VAL DI SOLE (TN) – Il risultato è più che ottimo. Eppure, il settimo posto a Mondiali Trials (cat.26”) non soddisfa Giulio Porcario, il giovane junior al primo anno nella categoria. Succede a chi ha talento, grinta e determinazione e davanti a sé un futuro con altre competizioni di alto livello internazionale dove poter mettere in luce il proprio valore. Per questo e perché nonostante l’otite che lo ha colpito ieri, l’azzurrino, tricolore della specialità, ha corso il suo mondiale e merita l’applauso.

Giulio Porcario in azione

Giulio Porcario in azione


Comunque la si voglia guardare, a chi crede nelle coincidenze, così come lo junior Ravarelli nella prova di ieri, anche oggi Porcario ha chiuso settimo a soli tre punti di penalità dal sesto, il tedesco Friedrich (48 punti contro i 51 dell’azzurro). Il risultato è degno di nota perché proietta lo junior nella Top Ten mondiale ma non abbastanza per accedere alla finale con i primi sei, sfiorata per poco.
Giulio è determinato e oggi ha dato ancora prova di questa sua caratteristica. E’ partito nonostante la sua forma non fosse al top a causa dell’otite ed ha aggredito la corsa com’è nel suo stile. Per lui una grande esperienza in un mondiale che ha visto le semifinali veramente di livello – dice i CT Angelo Rocchetti –. È vero, non abbiamo nessun azzurro nelle finali ma i due ottimi risultati degli juniores, che hanno grandi margini di miglioramento vista la loro giovane età, e la conferma del quinto posto nella gara a squadre, ci motivano a continuare il lavoro. Abbiamo fatto le nostre valutazioni e siamo consapevoli di alcune criticità e del gap esistente con altre nazioni; pronti, quindi, a lavorare su queste criticità per migliorarci”.
La finale uomini junior 26” si disputerà sabato 3 settembre. La lotta per l’oro sarà tra i francese Callee e Cardona, rispettivamente primo e terzo in semifinale, lo spagnolo Araque, secondo oggi, lo svizzero Koenig e i tedeschi Koenig, quinto, e Friedrich, sesto davanti a Porcario.
Diego Bani in azione

Diego Bani in azione

Più che dignitosa la prestazione dell’élite Diego Bani che, nonostante la consapevolezza del gap esistente con le altre nazioni, ha dato prova di grande grinta e potenza, necessarie in particolare, su di un percorso come quello disegnato in questi mondiali. L’azzurro ha terminato il suo mondiale in 22esima posizione, lontano dai primi sei (i francesi Fonteoy, Hermance e Coustellier, il tedesco Carthy, il belga Belaey e lo spagnolo Tibau) che si sono aggiudicati l’ingresso nella finale di sabato 3 settembre.
Oggi, venerdì 2 settembre la finale uomini junior 20” (ricordiamo che l’azzurrino Ravarelli ha ottenuto nelle semifinali disputate ieri, un ottimo settimo posto) vedrà lo slovacco Hlavaty Samuel, gli spagnoli Montalvo e Palau, i francesi Vallee e Grillon, ed il tedesco Friedrich, contendersi il podio. Mentre, tra gli Uomini Elite 20” (gli azzurri Policante e Poli non hanno superato le semifinali), la bagarre sarà tra gli spagnoli Mustieles, Ros Benito e Areitio Ion, il tedesco Oswald, all’olandese Koekoek e lo svizzero Leiser.
(fonte: Federciclismo.it)