LUGANO (SVIZZERA) – Grande entusiasmo ieri sera all’Hotel Parco Paradiso, a Paradiso, dove si è svolta la premiazione con protagonista Ivan Basso. Il premio voluto dall’associazione I 30 Saggi (?) Arrotini, è stato assegnato per la quinta volta e nell’albo d’oro il nome del campione varesino segue quelli di Tony Rominger, Rubens Bertogliati, Stefano Garzelli e Paolo Bettini. A consegnare il riconoscimento sono stati i saggi Elio Calcagni e Claudio Bertarelli e con loro il presidente del Velo Club Lugano Andrea Prati.
“In questi primi mesi lontano dalle gare ho potuto apprezzare la bicicletta sotto altri aspetti, ha affermato Basso, “non esiste solo l’agonismo, la bicicletta è felicità, vita e benessere”. Il corridore di Cassano Magnago , accompagnato dalla moglie Micaela, ha poi continuato: “Quest’anno sarà per me un momento importante per potere capire cosa potrò portare come valore aggiunto nel contesto del team Tinkoff . Sarà un 2016 molto impegnativo per me”.

Ivan Basso alla serata di presentazione di Lugano organizzata dai Saggi

Ivan Basso alla serata di presentazione di Lugano organizzata dai Saggi


Durante la serata ci sono stai dei simpatici siparietti con gli altri ex professionisti Gianluca Pierobon e Patrick Calcagni: “Da ragazzino qualche volta mi aggregavo ai professionisti varesini come Pierobon e li seguivo finchè potevo negli allenamenti, ha sottolineato Ivan, con Patrick siamo stati protagonisti come avversari in molte belle gare giovanili nel varesotto”.
La motivazione del premio oltre che riconoscere i meriti acquisti nella sua carriera agonistica ha sottolineato le grandi doti di comunicatore e la disponibilità del veresino, e anche in quest’occasione Basso si è dimostrato  tale: “Tutto quanto ho appreso durante il mio periodo agonistico in bicicletta, compreso i due anni lontani dalle gare, mi è utile ora che sono parte integrante nella gestione di un team importante”. Ciclismo professionistico, ma anche attenzione al ciclismo giovanile: “Da diversi anni sono vicino al Gruppo Sportivo Prealpino, società sportiva giovanile che porta il mio nome sulla propria maglia, ho poi in serbo delle nuove iniziative rivolte ai giovani”.

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