ROMA (RM) – Oggi il Ministero della Salute ha pubblicato sul proprio sito internet alcune specifiche per chiarire ulteriormente la chiacchierata vicenda legata a divieti e limitazioni all’uso della bicicletta per l’emergenza Coronavirus. Viene di fatto ribadito quanto già detto nei giorni scorsi e come avevamo già spiegato anche sul nostro sito con diversi articoli: la prerogativa, come per tutti gli italiani, ciclisti e non, è stare a casa; possono pedalare i professionisti e gli atleti olimpici e di interesse internazionale riconosciuti dal CONI e dalla FCI, perché considerati come dei lavoratori; tutti gli altri (per svago o allenamento) possono pedalare, non in gruppo, rispettando la distanza interpersonale di un metro, ma senza uscire dal proprio territorio di domicilio, abitazione o residenza. Ma fin dal primo giorno ci appelliamo alla regola del buon senso e vi invitiamo comunque a restare a casa.

Di seguito vi riportiamo il testo integrale dell’articolo.

L’uso della bicicletta, divieti e limitazioni

Il Governo ribadisce che si deve evitare di uscire di casa. Si può uscire per andare al lavoro o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni necessari. Si deve comunque essere in grado di provarlo, anche mediante autocertificazione. I divieti e le raccomandazioni valgono ovviamente, come ribadito, anche per gli spostamenti all’interno del proprio comune.

L’utilizzo della bicicletta, nel rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro, è soggetto alle misure restrittive del Decreto del 9 marzo 2020 definito #Iorestoacasa. Tale provvedimento limita gli spostamenti delle persone in entrata e in uscita dai territori nonché all’interno dei medesimi salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute. In caso di eventuali controlli dovrà essere fornita autocertificazione.

Non è giustificato l’utilizzo del mezzo per diletto o per allenamento oltre i confini del proprio territorio di domicilio, abitazione o residenza.

In caso di sportivi, professionisti o non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal CONI e dalle rispettive Federazioni, in vista della loro partecipazione ai Giochi Olimpici o a manifestazioni nazionali o internazionali, sono utilizzabili gli impianti sportivi a porte chiuse per le sedute di allenamento. È consentito esclusivamente lo svolgimento degli eventi e delle competizioni sportive organizzati da organismi sportivi internazionali, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico.

In sintesi i concetti ribaditi sono: 

  • Evitate di uscire di casa se non per necessità (lavoro, salute o altre necessità primarie come fare la spesa)
  • Si può usare la bicicletta rispettando la distanza interpersonale di almeno un metro, ma solo nel proprio comune
  • Il Dcpm 9 marzo 2020 limita gli spostamenti delle persone dai territori e all’interno dei medesimi 
  • In caso di controlli durante gli spostamenti va fornita autocertificazione 
  • Usare la bicicletta per diletto o allenamento (ai non professionisti) non è consentito al di fuori del proprio territorio comunale 
  • Sì ad eventi sportivi internazionali all’interno di impianti a porte chiuse o all’aperto senza pubblico