FILOTTRANO (AN) – Sono passati esattamente tre anni dalla morte di Michele Scarponi e di quel maledetto 22 aprile 2017. Una notizia tragica che sconvolse l’intero mondo del ciclismo.

Da questa tragedia è nato un progetto voluto dalla sua famiglia e da tutti coloro che lo hanno amato profondamente, per fare in modo che la morte di Michele Scarponi non fosse vana. Da tre anni portano avanti una battaglia infinita per la sicurezza stradale attraverso la fondazione che porta il suo nome. Tra di loro c’è anche suo fratello Marco, che ogni giorno lotta e si attiva per sensibilizzare la cultura del rispetto nei confronti dei ciclisti e dei pedoni in tutta Italia.

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LA CARRIERA DI MICHELE SCARPONI: 

Michele Scarponi (Jesi, 25 settembre 1979 – Filottrano, 22 aprile 2017) è stato un ciclista su strada italiano. Professionista dal 2002. Tra i numerosi successi ottenuti in carriera, i più importanti sono i seguenti: nel 2009 una tappa e la classifica finale della Tirreno-Adriatico e poi due tappe al Giro d’Italia; nel 2010 una tappa alla Tirreno e una al Giro; nel 2011 una tappa alla Tirreno, una alla Volta a Catalunya e le classifiche finali di Volta a Catalunya, Giro del Trentino e Giro d’Italia. Aveva vinto nel 2013 il Gp Costa degli Etruschi, poi un lungo digiuno, ma ha svolto un importante lavoro di gregariato al servizio di capitani come Vicenzo Nibali, e pochi giorni prima di morire, lunedì 17 aprile 2017, era tornato a vincere nella prima tappa del Tour of the Alps.