MASER (TV) – Elia Viviani (Quick-Step Floors) ribadisce il proprio primato in classifica generale della Adriatica Ionica Race vincendo anche la seconda tappa, allo sprint, sul traguardo di Maser (Treviso). Il veronese ha superato Simone Consonni (UAE Team Emirates), secondo, mentre al terzo posto si è classificato Mihkel Räim (Israel Cycling Academy). con l’altro italiano Manuel Belletti (Androni-Sidermec), quarto.

La tappa del giorno ha avuto tra i suoi protagonisti Javier Montoya (Trevigiani Phonix Hemus 1896), Enrico Logica (Biesse Carrera Gavardo) e Matteo Draperi (Sangemini MG. K Vis Vega). Raggiunto il vantaggio massimo di 4 minuti, sono stati poi ripresi dal gruppo soprattutto grazie al lavoro degli uomini della Quick-Step. 

Nel finale ha provato il colpo a sorpresa Valerio Conti (UAE Team Emirates), poi raggiunto anche da Marco Canola (Nippo-Vini Fantini). I due sono stati ripresi nel finale e nello sprint ha avuto la meglio Viviani.

In classifica generale il velocista della Quick-Step Floors comanda con 10″ sul compagno di squadra Niki Terpstra, vincitore dell’ultimo Giro delle Fiandre. Terzo a 18’’ il giovane Simone Consonni. Ma lo spettacolo dell’Adriatica Ionica Race è solo agli inizi: domani il mitico Passo Giau darà la sua sentenza in classifica generale.

Così Elia Viviani, 29 anni, dopo la vittoria nella seconda tappa Lido di Jesolo-Maser: “Ho cominciato nel migliore dei modi la mia Adriatica Ionica Race. Con la squadra abbiamo deciso di fare la corsa da subito, perché quando abbiamo le maglie vogliamo difenderle. Il finale era movimentato: allora abbiamo chiesto ai compagni di chiudere sulla fuga. Quando sono partiti Conti e Canola, che era l’attacco più pericoloso, Terpstra è rimasto con me e mi ha riportato sotto. Nel finale Sbaragli è partito lungo, Consonni lo ha seguito e io sono uscito negli ultimi 100 metri. Può sembrare che sia stata una tappa tranquilla, invece è stata resa dura dal caldo e dal percorso esigente: nel finale pochi avevano le gambe per sprintare. Dedico la vittoria ai compagni che oggi sono caduti, Asgreen, Knox e Narvaez”.

Moreno Argentin fa indossare la maglia di leader ad Elia Viviani

Moreno Argentin fa indossare la maglia di leader ad Elia Viviani (foto BettiniPhoto)

ORDINE D’ARRIVO:

1 Elia Viviani (Ita) Quick-Step Floors 3:49:09
2 Simone Consonni (Ita) UAE Team Emirates
3 Mihkel Räim (Est) Israel Cycling Academy
4 Manuel Belletti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
5 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF
6 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek-Segafredo
7 Simone Velasco (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
8 Sergei Shilov (Rus) Gazprom-Rusvelo
9 Kristian Sbaragli (Ita) Israel Cycling Academy
10 Paolo Totò (Ita) Sangemini-Mg. K Vis-Vega

CLASSIFICA GENERALE:

1 Elia Viviani (Ita) Quick-Step Floors 4:14:28
2 Niki Terpstra (Ned) Quick-Step Floors 0:00:10
3 Simone Consonni (Ita) UAE Team Emirates 0:00:18
4 Edward Ravasi (Ita) UAE Team Emirates 0:00:24
5 Simone Petilli (Ita) UAE Team Emirates
6 Valerio Conti (Ita) UAE Team Emirates
7 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek-Segafredo 0:00:26
8 Fabio Felline (Ita) Trek-Segafredo
9 Nicola Conci (Ita) Trek-Segafredo
10 Peter Stetina (USA) Trek-Segafredo 0:00:29

LE MAGLIE:

Azzurra (Geo&Tex 2000) – classifica generale – Elia Viviani (Ita, Quick-Step Floors). Premiato da Moreno Argentin, ideatore dell’Adriatica Ionica Race, e dal presidente della Lega del Ciclismo Professionistico Enzo Ghigo.

Verde (Prologo) – classifica dei gpm – Enrico Logica (Ita, Biesse Carrera Gavardo). Premiato da Valentina Fietta, presidente dell’IPA Terre di Asolo e Montegrappa.

Rossa (Full Speed Ahead) – Classifica a punti – Elia Viviani (Ita, Quick-Step Floors). Premiato da Igino Michieletto, presidente del comitato regionale della Federazione Ciclistica Italiana del Veneto.

Bianca (Gabetti) – classifica giovani – Nicola Conci (Ita, Trek-Segafredo). Premiato da Roberto Busso, amministratore delegato di Gabetti.

Arancione (Suzuki) – premio combattività – Javier Montoya (Col, Trevigiani Phonix-Hemus 1896). Premiato da Simone Fraccaro, titolare della GSG Cycling Wear.

(Servizio a cura di Giorgio Torre)