RICHMOND (STATI UNITI) – Nove secondi separano Adriano Malori dalla medaglia d’oro, ma la medaglia d’argento conquistata a Richmond dall’emiliano è di grande valore e storica per il ciclismo italiano. Il nuovo campione del mondo della cronometro tra i professionisti è il bielorusso Vasil Kiryienka, gregario di lusso in casa Team Sky e che da dilettante ha corso e vissuto diversi anni anche nel nostro Paese.
Fin dal primo intermedio Kiryenka dimostra di voler fare sul serio ed è proprio in quei primi 16 chilometri che il bielorusso fa la differenza sull’italiano (27″ il divario tra i due), che recupera nella seconda parte, ma non abbastanza per rendere perfetta una giornata da sogno che corona il lavoro, la tenacia e la dedizione di tanti anni per entrambi questi due straordinari atleti. Medaglia di bronzo per un’altra grande sorpresa, il francese Jerome Coppel a 26″. Quarto lo spagnolo Jonathan Nicolas Castroviejo a 29″.
I principali favoriti della vigilia, invece, finiscono tutti fuori dalla zona podio: a partire dal campione uscente Tony Martin settimo a 1’17”. Il tedesco pare abbia sofferto di qualche problema fisico alla schiena nell’ultimo periodo che potrebbe averne condizionato la prova odierna. Leggermente meglio hanno fatto l’olandese e grande sorpresa all’ultima Vuelta Tom Dumoulin quinto a 1’01” e l’australiano Rohan Dennis settimo a 1’08”, quest’ultimo però con l’attenuante di una guasto meccanico che gli ha fatto perdere qualche secondo prezioso.
Chi invece è stato la vera grande sorpresa di questo Mondiale è stato l’altro italiano, il trentino Moreno Moser, nipote del grande Francesco, che ha chiuso al decimo posto finale con una grandissima prestazione, lasciandosi alle spalle specialisti di rango quali Phinney,Cummings, Hepburn, Brandle, Dowsett e Keldermann. Complimenti a Moreno e al CTDavide Cassani che ha creduto in lui.
Ma torniamo allo splendido argento di Andriano Malori. Dicevamo una medaglia storica. Già, perchè era dal 2008 che con gli uomini l’Italia non vinceva più una medaglia ai Mondiali di ciclismo. Era l’edizione di Varese e oltre all’oro di Alessandro Ballan davanti a Damiano Cunego nella prova dei professionisti, era proprio un giovane Adriano Malori a conquistare l’oro nella prova a cronometro degli Under 23. Sette anni dopo il parmense di Traversetelo si conferma cronoman di rango mondiale, questa volta tra i grandi, tra i professionisti a conferma dei grandissimi miglioramenti fatti nelle ultime stagioni.
Una medaglia storica perchè, oltre vent’anni dopo, è la seconda per l’Italia nella storia mondiale della cronometro, dopo quella conquistata da Andrea Chiurato nella prima edizione del 1994 a Catania. E con un Malori come quello visto oggi, anzi come quello visto negli ultimi anni e soprattutto in quest’ultima stagione (ha vinto 5 prove a cronometro compreso il Campionato Italiano e quella della Tirreno-Adriatico) siamo sicuri che il palmares si arrichirà presto. Una medaglia, la prima per l’Italia in questa spedizione iridata a Richmond, che serve anche per il morale e infonde una buona dose di fiducia a tutto il clan azzurro in vista delle prossime prove in linea.
CLASSIFICA CRONOMETRO UOMINI ELITE:
1 Vasil Kiryienka (Bielorussia) km 53 in 1h02’29” media 50,894 km/h
2. Adriano Malori (Italia) a 9″
3. Jerome Coppel (Francia) a 26″
4. Jonathan Castroviejo (Spagna) a 29″
5. Tom Dumoulin (Olanda) a 1’01”
6. Rohan Dennis (Australia) a 1’07”
7. Tony Martin (Germania) a 1’16”
8. Maciej Bodnar (Polonia) a 1’17”
9. Marcin Bialoblocki (Polonia) a 1’22”
10. Moreno Moser (Italia) a 1’31”
(Servizio a cura di Giorgio Torre)