RIVERA (SVIZZERA) – Due firme di prestigio hanno impreziosito l’edizione 2017 del Tamaro Trophy, prova inaugurale della Proffix Swiss Bike Cup. A imporsi a Rivera sono stati gli ori olimpici di Rio Nino Schurter e Jessy Rissveds. I due portacolori della Scott Sram si sono lasciati alle spalle fuoriclasse del calibro di Julien Absalon e Pauline Ferrand Prevot. Bastano questi nomi per capire che la quinta edizione della gara organizzata dal Velo Club Monte Tamaro di patron Marzio Cattani abbia rispettato le aspettative. Nonostante la contemporaneità con la prova di Nalles degli Internazionali d’Italia e la Gold Trophy Sabine Spitz, alle pendici del Monte Rivera si sono presentati oltre 700 partenti tra le categorie giovanili (protagoniste sabato) e quelle agonistiche, salite in cattedra domenica.

SEMPRE E SOLO SCHURTER – Nonostante la scorpacciata di successi nel 2016, Nino Schurter ha ricominciato il 2017 con la solita fame di vittorie. Il campione elvetico ha demolito la concorrenza sin dal primo giro. Sfruttando una brutta partenza di Absalon, Schurter si è ritrovato al comando con Forster, Carod e Indergand e Litscher. La superiorità numerica dei rivali della Bmc non ha intimorito il cinque volte campione del mondo, che con una accelerazione all’inizio della seconda tornata ha preso il largo giungendo al traguardo con 34″ di vantaggio sull’inossidabile Absalon e di 1′ su Titouan Carod. E al termine della gara il vincitore ha dato una brutta notizia ai rivali: a differenza di quanto accaduto due anni fa, il portacolori della Scott Sram non ha intenzione di partecipare ad alcuna gara su strada e si concentrerà solo sull’offroad. Insomma, chi sogna di vincere qualcosa di importante, dovrà fare i conti con il fuoriclasse di Coira.

Schurter

Il podio degli Elite: Nino Schurter, Julien Absalon, Titouan Carod

MONOLOGO RISSVEDS – A proposito di chi ha manifestato una superiorità impressionante, tra le donne ha trionfato la svedese Jenny Rissveds. La 22enne di Falun, che era alla prima prova cross country dell’anno dopo la Cape Epic, ha salutato la compagnia delle avversarie dopo pochi metri, rifilando ben 2′ e 30″ alla francese Pauline Ferrand Prevot e 4′ all’under 23 Sina Frei. Da segnalare le buone prove della giovane Anna Spielmann, quarta, e della valdostana Emilie Collomb, quinta. Tra le junior monologo della svizzera Nadia Grod.

dsc_5760

Jenny Rissveds, dominatrice tra le donne elite

PROFETI IN PATRIA – Oltre ad aver visto trionfare due campioni olimpici, gli organizzatori del Monte Tamaro hanno potuto gioire anche per la vittoria del loro beniamino Filippo Colombo. Dopo il secondo posto del 2016 alle spalle di Bertolini, il ragazzo di Lugano ha monopolizzato la scena tra gli under 23. La contesa, di fatto, è durata solo un giro e mezzo, momento in cui Colombo ha sfruttato un errore del giovane Vital Albin per scavare il solco decisivo. Alle spalle dell’elvetico ha chiuso il primo anno del Tropical Racing Team, con il neozelandese Jack Compton terzo. Ad aprire la giornata era stata un’altra vittoria di un biker svizzero. Tra gli junior ha trionfato Gabriel Jorin, portacolori del jb BRUNEX Felt Team, autore di una cavalcata solitaria: il podio è stato completato dall’inglese Ross Harnden e dall’italiano Simone Avondetto.

Filippo Colombo, vincitore tra gli under 23

Filippo Colombo, vincitore tra gli under 23