BOTTANUCO (BG) – Sta per concludersi un’altra annata da incorniciare per la Valcar Cylance con le prime due vittorie nel World Tour delle giovanissime Elisa Balsamo e Chiara Consonni, ma già da mesi fervono i preparativi per il 2020. Ne abbiamo parlato con Valentino Villa che da 11 anni presiede il team e si prepara a vivere la sua dodicesima stagione.

L’anno prossimo sarà il quarto anno della Valcar nel mondo elite. Come lo vivrà?
“Ci sono le Olimpiadi, innanzitutto. Uno degli obiettivi del nostro progetto era quello di accompagnare le nostre atlete verso l’obiettivo di Tokyo 2020. Elisa Balsamo, Marta Cavalli e Vittoria Guazzini sono pedine importanti per la nazionale italiana su pista, mi auguro che possano coronare il loro sogno”.

Una grande soddisfazione, immagino.
“Sono felice per loro. E sono grato alle mie atlete, perché hanno dato tanto alla Valcar. Le atlete sono e saranno sempre al centro del nostro progetto. Da anni ripetiamo che questa è una generazione di grande talento. La soddisfazione è che quest’anno queste splendide atlete l’hanno dimostrato con i fatti. Perché quando vai a vincere gare World Tour nonostante la giovane età, significa che ormai ci siamo”.

Balsamo, Cavalli, Consonni, Guazzini… ragazze giovani e di talento.
“Il futuro è dalla nostra parte. Elisa Balsamo ci ha regalato la prima vittoria di sempre nel World Tour, Chiara Consonni ha vinto anch’essa nella massima categoria battendo in volata la più forte velocista al mondo Lorena Wiebes, Marta Cavalli è letteralmente esplosa dopo la vittoria dell’italiano dell’anno scorso ed è in lotta per la maglia di miglior giovane UCI al mondo proprio con la Wiebes e da quando Vittoria Guazzini è stata inserita nel quartetto dell’inseguimento azzurro, l’Italia ha incominciato a fare record su record”.

A proposito di giovani, è arrivata la notizia che Alessia Vigilia lascerà il team.
“Sì, è così. Di lei ho il magnifico ricordo del mondiale crono a squadre di Innsbruck del 2018, quando la nostra formazione fu la migliore squadra italiana sulla linea di arrivo. Come sempre dico ad ogni atleta che lascia il nostro team, auguro il meglio e che possa trovare altrove ciò che non ha trovato da noi”.

E invece ci saranno nuovi innesti nel roster 2020?
“Certamente. Una o due junior potrebbero integrare la nostra rosa e per la prima volta nella storia della Valcar un’atleta straniera potrebbe vestire la maglia blu-fucsia. Ma è prematuro parlarne, non mi piace parlare di cose che non sono certe. Ci stiamo lavorando insieme al nostro d.s. Davide Arzeni per presentarci compatti e competitivi per il 2020 sempre secondo il nostro stile: serietà, professionalità e chiarezza nel rapporto con le atlete”.

Se la sente di dare un voto alla stagione che sta finendo?
“Una stagione da 8 per mille motivi. Innanzitutto non è stato semplice far fronte ai numerosi infortuni: Confalonieri, Malcotti, Paladin, Pollicini, ad esempio, non hanno potuto esprimersi al meglio per problemi fisici più o meno gravi. Alice Arzuffi ha portato qualità nelle gare a tappe, Dalia Muccioli dà sempre un grande apporto in termini di esperienza, Elena Pirrone ha dato consistenza alle nostre azioni d’attacco, Anna Pavesi si è fatta trovare pronta quando chiamata in causa e Ilaria Sanguineti ha vissuto una delle sue migliori stagioni di sempre coronata dal terzo posto ai campionati italiani”.

E le “bandiere” Silvia Persico e Miriam Vece?
“Loro hanno un posto speciale nel nostro cuore, perché hanno corso per nove anni con la nostra maglia. Ma ormai questo senso di gratitudine è condiviso su tutte le atlete. Quando vesti per molti anni questa maglia e magari rinunci anche ad offerte di altre squadre, significa che il legame che c’è tra noi è fortissimo. E questo non può far altro che darmi ancora più motivazione per dare a queste atlete tutto quello che serve per crescere ulteriormente”.