BERGAMO (BG) – Il Fans Club Consonni si è radunato lo scorso sabato sera per celebrare la prima annata da professionista del ciclista bergamasco Simone Consonni. Soprattutto parenti e amici e coloro che lo hanno seguito fin da bambino hanno voluto esprimergli tutto l’affetto. Presente il suo primo allenatore nelle categorie Esordienti e Allievi alla Pol. Marco Ravasio Angelo Belloli, l’ex professionista Gianluca Valoti, suo direttore sportivo tra i dilettanti al Team Colpack e il CT della Nazionale pista Marco Villa. E a proposito di pista non sono voluti mancare nemmeno i compagni del quartetto Filippo Ganna e Liam Bertazzo.

Simone Consonni con i compagni azzurri Filippo Ganna e Liam Bertazzo

Simone Consonni con i compagni azzurri Filippo Ganna e Liam Bertazzo

Noi ne abbiamo approfittato per scambiare quattro chiacchiere proprio con Consonni a partire dal bilancio di questa sua prima stagione tra i professionisti: “Direi che il bilancio è positivo – ammette Consonni – e non mi riferisco né alle prestazioni né ai risultati, ma lo dico soprattutto per tutto quello che sono riuscito ad imparare e capire quest’anno. Quello del professionismo è un altro mondo e penso di essere riuscito a capire tante cose che potranno servirmi per essere competitivo e a raggiungere l’obbiettivo”.  

Esperienze maturate soprattutto sulle mitiche strade del Nord: “Dicono che lì sia l’Università del Ciclismo e per un mese intero ho avuto la possibilità di correre sulle strade di Belgio e Olanda un giorno sì e l’altro no e mi è servito davvero tanto. Nel mio piccolo sono riuscito anche ad essere protagonista con un terzo posto nella prima tappa della Tre Giorni di La Panne. Ho capito che bisogna sempre correre davanti ed essere lesti a capire quando è il momento di farsi trovare pronti per non perdere il treno dei migliori. Questo è già un primo passo poi, per essere competitivo con quei mostri sacri che stanno là davanti ci vorrà del tempo”.

Un’avventura tra i professionisti iniziata in maniera un po’ turbolenta con la UAE Team Emirates nata un po’ in fretta e furia, dopo varie vicissitudini… “Fino a gennaio scorso non sapevamo ancora se la squadra c’era o meno e quindi tutto è partito un po’ a rilento perché ci sono stati un po’ di problemi iniziali da risolvere che hanno messo in secondo piano l’aspetto tecnico. Ma in un paio di mesi tutto si è risolto, la stagione di tutto il team è stata molto buona e la squadra nel 2018 ha investito tanto andando a prendere nomi di spicco come Fabio Aru e Alexander Kristoff. Ci hanno detto che l’obbiettivo è di essere ancora più competitivi e di entrare tra le prime cinque squadre al mondo. Anche io personalmente sento la responsabilità l’anno prossimo di dover fare qualcosa in più. Avere poi al fianco dei campioni di questo calibro è una motivazione per tutti quanti”.

In futuro la Milano-Sanremo potrebbe diventare la tua corsa? “La Sanremo è una corsa che quando ero dilettante la vedevo come la mia corsa ideale e purtroppo l’anno scorso non ho avuto la possibilità di farla. Però devo dire che dopo aver vissuto il Fiandre sono rimasto letteralmente innamorato di questa gara”.

Torta personalizzata per Simone Consonni

Torta personalizzata per Simone Consonni

Cosa ha di così speciale il Giro delle Fiandre? “Avevo già fatto un po’ di esperienza al Nord con gli Under 23, ma fare un Giro delle Fiandre con i professionisti è proprio un altro sport. Una cosa a parte, un’esperienza unica, diversa da tutte le altre. Quel mese che ho passato sulle strade del Nord è stato allucinante: devi pedalare per oltre 250 km e oltre sei ore di gara sempre a tutta, sempre concentrato al massimo. Una cosa snervate che non avevo mai provato prima. Sembrerà strano da dirsi, ma alla fine di quelle gare devo confessare che mi faceva male più la testa delle gambe”, ammette Consonni.

Magica è anche l’atmosfera che si respira in quelle terre: “Mi è rimasto impresso il passaggio in un paesino – racconta il bergamasco –, era scappata una fuga, mancavano ancora più di 230 chilometri all’arrivo e le strade erano tutte transennate e non so dire quanta gente c’era assiepata a fare il tifo. Incredibile!”.

Le attenzioni di Simone Consonni per il futuro sono anche indirizzate sulla pista. “Sicuramente continuerò a lavorare con la Nazionale e vogliamo continuare a migliorare soprattutto con il quartetto. Il rapporto che ci lega e l’armonia che si è creata con questo gruppo è qualcosa di speciale e mi piacerebbe davvero provare a vincere qualcosa di importante con loro”.

La stagione 2018 di Simone Consonni con la UAE Team Emirates comincerà a metà settimana con il ritiro in Sicilia, mentre il debutto agonistico quest’anno avverrà nel mese di gennaio in Australia con il Tour Down Under.

A fine febbraio ad Apeldoorn (Olanda) poi prenderà parte con gli azzurri ai Mondiali su pista.

Festa per il Fans Club Consonni

Festa per il Fans Club Consonni

L’ultima battuta la riserviamo al Fans Club: “In realtà io non l’ho mai voluto questo Fans Club. Più che altro non volevo dare loro questo impegno organizzativo, ma hanno insistito e alla fine sono contento che ci sia. Trovarsi anche solo una volta all’anno per una cena tra amici è una cosa che fa piacere così come è bello qualche volta sentire il loro tifo a bordo strada”, conclude Consonni.

(Servizio a cura di Giorgio Torre)