BLYTH (GRAN BRETAGNA) – L’italiano Elia Viviani (Team Sky) è stato proclamato vincitore della seconda tappa dell’OVO Energy Tour of Britain, 211,7 chilometri da Kielder water and forest park a Blyth. Investitura arrivata 45 minuti dopo il momento in cui si è conclusa la corsa. La giuria ha deciso di declassare il norvegese Edvald Boasson Hagen (Dimension Data) che aveva esultato sulla linea d’arrivo e di consegnare la vittoria al veronese, che dopo la linea d’arrivo aveva imprecato contro l’avversario per un evidente cambio di traiettoria che aveva penalizzato lo spunto di Viviani, costretto a frenare.

Partito a centro strada lo sprint di Boasson Hagen, il norvegese si è spostato tutto sulla sinistra andando a chiudere la corsia dove era lanciato Viviani costretto alla piazza d’onore. Dopo lungo consulto e la visione delle immagini dall’alto, la giuria ha deciso di dare la vittoria a Viviani. Quindi secondo posto per Dylan Groenewegen (LottoNL-Jumbo) e terzo Fernando Gaviria (Quick-Step Floors). Grazie ai secondi di abbuono, Viviani è anche il nuovo leader del Tour of Britain.

Domani 178 chilometri da Normanby Hall Country Park a Scunthorpe.

ORDINE D’ARRIVO:

1 Elia Viviani (Ita) Team Sky 5:16:32
2 Dylan Groenewegen (Ned) Team LottoNl-Jumbo
3 Fernando Gaviria (Col) Quick-Step Floors
4 Caleb Ewan (Aus) Orica-Scott
5 Alexander Kristoff (Nor) Katusha-Alpecin
6 Zdenek Stybar (Cze) Quick-Step Floors
7 Floris Gerts (Ned) BMC Racing Team
8 Roger Kluge (Ger) Orica-Scott
9 Marcel Sieberg (Ger) Lotto Soudal
10 Daniele Bennati (Ita) Movistar Team

CLASSIFICA GENERALE: 

1 Elia Viviani (Ita) Team Sky 9:50:35
2 Caleb Ewan (Aus) Orica-Scott 0:00:04
3 Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data 0:00:07
4 Karol Domagalski (Pol) One Pro Cycling 0:00:08
5 Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team 0:00:09
6 Kamil Gradek (Pol) One Pro Cycling
7 Fernando Gaviria (Col) Quick-Step Floors 0:00:10
8 Lars Boom (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:00:12
9 Alexander Kristoff (Nor) Katusha-Alpecin 0:00:14
10 Zdenek Stybar (Cze) Quick-Step Floors

(Servizio a cura di Giorgio Torre)