I risultati dell’Assemblea di Rovereto consentono al ciclismo italiano di procedere nella direzione presa negli ultimi anni verso nuovi traguardi di rinnovamento e di crescita. Neppure questa volta l’opposizione è riuscita spostare indietro le lancette dell’orologio. I delegati delle Società hanno scelto di andare avanti convinti non dalle parole, ma dai fatti, compreso il ricambio dei quadri dirigenti avvenuto in diverse regioni e al livello nazionale che smentisce nel modo più categorico le accuse di immobilismo. Il nostro organismo è sano e sa rigenerarsi senza strappi e lacerazioni.

I dati dimostrano che i voti contrari si sono persino ridotti rispetto a Levico Terme. Auguro ai Presidenti Regionali e Provinciali che si sono candidati o che hanno sostenuto candidati diversi senza il coinvolgimento delle loro rispettive assemblee, di saper cogliere il segnale di sfiducia espresso nei loro confronti e di riflettere. Hanno sostenuto un cambiamento e l’assemblea nella sua sovranità ha deciso il contrario. Spero che un sussulto di dignità dia loro il coraggio di essere coerenti e che lascino spazio al cambiamento nelle rispettive Regioni e Province. Le azioni messe in campo sono state davvero dannose per l’immagine e la credibilità del sistema ciclismo, facendolo apparire debole e confuso proprio nel momento di maggiore produttività e rilancio. Normale che si assumano ora le responsabilità conseguenti di fronte agli affiliati.

Questa volta non è servito aggregarsi dietro a un cognome illustre al solo scopo di far perdere e non di vincere. Un gioco fin troppo scoperto per nascondere ambizioni e risentimenti personali, vecchie logiche divisive già respinte da un movimento che vuol procedere con unità d’intenti nell’interesse del ciclismo italiano.

Ho riconosciuto a Norma Gimondi il coraggio e l’intraprendenza. Ma con quei compagni di strada si è infilata in un vicolo cieco perché nessuna proposta sarebbe stata credibile. Credo che il ciclismo italiano per ciò che ha dimostrato meriti ben altri comportamenti e che si riesca finalmente a sconfiggere questi metodi che stanno apportando seri problemi di immagine alla nostra Federazione.

Da parte mia, ringrazio della fiducia rinnovata. Sono onorato e commosso. Lavorerò come sempre per unire e non per dividere.

L’attività prosegue con slancio e senza soste, a partire dall’ottima organizzazione e dal grande numero di partecipanti ai Campionati Italiani di Ciclocross di Silvelle, al successo della Coppa Italia Giovanile e della prova di Coppa del Mondo Ciclocross ospitata a Fiuggi.

Continuando su questa base progettuale tutti ci divertiremo di più e soprattutto le Società potranno beneficiare di maggiori soddisfazioni anche nei confronti di chi le sostiene.

Il sito personale rimarrà aperto per aggiornamenti o valutazioni che strada facendo sarà utile illustrare.

Un caro saluto a tutti e buon ciclismo!

Renato Di Rocco

(fonte: Federciclismo.it – foto Photobicicailotto)