cui ha annunciato le misure per il contenimento dell’emergenza Covid-19 nella cosiddetta “fase due” che inizierà dal prossimo 4 maggio 2020.

EMERGENZA SANITARIA SENZA PRECEDENTI – Prima di tutto il ministro Spadafora ha voluto contestualizziamo la situazione: “Parliamo di un emergenza sanitaria che ad oggi, a distanza di poco più di due mesi dall’inizio, ha fatto registrare in Italia più di 190 mila persone, più di 100 mila persone ancora oggi sono positive e un numero impressionante di decessi. Questo va tenuto presente non per per fare del sensazionalismo o della retorica, ma solo per dire che questo è il quadro all’interno del quale noi ci stiamo muovendo”.

LA BATTAGLIA NON È FINITA – E non è finita. “Non è ancora vinta questa battaglia. È una battaglia che dobbiamo ancora vincere tutti insieme. Sappiamo che le scuole non riapriranno. Sappiamo che il Paese riaprirà gradualmente e ci sono tanti settori produttivi che stanno soffrendo e che procureranno un’ulteriore crisi economica molto forte al nostro Paese. Sappiamo che siamo tutti in difficoltà ed è in questo quadro che sappiamo che ci sono anche le sacrosante, legittime giuste difficoltà e aspettative del mondo dello sport”.

NESSUNO ERA PREPARATO – “In questo quadro che da due mesi abbiamo davanti, noi abbiamo lavorato giorno e notte per prendere le decisioni possibili e per assumerci sempre le nostre responsabilità. E guardate che nessuno era preparato in nessun modo a questa emergenza. Nessuno poteva immaginare tutto questo ed avere a disposizione gli strumenti per affrontare uno scenario così complicato”, ha aggiunto il ministro dello sport.

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RIPARTIAMO ANCHE DALLO SPORT – “Noi dobbiamo ripartire e ripartiamo anche attraverso lo sport ed in particolare con i giovani che sono l’altra mia delega di cui si parla poco in questo periodo, ma per i quali stiamo lavorando tantissimo e per i quali, entro la fine di maggio, faremo una consultazione straordinaria con una piattaforma tecnologica unica per avvicinare migliaia di giovani in tutta Italia per capire come stanno vivendo questo momento storico tutti i nostri giovani e i nostri adolescenti”.

L’INCONTRO CON IL COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO – “Oggi pomeriggio (lunedì 24 aprile, ndr) si è tenuto l’incontro con il comitato tecnico-scientifico istituito presso la protezione civile e abbiamo parlato diversi argomenti. Abbiamo ovviamente parlato anche e soprattutto dello sport di base e abbia parlato della necessità che palestre, centri danza e tutti i centri sportivi territoriale di qualunque genere e qualunque disciplina debbano aprire anche loro in totale sicurezza il prima possibile”.

UN PROTOCOLLO PER RIAPRIRE ENTRO FINE MAGGIO LE STRUTTURE SPORTIVE – “Il Ministero dello sport, sentite anche tutte le federazioni e le associazioni di categoria, proporrà il prima possibile un protocollo che sarà poi obbligatorio adottare da tutte queste strutture ed applicare nel più breve tempo possibile. Il mio auspicio è che tutto questo ci consenta entro la fine del mese di maggio di poter riaprire palestre, centri danza e tutti gli altri centri sportivi”.

VALUTARE LA SITUAZIONE DI SETTIMANA IN SETTIMANA – “Tutto questo ora ce lo dobbiamo anche conquistare. Ci viene detto ‘voi non ci date mai date certe’. Questo perché noi abbiamo la necessità, insieme al comitato tecnico-scientifico, di valutare l’evoluzione e l’impatto che questi provvedimenti hanno sulla situazione generale del Paese e sulla salute di tutti quanti noi. Quindi è ovvio che non è possibile prevedere ciò che potrà accadere tra due o tre mesi. Proprio perché ci troviamo di fronte ad un nemico che non conosciamo, dobbiamo valutare come comportarci di settimana in settimana. Per questo l’ultimo DPCM è valido fino al 17 maggio. Perché da qui al 17 maggio dovremo valutare che cosa è successo e che impatto si è avuto e capire man mano se e cosa possiamo o non possiamo riaprire”, ha spiegato Spadafora.




BONUS ECONOMICI PER I LAVORATORI SPORTIVI – “Evidentemente se riusciamo a riaprire entro la fine di maggio palestre e centri sportivi vuol dire che abbiamo avuto un blocco complessivo di tre mesi. Come interveniamo noi su questo blocco di tre mesi? Già nel primo decreto di marzo abbiamo introdotto il bonus di 600 euro per i lavoratori sportivi, attraverso un gran lavoro di Sport e Salute. Non è stato semplice perché era tutto nuovo, non c’era nessun precedente da questo punto di vista ed in questi giorni è iniziata anche l’erogazione dei primi soldi. Entro dieci giorni tutti i richiedenti avranno il bonus. Le risorse saranno stanziate anche per il mese di aprile e la procedura sarà più veloce. Se per i lavoratori autonomi il bonus sarà aumentato a 800 euro, lo sarà anche per i lavoratori sportivi. E sicuramente interverremo anche nel mese di maggio. Solo per questa misura, per intenderci, parliamo di 300 milioni di euro e non era facile reperire queste risorse”, precisa il ministro.

URGE UNA RIFORMA DELLO SPORT E DEI SUOI LAVORATORI – Il ministro poi specifica come questo dei lavoratori sportivi sia un mondo che da sempre ha viaggiato nel sommerso, che non ha garanzie, un mondo che non essendo stato iscritto all’INPS ha avuto sicuramente un altro tipo di agevolazioni fiscali, ma un mondo assolutamente lasciato da solo. Quindi ha promesso: “Quando sarà finita questa crisi io intendo immediatamente mettere mano ad una riforma complessiva dello sport che deve riguardare soprattutto i lavoratori sportivi. Tutelati in ogni forma, ma va codificata meglio tutta questa categoria e date tutte le garanzie”.

GLI AFFITTI DELLE STRUTTURE SPORTIVE – Resta il tema degli affitti per tante strutture sportive. “Nel decreto che approveremo la prossima settimana ci sarà, come da molti richiesta, anche la norma per gli affitti delle strutture presso privati perché col decreto di marzo eravamo intervenuti soltanto per gli affitti per gli enti pubblici, semplicemente perché era più semplice intervenire in prima battuta”.

UN FONDO DI CREDITO CON ICS – Altro tema importante per tutte le società e associazioni sportive dilettantistiche. “Ho firmato il decreto per l’istituzione presto l’Istituto per il Credito Sportivo di un fondo di 100 Milioni di euro per il credito per la liquidità immediata per tutte le strutture che ne potranno fare richiesta. A tasso zero e senza particolari garanzie richieste dall’ICS. Ovviamente ora ci sono alcune faccende burocratiche da sbrigare, ma nel giro di pochi giorni ci sarà la possibilità, per chi vorrà, di accedere a questo fondo”. Il ministro precisa. “So che a questo fondo potranno accedere soprattutto le strutture più grandi, cioè quelle che poi con un ripiano di alcuni anni potranno restituire questa somma a tasso zero. Ci sono però anche delle realtà molto più piccole che non hanno nemmeno la possibilità di chiedere questa sorta di mutuo, ma hanno bisogno anche di aiuto una tantum, perché non possiamo pensare di reperire risorse illimitate. Bene, nel prossimo decreto – annuncia Spadafora – ci sarà anche un fondo per dare degli aiuti una tantum alle associazioni e alle società dilettantistiche che si trovano più in difficoltà e che ci dimostreranno di avere avuto i danni maggiori”.




LA RIPARTENZA DEL 4 MAGGIO – Il 4 maggio ripartono una serie di cose. “Intanto l’attività sportiva e motoria all’aperto con tutte le distanze e le precauzioni del caso e gli allenamenti degli sport individuali per i professionisti. Perché gli allenamenti degli sport individuali e non quelli di tutti? A me sembra anche assurdo chiederlo. Perché dovevamo consentire una riapertura graduale e mi pare evidente, anche a chi vuole far finta di non capire, che gli sport individuali impegnano un numero minore di persone e quindi richiedono delle esigenze organizzative e di possibilità di rispetto delle regole molto più facili rispetto agli sport di squadra. E quindi abbiamo iniziato da loro e dai professionisti e non professionisti che però sono ritenuti di interesse nazionale dal CONI e dalle diverse federazioni”.

A BREVE UN PROTOCOLLO DA SEGUIRE PER GLI SPORT INDIVIDUALI – “Entro poche ore noi invieremo al comitato tecnico-scientifico un protocollo di regole da seguire anche per gli sport individuali, questo dovrà essere approvato e lo emaneremo a tutti coloro che dovranno rispettarlo per svolgere la loro attività”.

GLI SPORT DI SQUADRA – Il 18 maggio apertura agli sport di squadra? “Il mio auspicio è quello – conferma Spadafora – e stiamo lavorando per quello e tra gli sport di squadra c’è anche il calcio” (nel video potete ascoltare anche un’approfondita analisi del ministro sulla situazione relativa al calcio).




400 PAGINE DI INDICAZIONI DALLE FEDERAZIONI – “Ieri sera abbiamo ricevuto dal CONI e dal CIP le indicazioni dalle varie federazioni ed enti per tutti protocolli che dovremo adottare per ripartire in sicurezza. Un lavoro corposo, di circa 400 pagine che stiamo già valutando in queste ore e che per la parte di competenza trasferiremo anche al comitato tecnico-scientifico. Io non sono uno scienziato, non sono un medico ed inviterei tutti in queste ore ad astenersi dal trasformarsi in una professione che ci può da sola indicare quali sono le regole da cui ripartire”.

LO SPORT NON DEVE ESSERE MOTIVO DI CONTAGIO – In conclusione il ministro Spadafora afferma: “Io devo prima di tutto scongiurare che la ripresa di tutto il mondo dello sport possa provocare in questo mondo nuovi contagi ed avere un effetto moltiplicatore di cui poi pagheremo tutti quanti le conseguenze. Anche perché quando riprenderà tutto il mondo dello sport, parliamo veramente di milioni di persone a tutti i livelli che si cominceranno a muovere nel nostro Paese e dovranno farlo nel rispetto delle regole”.