ROMA (RM) – Vi riproponiamo l’intervento, durante il Question Time di questa mattina, del Ministro dello sport Vincenzo Spadafora sull’interrogazione posta dai Senatori Emanuele Dessì e Danila De Lucia sul tema della ripartenza e del rilancio del mondo dello sport dopo l’emergenza Coronavirus.

GOVERNO ATTENTO ANCHE ALL’ATTIVITÀ DI BASE – “Il Governo ha piena consapevolezza della gravità della situazione in essere – ha esordito il Ministro in aula – ed è in confronto costante col CONI e tutti gli enti e le federazioni e le realtà associate. Abbiamo aperto un canale privilegiato con lo sport di base per avere suggerimenti e il polso della situazione in tutte le regioni”. 

NON SOLO CALCIO – Molto diretto anche sulla tanto chiacchierata vicenda che riguarda la Serie A di calcio. “I media si concentrano in questo momento sulla ripresa dei campionati di calcio, seppur riconoscendo anche da un punto di vista economico il valore del calcio, sappiamo bene che lo sport non è solo il calcio e che lo stesso calcio non è solo la Serie A”.

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L’INDAGINE SUI RISCHI DI CIASCUNO SPORT – Il ministro ha confermato che venerdì riceverà gli esiti dell’indagine avviata, tramite il CONI, presso tutte le Federazioni sui fattori di rischio in ogni singolo sport. “Questo lavoro ci consentirà di sapere, prima del 4 maggio, se possiamo aprire e cosa, ma prima dobbiamo essere consapevoli che è importante aprire perché lo sport è fondamentale prima che per il valore economico, per il valore sociale, ma lo dobbiamo fare nel rispetto assoluto della salute di tutti”

POSSIBILE APERTURA AGLI ALLENAMENTI – Ciò considerato aggiunge: “Quindi gradualmente potremo pensare di riaprire sicuramente gli allenamenti, mentre per quanto riguarda i campionati e l’attività motoria all’aperto, tanto richiesta dai nostri cittadini, valuteremo l’opportunità insieme al comitato tecnico e scientifico e alla protezione civile, consapevoli che questa ripartenza va spinta, ma allo stesso tempo va tutelata la salute pubblica come sempre abbiamo fatto in queste settimane”. L’idea è quindi di un apertura graduale e quindi presumibilmente ancora in forma individuale pure per gli sport di squadra. Ancora presto per pensare a partite e gare.

BONUS AI COLLABORATORI – Inoltre, Spadafora ha confermato l’intenzione di estendere a tutti i “collaboratori sportivi” (anche a quelli che hanno compensi superiori a 10 mila euro) il bonus di 600 euro con un intervento nel prossimo decreto economico.