PENNA DI TERRANUOVA BRACCIOLINI (AR) – È arrivata subito anche l’undicesima vittoria su strada dell’anno per il Team Colpack che oggi, grazie ad una splendida impresa dell’ucraino Mark Padun ha fatto festa nella 49/a Coppa Penna a Penna di Terranuova Bracciolini (Arezzo). Nelle ultime settimane ci era andato vicino in almeno un paio di occasioni e aveva dimostrato una condizione crescente. Padun oggi ha confermato tutto il suo valore portando a termine una fuga solitaria di circa una ventina di chilometri.

Il podio della 49/a Coppa Penna

Il podio della 49/a Coppa Penna (foto Rodella)


Secondo posto per il veneto Riccardo Donato (Selle Italia Cieffe Ursus) a 16″, terzo Davide Gabburo (Zalf Euromobil Désirée Fior), quarto Maxim Rusnac (Gragnano Sporting Club) e quinto Fausto Masnada (Team Colpack), ex compagni di fuga del vincitore.
Il film dell’impegnativa corsa toscana ha visto prima evadere una corposa fuga di 18 corridori nella quale si erano inseriti Filippo Zaccanti ed Andrea Toniatti della Colpack. Vantaggio che non supera mai il minuto e mezzo e poi ripresi dal gruppo a 40 km dall’arrivo. Nel finale evadono in 12 corridori tra i quali proprio Mark Padun ed il compagno Fausto Masnada. In salita, a 20 chilometri dalla conclusione, Padun sferra l’attacco decisivo. Formidabile la sua azione che lo porta verso la sua prima vittoria della stagione.
La vittoria solitaria di Mark Padun a Penna

La vittoria solitaria di Mark Padun a Penna (foto Rodella)


ORDINE D’ARRIVO:
Iscritti: 214   Partiti: 182   Arrivati: 67
1. Mark Padun (Team Colpack) km 149,8 in 3h39’42” media: 40,910 km/h
2. Riccardo Donato (Selle Italia Cieffe Ursus) a 16″
3. Davide Gabburo (Zalf Euromobil Désirée Fior)
4. Maxim Rusnac (Gragnano Sporting Club)
5. Fausto Masnada (Team Colpack)
6. Aleksandr Riabushenko (Team Soligo Amarù Sirio Palazzago) a 38″
7. Umberto Orsini (Team Colpack)
8. Andrea Marchi (Team Soligo Amarù Sirio Palazzago)
9. Raffaello Bonusi (General Store bottoli Zardini)
10. Massimo Rosa (Hopplà Petroli Firenze)
(Servizio a cura di Giorgio Torre)