Sei medaglie (1 oro, 1 argento e 4 bronzi) e tante belle sensazioni in vista di Tokyo 2020.

APELDOORN (OLANDA) – Alla vigilia di questo Mondiale in Olanda sarebbe stato considerato un ottimo risultato eguagliare il bottino dello scorso anno ad Hong Kong (1 oro, 1 argento e 1 bronzo). Si sapeva, anche, che sarebbe stato molto difficile, perché i Mondiali di metà quadriennio di solito assumono un valore probante per ogni Nazionale. È come fare il tagliando, in vista della “volata” che porta alle Olimpiadi. “Difficile”, ma non impossibile.

Tutto lo staff della Nazionale, a cominciare dai CT Marco Villa e Dino Salvoldi, oltre che dal coordinatore Davide Cassani, senza dimenticare atleti, società, tecnici e il sostegno del Centro Studi, era consapevole che l’Italia della pista da diversi anni ha innestato una marcia spedita di continua crescita.
Alle Olimpiadi di Rio conquistammo un oro frutto non solo del talento di un grande campione, ma del lavoro complessivo di un gruppo che Villa stava assemblando con pazienza. Le ragazze di Salvoldi, poi, si sapeva che sarebbero prima o poi giunte a maturazione. Lo straordinario talento messo in mostra nelle categorie giovanili aveva solo bisogno di tempo per poter assurgere ai livelli assoluti.
I Mondiali di Apeldoorn, terminati oggi con l’assegnazione delle ultime medaglie, ci consegnano un gruppo ricco di talenti e la consapevolezza che il gap con le altre Nazionali è ormai colmato. Come è stato ricordato con una felice metafora su alcuni giornali, l’Italia ormai non insegue più. Anzi, a guardare il medagliere finale, si percepisce come ormai siamo diventati una delle Nazioni di riferimento. Si è fatto meglio dello scorso anno e si è sfatato anche il tabù (ad onor del vero già incrinato nel 2017) che ci voleva a medaglia alternativamente con il settore maschile e quello femminile.

Oggi erano in gara Letizia Paternoster nella Corsa a punti e la coppia Liam Bertazzo/Simone Consonni nell’Americana.

La trentina, nonostante la sua giovane età, ha messo in mostra il talento che tutto il mondo ormai gli riconosce. Ha provato a fare la gara, sprintando e raccogliendo punti in sei volate sulle dieci in programma. Ma ha perso il momento giusto per agganciarsi ai treni che hanno portato, le prime dell’ordine di arrivo, a guadagnare un giro (e i 20 punti di conseguenza). Ha chiuso all’11° posto. Il titolo è andato alla vera dominatrice di questi mondiali, l’olandese Kirsten Wild (3 titoli mondiali; grazie a lei l’Olanda ha conquistato la leadership nel medagliere), davanti alla statunitense Jennifer Valente (43 punti) e la canadese Jasmin Duehring, 30 pt.

Nel Madison, che ha chiuso la rassegna iridata, Liam Bertazzo e Simone Consonni hanno ripetuto in grandi linee la gara della Paternoster. Dieci i punti raccolti, soprattutto nella prima parte della gara ma, quando questa è esplosa, non sono stati in grado di prendere il giro necessario per lottare per il podio.

Alla fine il successo è andato ai tedeschi Roger Kluge e Theo Reinhardt, davanti agli spagnoli Albert Torres Barcelo e Sebastian Mora Vedri. Al terzo posto gli australiani Cameron Meyer e Callum Scotson.

Altra finale di giornata quella del Keirin femminile con la vittoria della belga Nicky Degrendele davanti a Wai Sze Lee (Hong Kong) e alla lituana Simona Krupeckaite.

La finale del Km da fermo maschile ha premiato l’olandese Jeffrey Hoogland (59”459), medaglia d’argento per l’australiano Matthew Glaetzer (59”745) e medaglia di bronzo per l’altro olandese Theo Bos (59”955).

Il medagliere finale, che pubblichiamo di seguito, vede l’Italia al secondo posto per quanto riguarda il ranking (che tiene conto del numero complessivo di medaglie vinte), al pari di Australia, Germania e Gran Bretagna, alle spalle dell’Olanda, padrona di casa. Siamo invece al sesto posto nel medagliere per medaglie d’oro vinte, alle spalle anche degli Stati Uniti. In ogni caso stiamo ormai nell’élite assoluta della pista. La strada per Tokyo è ancora lunga, ma c’è la consapevolezza di aver imboccato la direzione giusta. Con il contributo di tutti anche l’impensabile diventa realtà.

KEIRIN DONNE
1° ROUND (qualificate al 2° round)
Heat 1:
 Vogel Kristina (Ger); Lee Hyejin (Cor)
Heat 2: Krupeckaite Simona (Ltu); Braspennincx Shanne (Ola)
Heat 3: Lee Wai Sze (Hkg); Marchant Katy (Gbr)
Heat 4: Degrendele Nicky (Bel); Basova Liubov (Ucr)

RECUPERI (qualifcate al 2° round)
Heat 1: 
Casas Roige Helena (Spa)
Heat 2: Gaxiola Gonzalez Luz Daniela (Mex)
Heat 3: Shmeleva Daria (Rus)
Heat 4: Van Riessen Laurine (Ola)

FINALE 1-6: 1. Degrendele Nicky (Bel); 2. Lee Wai Sze (Hkg); 3. Krupeckaite Simona (Ltu); 4. Van Riessen Laurine (Ola); 5. Braspennincx Shanne (Ola); 6. Vogel Kristina (Ger)

FINALE 7-12: 7. Basova Liubov (Ucr), 8. Lee Hyejin (Cor), 9. Marchant Katy (Gbr), 10. Casas Roige Helena (Spa); 11. Shmeleva Daria (Rus); 12. Gaxiola Gonzalez Luz Daniela (Mex)

KM DA FERMO UOMINI

QUALIFICAZIONI (primi 10 tempi)

  1. Hoogland Jeffrey (Ola) 59”517
  2. Glaetzer Matthew (Aus) 59”733
  3. Bos Theo (Ola) 59”798
  4. Lafargue Quentin (Fra) 1’00”403
  5. Engler Eric (Ger) 1’00”420
  6. Puertas Zapata Fabian Hernando (Col) 1’00”609
  7. D’Almeida Michael (Fra) 1’00”687
  8. Ligtlee Sam (Ola) 1’00”736
  9. Skinner Callum (Gbr) 1’00”778
  10. Pervis Francois (Fra) 1’00”952

FINALE

  1. Hoogland Jeffrey (Ola) 59”459
  2. Glaetzer Matthew (Aus) 59”745
  3. Bos Theo (Ola) 59”955
  4. Lafargue Quentin (Fra) 1’00”407
  5. Engler Eric (Ger) 1’00”462
  6. D’Almeida Michael (Fra) 100”518
  7. Puertas Zapata Fabian Hernando (Col) 1’00”800
  8. Ligtlee Sam (Ola) 1’01”421

CORSA A PUNTI DONNE

  1. Wild Kirsten (Ola) 49
  2. Valente Jennifer (Usa) 43
  3. Duehring Jasmin (Can) 30
  4. Badykova Gulnaz (Rus) 29
  5. Becker Charlotte (Ger) 25
  6. Schmidt Trine (Dan)24
  7. Waldis Andrea (Svi)23
  8. Demay Coralie (Fra) 21
  9. Arreola Navarro Sofia (Mex) 20
  10. D’Hoore Jolien (Bel) 15
  11. Paternoster Letizia (Ita) 10
  12. Barker Elinor (Gbr) 7
  13. Savenka Ina (Blr) 3
  14. Eberhardt Verena (Aut) 2
  15. Machacova Jarmila (Cze) 0
  16. Gurley Lydia (Irl) 0
  17. Solovei Ganna (Ucr) 0
  18. Pawlowska Katarzyna (Pol) 0
  19. Stenberg Anita Yvonne (Nor) 0
  20. Yang Qianyu (Hkg) -20
  21. Bacikova Alzbeta (Svk) DNF
  22. Iriarte Lasa Ane (Spa) DNF

MADISON UOMINI

  1. GERMANIA (Kluge Roger-Reinhardt Theo) 53
  2. SPAGNA (Torres Barcelo Albert-Mora Vedri Sebastian) 45
  3. AUSTRALIA (Meyer Cameron-Scotson Callum) 37
  4. GRAN BRETAGNA (Wood Oliver-Stewart Mark) 36
  5. AUSTRIA (Graf Andreas-Muller Andreas) 32
  6. DANIMARCA (Larsen Niklas-Von Folsach Casper) 29
  7. FRANCIA (Thomas Benjamin-Kneisky Morgan) 24
  8. BELGIO (De Ketele Kenny-De Pauw Moreno) 23
  9. IRLANDA (English Felix-Downey Mark) 11
  10. ITALIA (Consonni Simone-Bertazzo Liam) 10
  11. OLANDA (Pieters Roy-Stroetinga Wim) 1
  12. SVIZZERA (Marguet Tristan-Suter Gael) -18
  13. POLONIA (Pszczolarski Wojciech-Staniszewski Daniel) -37
  14. NUOVA ZELANDA (Gough Regan-Sexton Thomas) DNF
  15. USA (Black Holloway Daniel-Hegyvary Adrian) DNF
  16. HONG KONG (Leung Chun Wing.Cheung King Lok) DNF