BULLE (SVIZZERA) – Sulle strade di casa, la giovane promessa del ciclismo svizzero Stefan Kung (BMC Racing Team) riesce a vincere la seconda tappa del Tour de Romandie superando il compagno di attacco Andrey Grivko (Astana) al termine di una giornata resa difficile soprattutto dalla pioggia battente e dal freddo.

Con un ritardo di venti secondi è arrivato il gruppo regolato allo sprint da Sonny Colbrelli (Bahrain Merida) che conquista la terza posizione.

L’italiano Fabio Felline (Trek-Segafredo) chiude nel gruppo a 20″ dai primi due di giornata e conserva il primato in classifica generale con 8 secondi di vantaggio su Max Schachmann (Quick-Step Floors).

Tappa accorciata di 26 chilometri per evitare, nelle prime fasi di gara, una discesa che, considerate le avverse condizioni meteo, sarebbe potuta diventare pericolosa. Protagonisti di giornata quattro coraggiosi andati all’attacco din dalle prime pedalate. Con Kung e Grivko c’erano anche i belgi Sander Armee (Lotto Soudal), il primo a perdere contatto dalla testa della corsa, e Frederik Veuchelen (Wanty-Groupe Gobert), che ha alzato bandiera bianca a tre chilometri dall’arrivo.

ORDINE D’ARRIVO:

1 Stefan Küng (Swi) BMC Racing Team 3:33:15
2 Andriy Grivko (Ukr) Astana Pro Team
3 Sonny Colbrelli (Ita) Bahrain-Merida 0:00:20
4 Alexander Edmondson (Aus) Orica-Scott
5 Ben Swift (GBr) UAE Team Emirates
6 Fabio Felline (Ita) Trek-Segafredo
7 Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Soudal
8 Jarlinson Pantano (Col) Trek-Segafredo
9 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates
10 Maximiliano Richeze (Arg) Quick-Step Floors

CLASSIFICA GENERALE:

1 Fabio Felline (Ita) Trek-Segafredo 8:12:42
2 Maximilian Schachmann (Ger) Quick-Step Floors 0:00:08
3 Jesus Herrada (Spa) Movistar Team
4 Primoz Roglic (Slo) Team LottoNl-Jumbo 0:00:09
5 Jon Izaguirre (Spa) Bahrain-Merida 0:00:12
6 Bob Jungels (Lux) Quick-Step Floors
7 José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin 0:00:13
8 Ruben Fernandez (Spa) Movistar Team
9 Michael Albasini (Swi) Orica-Scott 0:00:14
10 Jonathan Castroviejo (Spa) Movistar Team

(Servizio a cura di Giorgio Torre)